Oggi è l’Earth Day, la Giornata della Terra: cosa può fare ciascuno di noi per proteggere il pianeta
Il 22 aprile 2022 si celebra la 52esima edizione della Giornata della Terra o Earth Day, l'evento più significativo al mondo dedicato alla tutela dell'ambiente e, più in generale, a quella del nostro pianeta e dei suoi preziosissimi equilibri biologici ed ecologici. Nato nel 1970 negli Stati Uniti, l'Earth Day si è trasformato in un vero e proprio movimento, in grado di coinvolgere ogni anno oltre un miliardo di persone da quasi 200 nazioni. Del resto tutti noi abbiamo il diritto di vivere in un pianeta sano e pulito, lo slogan principale dell'evento. Migliaia di manifestazioni si svolgeranno in tutto il mondo nel corso di questa giornata: i pilastri delle iniziative spazieranno dalla lotta ai cambiamenti climatici – divenuta una colonna portante delle ultime edizioni dell'Earth Day – alla conservazione della biodiversità, passando per sostenibilità, rischio di nuove pandemie, benefici delle energie rinnovabili e moltissimo altro ancora. In Italia, ad esempio, l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) organizzerà un evento a Palermo dedicato all'inquinamento da plastica e all'impatto del riscaldamento globale; a Roma si stanno tenendo conferenze sull'importanza del trasporto elettrico; mentre a Finale Ligure ci sarà un incontro su come condurre escursioni in natura rispettose dell'ambiente. Sul sito dell'Earth Day potete consultare un elenco (tramite una comoda cartina geografica) con tutti gli appuntamenti previsti per oggi, in Italia e nel resto del mondo.
Il tema dell'Earth Day 2022
Il tema al centro della Giornata della Terra 2022 è “Investi nel nostro pianeta”, un caloroso invito rivolto dagli organizzatori ai governi, alle aziende e a ciascuno di noi. Perché anche le scelte personali che compiamo nella vita di tutti i giorni possono giocare un ruolo importante sul futuro del pianeta, sul nostro benessere e su quello degli altri organismi viventi che lo popolano, piante e altri animali. L'obiettivo principale è sensibilizzare l'opinione pubblica sull'importanza del contenimento dell'aumento della temperatura media globale entro 1,5° C, la soglia più virtuosa degli Accordi di Parigi sul Clima e considerata fondamentale dagli esperti per evitare le conseguenze più catastrofiche dei cambiamenti climatici. Il riscaldamento globale sta infatti provocando gravi squilibri ecologici e disastri già adesso: ondate di calore mortali, diffusione di malattie, fenomeni meteorologici estremi sempre più violenti e frequenti, sesta estinzione di massa, siccità e incendi devastanti sono solo alcune delle minacce con cui abbiamo a che fare, catalizzate dalle emissioni di anidride carbonica (CO2) e altri gas a effetto serra in atmosfera. Ma se non ci muoveremo rapidamente e drasticamente per contenerle, secondo gli esperti nei prossimi decenni l'umanità sarà destinata a indicibili sofferenze, tanto che alcuni profetizzano la fine della civiltà come la conosciamo oggi già entro il 2050.
C'è poco tempo per agire
“Questo è il momento di cambiare tutto: il clima del business, il clima politico e il modo in cui agiamo sul clima. Ora è il momento del coraggio inarrestabile nel preservare e proteggere la nostra salute, le nostre famiglie, i nostri mezzi di sussistenza. Insieme, dobbiamo investire nel nostro pianeta”, scrivono gli organizzatori dell'Earth Day, sottolineando l'importanza di agire subito e in modo incisivo. Perché c'è ancora tempo per un futuro “prospero e sostenibile”, per ripristinare la natura abusata e creare un mondo più sano per i nostri bambini e le generazioni future. Ma questo tempo è poco: le lancette dell'orologio dell'apocalisse climatica continuano a ticchettare incessantemente e ci avvicinano al baratro. Per questo i promotori dell'Earth Day sottolineano che dobbiamo agire con coraggio, innovare in modo ampio – si pensi alla conversione delle infrastrutture basate sui combustibili fossili – e attuare la sostenibilità in modo equo. Perché come ci ricorda anche la giovane attivista svedese Greta Thunberg, la giustizia climatica è un ingranaggio fondamentale e irrinunciabile di questo processo di rinnovamento. A pagare il prezzo più alto del riscaldamento globale sono infatti i Paesi poveri e in via di sviluppo, che soccombono innanzi agli effetti catastrofici scaturiti dalle emissioni prodotte da quelli ricchi.
Cosa possiamo fare per proteggere la Terra
Dunque cosa può fare ciascuno di noi per proteggere il pianeta, i suoi abitanti e i suoi preziosi ecosistemi? Gli organizzatori dell'Earth Day hanno stilato un elenco di 52 comportamenti, uno per ogni anno dalla prima manifestazione, tenutasi il 22 aprile del 1970 a San Francisco con ben 20 milioni di partecipanti, tutti uniti per chiedere un pianeta più pulito e sano. Tra le azioni che possiamo intraprendere si consigliano il cambiamento nel proprio modello alimentare, passando a uno principalmente basato su prodotti di origine vegetale; contribuire alla riforestazione del pianeta; raccogliere la spazzatura durante le passeggiate; calcolare la propria impronta climatica e capire dove si può migliorare; calcolare e mitigare il consumo di plastica; organizzare eventi di pulizia; passare alle energie “verdi” (rinnovabili); fare compost a casa; utilizzare posate e piatti non monouso e incoraggiare gli altri a fare lo stesso; scattare foto agli animali impollinatori come le api; consumare prodotti da agricoltura biologica e non coltivati con pesticidi; supportare gli ingredienti organici; sottoscrivere petizioni a tutela dell'ambiente; acquistare cibo locale; curare un orto o un giardino; utilizzare bottiglie d'acqua non monouso; fare volontariato e moltissimo altro ancora. L'elenco completo è consultabile sulla pagina ufficiale dell'Earth Day.