video suggerito
video suggerito

Oggi Saturno bacia Venere nei cieli d’Italia: a che ora vedere la splendida congiunzione a occhio nudo

Questa sera il cielo invernale sarà impreziosito da una splendida congiunzione astrale tra Venere e Saturno, talmente vicini da “baciarsi”. Ecco a che ora vedere a occhio nudo dall’Italia e come riconoscere i pianeti nel firmamento.
A cura di Andrea Centini
35 CONDIVISIONI
Simulazione della congiunzione astrale tra Venere e Saturno del 20 gennaio 2025. Credit: Stellarium
Simulazione della congiunzione astrale tra Venere e Saturno del 20 gennaio 2025. Credit: Stellarium

La sera di oggi, lunedì 20 gennaio 2025, potremo vedere nel cielo una bellissima congiunzione astrale tra Venere e Saturno. Il romantico bacio tra i due pianeti avrà inizio attorno alle 17:45 (ora di Roma) e si concluderà verso le 21:00 nel cielo occidentale. Come indicato dall'Unione Astrofili Italiani (UAI) nella rubrica “Il cielo del mese”, quella di stasera è l'ultima congiunzione astrale di gennaio, che è stato particolarmente ricco di spettacoli astronomici. Dall'aurora boreale nei cieli d'Italia a Capodanno all'occultazione di Saturno da parte della Luna, fino al passaggio della cometa C/2024 G3 (ATLAS) visibile a occhio nudo. Anche il bellissimo incontro celeste tra il “Pianeta dell'Amore” e il “Signore degli Anelli” sarà perfettamente visibile senza strumenti ottici nei cieli italiani, meteo permettendo. Ecco tutto quello che c'è da sapere per non perdersi lo spettacolo astronomico.

A che ora vedere il bacio tra Venere e Saturno

Per vedere l'abbraccio tra la Luna e Venere bisognerà attendere dopo il tramonto di oggi, atteso attorno alle 17:10 ora di Roma. Chiaramente l'orario cambia in base alla posizione geografica; lungo l'Italia c'è un divario massimo di circa un'ora tra le diverse località. Ad esempio, a Cagliari è atteso verso le 17:30, mentre a Bari attorno alle 16:50. Sarà fondamentale attendere che il Sole sia tramontato prima di volgere lo sguardo verso il firmamento, dato che la congiunzione si verificherà proprio a Ovest (dove tramonta il Sole) e si rischiano gravi danni alla vista – persino la cecità – in caso di osservazione diretta della stella. Come indicato, comunque, il bacio tra i due pianeti inizierà a manifestarsi nei cieli circa quaranta minuti dopo il tramonto, quando il cielo si farà sufficientemente buio da permettere la comparsa di Saturno vicino a Venere. La congiunzione astrale avrà una durata di un paio d'ore (sempre orario di Roma), dato che i due astri tramonteranno verso le 21:00, prima Saturno e poi Venere.

Dove cercare i pianeti nel cielo e come riconoscerli

Venere sarà ben visibile già prima del tramonto, trattandosi del terzo oggetto più luminoso della volta celeste dopo il Sole e la Luna. Il “Pianeta dell'Amore” appare nel cielo come una sorta di faro nel cielo, talmente intenso da confondere anche i piloti degli aerei. Ciò è dovuto sia per la vicinanza alla Terra che per la sua atmosfera densa e corrosiva, che riflette gran parte della radiazione solare. Quella che passa resta intrappolata sotto le nubi dando vita al più potente effetto serra del Sistema solare; non a caso su Venere la temperatura superficiale (è un pianeta roccioso) supera i 460 °C. La sera del 20 gennaio il pianeta si troverà a Sud Ovest incastonato tra la costellazione dell'Acquario (in basso) e quella dei Pesci (in alto).

Saturno apparirà attorno alle 17:40 ora di Roma, a pochissimi gradi di distanza in basso a sinistra rispetto a Venere. Il “Signore degli Anelli” si presenta con un caratteristico colore bianco – giallognolo e tenue, non scintillante come Venere. Sarà impossibile confondere il gigante gassoso (secondo pianeta per dimensione del Sistema Solare dopo Giove) con qualunque altro astro, proprio in virtù della vicinanza a Venere. I due pianeti resteranno nella stessa configurazione iniziale per tutta la durata della congiunzione astrale, sparendo a Ovest attorno alle 21:00. È possibile aiutarsi con un planetario virtuale per individuare facilmente gli astri nel firmamento.

Come sempre le congiunzioni astrali sono perfettamente visibili a occhio nudo. Quando si verificano a ridosso di albe e tramonti è necessario assicurarsi che il Sole non sia presente nel cielo, per evitare di guardare la stella direttamente. Con uno strumento ottico come un piccolo telescopio è possibile apprezzare dettagli aggiuntivi dei protagonisti, come gli anelli di Saturno – che quest'anno spariranno temporaneamente – e le fasi di Venere simili a quelle lunari, scoperte per la prima volta da Galileo Galilei nel 1610.

35 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views