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Il naufragio del Bayesian a Palermo

Ora il problema del Bayesian è recuperare il relitto: dentro ci sono le prove per risolvere il caso

Il Bayesian è affondato il 19 giugno a largo delle coste della Sicilia. Al momento il relitto è adagiato sul fondo del mare. Recuperarlo serve per due motivi: capire cosa ha provocato il naufragio e impedire che i 18.000 litri di carburante rimasti nello scafo finiscano in mare. Le operazioni però non saranno semplici e potranno costare milioni di dollari.
A cura di Valerio Berra
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Il relitto del Bayesian è adagiato sul fondale davanti alla costa di Porticello, in provincia di Palermo. È steso di lato, con l’enorme albero fermo sul fondo. Dopo il naufragio nella notte del 19 agosto gli unici ad entrare sono stati i sommozzatori che hanno estratto i corpi delle vittime. Un’operazione difficile. I sub potevano rimanere solo pochi minuti, spostare gli oggetti che trovavano sul loro percorso e poi tornare in superficie. Dalle prime informazioni sembra che il delitto sia adagiato a 49 metri di profondità.

Mentre scriviamo è appena stato trovato l'ultimo corpo: è quello di Hannah, la figlia di Mike Lynch. È lui l’uomo che aveva organizzato la crociera a bordo del Bayesian per festeggiare la fine di una causa per frode. Una volta trovato si aprirà però un altro problema: recuperare il relitto. Secondo l’agenzia stampa Ansa dentro ci sono 18.000 litri di carburante e soprattutto tutte le prove che potranno aiutare a capire le dinamiche di un naufragio su cui ci sono ancora dei punti poco chiari.

Su Fanpage.it ne abbiamo parlato con Andrea Ratti, esperto di yacht design al Politecnico di Milano. Ma in questi giorni sono arrivate le analisi di Giovanni Costantino, fondatore del gruppo che gestisce gli asset di Perini Navi di Viareggio. E ancora, ci sono state le parole di David Hutchinson, il capitano della Rosehearty. È una nave-gemella costruita sempre da Perini Navi di Viareggio che ha affrontato le acque del Cile e dell’Antartide, in condizioni ben peggiori di quelle viste al porto di Palermo. Anche nel caso dici fosse stata una tromba marina.

Il ruolo delle assicurazioni: la polizza da due miliardi di euro

Recuperare il relitto del Bayesian non serve solo per l’inchiesta. Lo yacht valeva circa 30 milioni di euro. E secondo il The Sun l’assicurazione stipulata aveva un massimale di 2 miliardi di euro. La nave, costruita nel 2008 era stata ristrutturata solo nel 2020. Con buona probabilità nei prossimi mesi si aprirà una lunga battaglia legale tra gli ospiti e la società che gestisce l’imbarcazione per accertare tutte le le cause e i rimborsi. Capire cosa è successo servirà anche a decidere il ruolo delle assicurazioni.

Il nodo del recupero: costi e procedure per riportare a galla il Bayesian

Per questo quindi è probabile che nelle prossime settimane si comincerà a decidere come recuperare il relitto del Bayesian. Nick Sloane ha rilasciato un’intervista al quotidiano La Repubblica per spiegare quali saranno i costi e le procedure dell’operazione. Sloane nel 2012 ha ricoperto il ruolo di salvare master per le operazioni di recupero della Costa Concordia all’isola del Giglio.

“La nave va recuperata. Sarà necessario fare un’indagine per capire cosa è accaduto e per avviarla è fondamentale che la nave nega riportata in superficie. Va recuperata così com’è, un pezzo solo, cercando di mantenerla intatta il più possibile”. Per Sloane l’unica parte che si può sacrificare è l’enorme albero maestro lungo oltre 70 metri. Il carburante e gli inquinanti a bordo dovranno essere pompati fuori per evitare versamenti e quindi danni ambientali.

Il recupero del Bayesian non dovrebbe essere troppo diverso da quello del Concordia: “Prima di tutto è necessario fissare delle chiatte sulla superficie, e su quelle installare le grandi gru, proprio come quelle usate per la Concordia”. Una volta sistemata tutta l’attrezzatura le operazioni per la risalita possono durare anche un paio di giorni. “L’importante è che quando la nave arriva in superficie il mare sia calmissimo”.

I costi? Non poco. Circa 15 milioni di euro. Tra i costi da calcolare ci sono anche le attrezzature speciali per rimanere in acqua a lungo. Durante le fasi di recupero dei corpi potevano stare nel relitto giusto una manciata di minuti. Secondo Sloane c’è poi un limite di tempo: “Il recupero deve essere concluso prima della seconda parte di ottobre”.

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