Oggi le “palle di fuoco” infiammano i cieli d’Italia: a che ora vedere le fireball delle Tauridi
Nella notte tra giovedì 7 e venerdì 8 novembre 2024 si attende un passaggio di spettacolari fireball nei cieli italiani, le “palle di fuoco” generate dallo sciame meteorico delle Tauridi, il più intenso del mese. Il momento migliore per l'osservazione è nelle ore attorno alla mezzanotte. Come spiegato dalla NASA, le fireball non sono altro che grandi meteore, cioè “stelle cadenti” particolarmente brillanti e luminose, che in alcuni casi sono in grado di illuminare il cielo quanto la Luna Piena o più. Come sottolineato dagli esperti della rete PRISMA (Prima Rete Italiana per la Sorveglianza sistematica di Meteore e Atmosfera), un progetto di monitoraggio collegato all'Istituto Nazionale di Fisica e Astronomia (INAF), per essere definita “fireball” una meteora deve avere una luminosità almeno paragonabile a quella di Venere, il terzo oggetto più luminoso della volta celeste dopo il Sole e la Luna (il quarto è Giove).
Lo sciame meteorico delle Tauridi, caratterizzato da una duplice componente (Nord e Sud) e dunque da un doppio picco massimo a novembre, è particolarmente noto per dar vita alle fireball, a causa delle nubi di meteoroidi – frammenti con un diametro inferiore a 1 metro – rilasciati dal passaggio della cometa di Encke e dall'asteroide 2004 TG10, i corpi progenitori delle meteore. In realtà si ritiene che l'asteroide sia anch'esso un pezzo della cometa, a sua volta frammento di un oggetto molto più grande disgregatosi circa 20.000 anni fa. Questo oggetti, noti come "complesso di Encke", vengono studiati con attenzione dagli astronomi perché in mezzo ai loro detriti potrebbero nascondersi asteroidi di dimensioni significative potenzialmente in grado di colpire la Terra. Al momento, fortunatamente, tale rischio è considerato basso. Le fireball derivano proprio dai meteoroidi rilasciati durante i passaggi ravvicinati.
A che ora e dove vedere il picco massimo delle “palle di fuoco”
Le Tauridi Sud solitamente hanno il picco massimo nei primi giorni di novembre, mentre le Tauridi Nord nel 2024 lo raggiungeranno il 12 del mese. Sebbene questi sono i momenti in cui ci si può aspettare di vedere il maggior numero di stelle cadenti, l'Unione Astrofili Italiani (UAI) indica che attorno al 7 – 8 novembre “potrebbe essere osservata la maggior frequenza delle Tauridi più luminose”. In altri termini, si tratterebbe del momento migliore per provare ad ammirare alcune meravigliose fireball nel firmamento. Ma per quale ragione? La UAI spiega che questo periodo “corrisponde più o meno al nodo orbitale originario della cometa”. Per nodo orbitale si intende il punto in cui l'orbita della cometa interseca l'eclittica, cioè il piano dell'orbita terrestre intorno al Sole. Ciò significa che tra il 7 e l'8 novembre la Terra incontra le nubi di polveri e detriti rilasciati dalla cometa di Encke con la maggior concentrazione di meteoroidi. In parole semplici, è la condizione migliore per poter sperare di osservare le fireball nel cielo.
In alcuni casi le palle di fuoco possono dar vita ai bolidi, meteore “esplosive” che emettono un potente boato e si frammentano a causa dell'ablazione, il fenomeno generato dal fortissimo attrito dovuto all'ingresso nell'atmosfera terrestre. È proprio la distruzione di questi frammenti più o meno grandi a innescare le “stelle cadenti” nel cielo . Talvolta possono arrivare al suolo anche piccoli pezzi di meteoroidi disintegrati, quelli che chiamiamo meteoriti.
Il momento migliore per tentare l'osservazione delle Tauridi è quello delle ore intorno alla mezzanotte, come indicato da Earthsky.org. In questa finestra temporale, infatti, il radiante – cioè la posizione nel cielo da cui sembrano originare – è molto alto nel cielo. È un punto che garantisce la massima osservabilità e dove l'inquinamento luminoso (laddove presente) risulta al minimo. Ciò aumenta le probabilità di cogliere sia meteore normali che spettacolari fireball. Alla mezzanotte tra il 7 e 8 novembre 2024 il radiante si trova esattamente a Sud, vicino al pianeta Giove, alle stelle Aldebaran e Betelgeuse e all'ammasso stellare aperto delle Pleiadi (M45).
Ricordiamo che gli sciami meteorici prendono il nome dalla costellazione in cui si trova il radiante, in questo caso quella del Toro, ecco perché si chiamano Tauridi. Osservare la costellazione del Toro con la coda dell'occhio, magari sdraiati su un prato o su una spiaggia privi di inquinamento luminoso, è probabilmente il modo migliore per provare a cogliere meteore e palle di fuoco nel firmamento. Questo fenomeno astronomico è perfettamente visibile a occhio nudo, non è necessario alcuno strumento ottico.