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Oggi la Luna e Marte ci regalano l’ultimo bacio celeste dell’anno: come riconoscere il Pianeta Rosso

L’ultima congiunzione astrale del 2024 è un bellissimo valzer celeste tra la compagna della Terra e il Pianeta Rosso, che danzeranno nel cielo per tutta la notte tra il 17 e il 18 dicembre. La Luna e Marte offriranno una replica anche tra il 18 e il 19. Ecco a che ora e come vederli nel firmamento.
A cura di Andrea Centini
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Simulazione della congiunzione astrale tra Luna e Marte del 17 dicembre. Credit: Stellarium
Simulazione della congiunzione astrale tra Luna e Marte del 17 dicembre. Credit: Stellarium

La sera di oggi, martedì 17 dicembre, potremo vedere nel cielo l'ultima congiunzione astrale del 2024, un magnifico valzer celeste tra la Luna e Marte. La compagna della Terra e il Pianeta Rosso duetteranno per tutta la notte, fino all'alba del giorno successivo. Replicheranno uno spettacolo simile anche tra mercoledì 18 e giovedì 19, in una posizione leggermente diversa nel firmamento. È un'occasione imperdibile per gustarsi il romantico incontro iniziato attorno alle 19:40 (ora di Roma), grazie all'alta pressione e al cielo terso su larghissima parte dell'Italia. Con queste condizioni, infatti, i fenomeni astronomici sono perfettamente visibili e regalano grandi emozioni. Ecco tutto quello che c'è da sapere per non perdersi l'ultimo duetto celeste rilevante dell'anno, come indicato dall'Unione Astrofili Italiani (UAI) nella rubrica “Il Cielo del Mese”.

A che ora vedere l'abbraccio tra la Luna e Marte

Come indicato, la congiunzione astrale del 17 dicembre 2024 è iniziata alle 19:40 ora di Roma, quando il Pianeta Rosso ha fatto capolino nel cielo orientale, poco al di sotto della Luna. I due oggetti duetteranno incastonati fra due splendide costellazioni: quella dei Gemelli (in alto), dove è possibile cogliere ancora per poche ore qualche bellissima “stella cadente” delle Geminidi (alcune hanno probabilmente colpito la Luna); e quella del Cancro (in basso). I due oggetti saranno fianco a fianco per tutta la notte, fino a quando i primi, timidi raggi solari dell'alba non cancelleranno Marte dalla volta celeste, attorno alle 07:40 di mercoledì 18. Come anticipato, la Luna e Marte ci regaleranno una replica dello spettacolo anche la notte tra il 18 e il 19: in questo caso, invece che in basso a sinistra, il Pianeta Rosso all'inizio della congiunzione astrale si troverà in alto a destra rispetto alla Luna.

Come riconoscere Marte nel cielo

Marte è uno degli oggetti più luminosi del firmamento, sebbene la sua luminosità vari molto nel corso del tempo in base alla distanza dalla Terra (la maggiore visibilità si raggiunge in occasione del fenomeno chiamato opposizione). Riconoscerlo nel cielo è piuttosto semplice, dopo aver fatto un po' di pratica. Il suo colore è di un caratteristico arancio-rossiccio, inoltre, a differenza delle stelle, non brilla, perché la sua luce è quella riflessa del Sole. I pianeti, infatti, non producono luce attraverso le reazioni nucleari come appunto le stelle, pertanto la loro luce non è “scintillante”.

Trovare Marte nel cielo di stasera, durante la congiunzione astrale con la Luna, è piuttosto facile, proprio alla luce della vicinanza alla compagna della Terra. L'unico astro con cui potrebbe essere confuso da un occhio inesperto (nel cielo di oggi) è la stella gigante rossa Betelgeuse nella costellazione di Orione, ma è piuttosto lontana dalla Luna. Anche Aldebaran – molto vicina a Giove – potrebbe creare qualche grattacapo, ma è ancora più distante dal satellite naturale. Oggi basterà cercare un puntino luminoso rossiccio nei pressi della Luna e avremo individuato il pianeta, che rappresenta l'attuale e più ambizioso obiettivo dell'esplorazione spaziale. Dovremo riuscire a “conquistarlo” entro il prossimo decennio, ma ci sono ancora moltissimi ostacoli da superare, nonostante le ottimistiche previsioni di Elon Musk.

Le congiunzioni astrali sono perfettamente visibili a occhio nudo, ciò nonostante raccomandiamo sempre di osservare i protagonisti anche con strumenti ottici, come telescopi e binocoli. Marte è molto piccolo, quindi serve uno strumento decisamente potente per poter cogliere alcuni dettagli (come le calotte glaciali), mentre la Luna è appena passata per la fase di plenilunio, la Luna Piena Fredda, che ha brillato nel cielo il 15 dicembre.

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