Oggi la Cometa C/2024 G3 ATLAS arriva al perielio: a che ora e dove vederla dall’Italia
Oggi, lunedì 13 gennaio 2025, la cometa C/2024 G3 (ATLAS) arriva al perielio e sarà visibile subito dopo il tramonto, attorno alle 17:00 (ora di Roma). Chiaramente l'orario del tramonto varia in base alla posizione geografica dell'osservatore. Ad oggi si tratta della cometa più luminosa prevista per tutto l'anno, dato che le altre in avvicinamento non raggiungeranno la sua magnitudine. Non si possono escludere comunque a priori delle soprese.
Per perielio si intende la minima distanza da Sole di un oggetto, una condizione che in genere collima con la massima luminosità delle comete e spesso con la condizione migliore per osservarle. Forse la “palla di ghiaccio”, identificata per la prima volta il 5 aprile 2024 da un telescopio del sistema ATLAS (Asteroid Terrestrial-impact Last Alert System) sito in Cile, potrà essere addirittura vista a occhio nudo dall'Italia, anche se ci sono diverse considerazioni da fare al riguardo.
La più importante è relativa alla sicurezza: mai tentare di osservare una cometa vicina al Sole con la stella ancora presente sull'orizzonte. Se non si hanno le competenze e gli strumenti adatti, infatti, si rischiano gravissimi danni alla vista e persino la cecità. Dunque, prima di provare a osservare la C/2024 G3 (ATLAS) quest'oggi, è fondamentale accertarsi dell'orario del tramonto nella località in cui ci si trova e solo dopo puntare lo sguardo a Ovest, dove per una ristretta finestra la cometa dovrebbe essere visibile bassissima sull'orizzonte. Ecco tutto quello che c'è da sapere per non perdersi lo spettacolo astronomico.
Oggi il passaggio della Cometa C/2024 G3 ATLAS al perielio: cosa significa
Durante il loro peregrinare nello spazio, le comete presenti nel Sistema solare disegnano un'orbita che si avvicina più o meno al Sole. Ci sono quelle che tornano a intervalli di tempo regolari (comete periodiche) e quelle che fanno un passaggio e poi spariscono per sempre nello spazio profondo. Non è chiara la natura di C/2024 G3 (ATLAS), ma in base ai calcoli orbitali degli scienziati potrebbe essere passata nei pressi del Sole e della Terra già 160.000 anni fa, quindi potrebbe essere una cometa di lungo periodo. Il punto di distanza minima alla stella di una cometa – ma non solo – viene chiamato perielio, così come il perigeo è la distanza minima dalla Terra (i punti orbitali più distanti si chiamano invece rispettivamente afelio e apogeo). Come indicato, nella data odierna la cometa scoperta ad aprile raggiungerà il perielio, a una distanza di circa 13,5 milioni di chilometri. Potrebbe sembrare molto, ma dal punto di vista squisitamente astronomico è un'inezia, soprattutto per una cometa.
La ragione è semplice: questi oggetti sono composti prevalentemente da ghiaccio e polveri ed è proprio l'avvicinamento al Sole che determina la formazione di affascinanti chiome e code, a causa della sublimazione degli elementi che le compongono. Ma se si avvicinano troppo, possono essere completamente disintegrate. È proprio il destino che potrebbe attendere oggi C/2024 G3 (ATLAS), che risulterà molto più vicina al Sole rispetto a Mercurio, il primo pianeta del Sistema solare. Non sappiamo se sopravviverà, ma il fatto che forse sia probabilmente passata già 160.000 anni fa suggerisce che possa farcela. Ciò che è certo è che la sua luminosità sta crescendo sensibilmente, permettendo anche una possibile osservazione a occhio nudo. Alcuni ci sono già riusciti al crepuscolo nell'emisfero meridionale (australe); non si esclude che potremmo riuscirci anche da quello boreale e dunque anche dall'Italia.
A che ora vedere la Cometa C/2024 G3 ATLAS dall'Italia
Come specificato, la cometa C/2024 G3 (ATLAS) sarà visibile subito dopo il tramonto, vicinissima all'orizzonte occidentale (più o meno a metà strada tra Ovest e Sud Ovest). L'orario del sorgere del Sole e del tramonto variano in base alla posizione geografica e, ovviamente, più sono distanti i luoghi – soprattutto sull'asse longitudinale – maggiore è il divario. In Italia, in genere, tramonti e albe si verificano entro un'oretta al massimo di differenza. Ciò, tuttavia, fa una bella differenza sulla visibilità di determinati fenomeni. Per fare un esempio, il 4 gennaio l'occultazione di Saturno da parte della Luna non è stata visibile da parte della Sicilia e della Calabria.
Dunque, per prima cosa è doveroso accertarsi dell'orario del tramonto nella propria località e solo dopo che la stella è sparita dal firmamento tentare l'osservazione. Oggi, lunedì 13 gennaio, il tramonto è atteso attorno alle 17:00 a Roma, qualche minuto dopo a Milano e circa 4 minuti prima a Napoli. A Cagliari, ad esempio, è previsto dopo le 17:20, mentre a Bari verso le 16:45 e a Torino alle 17:10. Gli orari precisi vanno ricercati su fonti ufficiali o magari planetari online con geolocalizzazione, che hanno una buona approssimazione se funzionano correttamente.
A Roma, come indicato, è atteso verso le 17:00. Quando la stella sarà sparita, potremo vedere bassissima sull'orizzonte occidentale la cometa C/2024 G3 (ATLAS). Secondo gli astronomi di astrovnbuitenen.com oggi raggiungerà magnitudine di – 3.4, simile a quella del pianeta Venere, pertanto dovrebbe risultare visibile a occhio nudo. Il condizionale è d'obbligo perché subito dopo il tramonto c'è ancora molta luce crepuscolare e la luminosità delle comete non è puntiforme, ma diffusa, quindi non è detto che sarà possibile vederla a occhio nudo. Ma non possiamo nemmeno escluderlo.
Secondo alcuni esperti nel giorno del perielio potrebbe subire una ulteriore “esplosione” di luminosità e raggiungere addirittura una magnitudine (luminosità apparente) di – 5 o – 6; ciò agevolerebbe ulteriormente le possibilità di vederla senza strumenti ottici. Purtroppo l'estrema vicinanza al Sole fa si che la cometa tramonti molto rapidamente quest'oggi. A Roma, secondo il planetario virtuale di TheSkyLive, accadrà attorno alle 17:25, quindi avremo meno di mezzora di tempo per tentare l'osservazione in condizioni difficili. Sicuramente molto peggiori di quelle incontrate dall'astronauta della NASA Don Pettit, che ha ottenuto un magnifico scatto della cometa dalla Stazione Spaziale Internazionale (ISS).
Come osservare la Cometa C/2024 G3 ATLAS nel cielo
“NON tentare di osservare una cometa vicino al sole. Ciò potrebbe causare danni permanenti agli occhi o la cecità totale! L'osservazione alla luce del giorno dovrebbe essere effettuata solo da coloro che hanno le competenze e l'attrezzatura adeguate per farlo in sicurezza”. Questo avvertimento è stato pubblicato dagli astronomi di astrovanbuitenen.com e lo ribadiamo anche noi. Se volete provare a vedere la cometa C/2024 G3 ATLAS quest'oggi (e nei prossimi giorni), la raccomandazione è quella di attendere che il Sole sia tramontato per non incorrere in inutili rischi. Detto questo, per trovare la posizione esatta della cometa nel cielo, rispetto alla propria posizione geografica, possono essere utilizzati i planetari virtuali di TheSkyLive, Stellarium e app come Sky Tonight.
Una volta identificata l'area in cui si trova, la “palla di ghiaccio” potrebbe essere visibile a occhio nudo come una piccola nube diffusa nella luce crepuscolare, bassissima nel cielo. A causa della sua posizione è necessario un orizzonte occidentale completamente sgombro da ostacoli naturali e artificiali come palazzi, montagne, alberi e così via. Il consiglio è quello di utilizzare un binocolo; anche uno non troppo potente dovrebbe permettere un'osservazione agevole dell'oggetto. Sempre massima attenzione al Sole; l'osservazione diretta con uno strumento ottico può essere più pericolosa di quella già rischiosissima a occhio nudo. Un buon modo per vedere la cometa – e ottenere al contempo un bel ricordo – è attraverso la fotografia. In questo caso non si può esagerare con la lunga esposizione a causa della luce crepuscolare che brucia tutto, ma fare alcuni tentativi puntando nella posizione giusta potrebbe regalare un bel ricordo della cometa. Non resta che attendere il tramonto e sperare che l'oggetto dia spettacolo, meteo permettendo. Ricordiamo che nei prossimi giorni (fino al 20 gennaio e oltre) la cometa continuerà ad allontanarsi dal Sole, dunque teoricamente sarà un po' più visibile dopo il tramonto, tuttavia sarà sempre molto bassa e soprattutto la sua luminosità calerà progressivamente.