Ora la NASA collabora con un’app per segnalare gli UFO: come funziona
"Se ci fossimo solo noi, sarebbe uno spreco di spazio", così dice il padre a una figlia con la passione per l'universo. È l'inizio di Contact, un film di Robert Zemeckis con protagonista Jodie Foster (basato sul romanzo dello scienziato Carl Sagan) che così riassume la domanda che si fanno tutti: c'è vita anche lassù, nelle altre galassie?
Per adesso la risposta è no. Lo ha ribadito la National Aeronautics and Space Administration (NASA) nel suo ultimo rapporto sugli Unidentified Anomalous Phenomena (UAP), cioè quelli che prima chiamavamo UFO. L'agenzia apre però le porte alla possibilità di trovare vita nello spazio in futuro. E per farsi aiutare, si è detta pronta a ricevere le segnalazioni delle persone comuni. Tutto merito di un'app che già oggi ha raccolto decine di migliaia di segnalazioni.
Come funziona Enigma Labs, l'app per le segnalazioni UFO
Il nome è evocativo: Enigma Labs. La startup è stata fondata nel 2020 e avrebbe già raccolto oltre 12.000 segnalazioni di eventi celesti inspiegabili da parte di utenti comuni. L'idea ha attirato l'attenzione della NASA. Nel suo ultimo report sugli UAP l'agenzia spaziale degli Stati Uniti ha detto che è necessario aprire la materia alle nuove tecnologie e a nuovi approcci per sfruttare i vantaggi di "applicazioni basate su smartphone che raccolgono sia immagini ma anche i metadati degli smartphone da diversi civili di tutto il mondo". Insomma, così hanno descritto l'app chiamata Enigma.
Il funzionamento dell'app, che per ora è disponibile solo per gli iPhone, è semplice. Punti il cellulare verso il cielo e, grazie alla realtà aumentata, si riesce a vedere quello che è identificabile nel cielo: aeroplani con i loro numeri identificativi, satelliti e tutti gli oggetti comuni che si possono trovare. "È lo Shazam per tutto quello che c'è in cielo", ha detto A., la misteriosa Ceo dell'azienda, al The New Yorker. Come tutto il suo team, ha deciso di non rendere noto il proprio nome per colpa dei pregiudizi che ci sono su chi fa ricerca sugli UFO. "Ci sono molti leoni da tastiera su internet".
Se c'è qualcosa che non è identificabile, allora l'utente può registrare una segnalazione. Non solo l'applicazione permette di registrare video non compressi (e quindi di qualità maggiore) ma vengono salvati automaticamente i metadati. Per esempio, l'esatta geolocalizzazione ma anche l'angolo di registrazione del filmato. In questa maniera, diventa impossibile modificare i video, che vengono salvati direttamente nel sistema.
L'algoritmo che valuta l'affidabilità delle segnalazioni
A completare il tutto c'è un algoritmo che permette di valutare l'affidabilità della segnalazione. Numerosi i fattori presi in considerazione, tra cui la credibilità e l'effettiva non identificabilità dell'oggetto ripreso. Alla fine viene assegnato un punteggio alla segnalazione. Per esempio: 36 punti su 100 all'utente che ha registrato il video di "quattro oggetti metallici fermi a nord della nostra posizione" ma che alla fine si sono rivelati degli indicatori di sicurezza che si trovano sui tralicci.
L'obiettivo adesso è quello di unire le segnalazioni dal basso con lo sguardo dall'alto che hanno le agenzie di governo, che hanno a loro disposizione dati sui satelliti e su tutti gli oggetti celesti che sono identificabili. Per questo, Enigma Labs ha aperto delle trattative con le agenzie di governo per cominciare una collaborazione. L'obiettivo è portare a casa, magari, la prima conferma che non siamo soli nell'universo e che non è uno spreco di spazio.