Oggi previsti violenti brillamenti di Classe X sul Sole: possibili nuove aurore boreali in Italia
Per la giornata di oggi, venerdì 8 novembre 2024, ci sono significative probabilità che sul Sole possano innescarsi violenti brillamenti di Classe X, la più energetica in assoluto. Queste eruzioni solari possono essere a loro volta accompagnate da fortissime espulsioni di massa coronale (CME), fenomeni in grado di avere un impatto notevole anche sulla Terra. Sono infatti responsabili delle tempeste geomagnetiche (o solari), causate dall'interazione del vento solare sprigionato dalla stella con il campo magnetico del nostro pianeta. Questo flusso di particelle cariche elettricamente (plasma) può danneggiare seriamente reti elettriche, satelliti, connessioni internet e comunicazioni radio attraverso correnti parassite. È uno dei motivi per cui è così importante monitorare costantemente il meteo spaziale.
A comunicare l'odierno rischio di forti brillamenti di Classe X è il portale specializzato Spaceweather.com, che cita i dati dello Space Weather Prediction Center della NOAA, agenzia federale degli Stati Uniti che si occupa di atmosfera, oceani e meteo spaziale. In base alle stime, c'è una probabilità del 35 percento che proprio oggi possano manifestarsi intense eruzioni solari. La ragione risiede nel fatto che in questo momento sono presenti sul Sole tre grandi macchie solari con campi magnetici a polarità mista di Classe Delta, che sono “suscettibili di riconnessione magnetica esplosiva”, come evidenziato nel portale gestito dall'astrofisico Tony Phillips.
Le macchie solari non sono altro che regioni del Sole più scure e fredde di quelle circostanti, nelle quali i campi magnetici trattengono il calore più in profondità nel cuore della stella (ecco perché appaiono brune e “fredde”). Sono caratterizzate da turbolenti campi magnetici che possono scollegarsi e ricollegarsi repentinamente attraverso il fenomeno della riconnessione. Quando ciò si verifica viene liberata una mostruosa quantità di energia, paragonabile all'esplosione contemporanea di centinaia di migliaia – se non milioni – di bombe nucleari. Sono i brillamenti solari appunto, che a loro volta possono innescare il rilascio di materiale solare nello spazio profondo. Più il vento solare è rapido ed energetico, maggiori sono le probabilità di forti tempeste geomagnetiche sulla Terra.
A rendere probabili brillamenti di Classe X oggi 8 novembre 2024 sono i campi magnetici attici delle tre grandi macchie solari AR3889, AR3883 e AR3886, site nella zona equatoriale del Sole. Le ultime due sono dirette proprio verso la Terra. Ricordiamo che le eruzioni solari sono suddivise in cinque classi – A, B, C, M e X – e quelle di Classe X sono le più energetiche del gruppo. Tra ciascuna classe c'è un balzo di potenza di dieci volte, con l'ultima che non ha un limite definito (le altre sono suddivise in sotto-categorie che vanno da 1 a 9). Ad oggi il più violento brillamento mai registrato dalla strumentazione è stato un Classe X 45 verificatosi nel 2003; il più potente dell'attuale ciclo solare (25), è stato invece un Classe X 9.1 che si è verificato all'inizio di ottobre. Pochi giorni dopo – trai l 10 e l'11 – sono state registrate intense tempeste geomagnetiche con annessi aurore boreali e SAR alle medie latitudini, Italia compresa. Proprio per questo è possibile che, a seguito di un eventuale, violento brillamento di Classe X con CME nella giornata odierna, possano nuovamente comparire le aurore polari nel nostro Paese nei prossimi giorni. Ci vuole sempre qualche giorno prima che il flusso di particelle energetiche cariche elettricamente impatti contro la magnetosfera terrestre, dando vita a tempeste solari e ai fenomeni ottici connessi.