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Oggetto misterioso colpisce Giove e provoca un’esplosione visibile dalla Terra: le immagini

Il 15 novembre 2023 un oggetto ha colpito Giove innescando un bagliore visibile dalla Terra. A coglierlo con il suo telescopio l’astrofilo giapponese Kunihiko Suzuki. Molto probabilmente il gigante gassoso è stato colpito da un asteroide.
A cura di Andrea Centini
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Il bagliore provocato dall'oggetto schiantatosi contro Giove. Credit: Kunihiko Suzuki / X
Il bagliore provocato dall'oggetto schiantatosi contro Giove. Credit: Kunihiko Suzuki / X

Nei giorni scorsi un oggetto misterioso si è schiantato contro il pianeta Giove, producendo un intenso bagliore che è durato un paio di secondi. A riprenderlo l'appassionato di astronomia giapponese Kunihiko Suzuki, che stava catturando filmati del gigante gassoso attraverso una fotocamera astronomica (ad altissima velocità) collegata al suo telescopio. L'impatto dell'oggetto contro l'atmosfera gioviana si è verificato esattamente alle 14:41 ora italiana (le 12:41 del tempo coordinato universale – UTC) di mercoledì 15 novembre. Si tratta di uno dei rari filmati che mostrano la collisione di un oggetto non identificato contro il più grande pianeta del Sistema solare.

È probabile che a schiantarsi sia stato un asteroide con un diametro entro una ventina di metri; sono infatti decine i “sassi spaziali” di queste dimensioni che colpiscono Giove ogni anno, grazie alla sua significativa influenza gravitazionale che attrae oggetti vaganti e fornisce al contempo protezione agli altri pianeti (Terra compresa). Nell'agosto del 2019, ad esempio, l’astrofotografo Ethan Chappel era riuscito a catturare un bagliore analogo a quello intercettato da Suzuki, che si accese appena al di sotto dell'equatore di Giove, a circa 60° a Ovest dalla spettacolare Grande Macchia Rossa, la più impressionante tempesta anticiclonica del Sistema solare.

A giugno del 2022 un altro impatto simile è stato documentato dagli scienziati giapponesi del Centro Hakubi dell'Università di Kyoto, che lo ripresero attraverso il Planetary Observation Camera for Optical Transient Surveys (PONCOTS). Secondo i dati raccolti dagli esperti, a colpire Giove fu un asteroide con un diametro fino a 30 metri e dal peso di circa 4 tonnellate, che si scaldò a oltre 8.000 °C durante il processo di ablazione contro l'atmosfera del gigante gassoso. La collisione sprigionò un'energia di 2 megatoni, pari all'esplosione di 2 milioni di tonnellate di tritolo (molto più potente delle bombe atomiche che colpirono Hiroshima e Nagasaki alla fine della Seconda Guerra Mondiale).

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Studiare questi fenomeni scarsamente documentati è molto importante per gli astronomi, proprio alla luce dello “scudo” offerto da Giove contro oggetti vaganti che, senza di esso, potrebbero colpire più facilmente pianeti come il nostro. I giganti gassosi potrebbero giocare un ruolo significativo nella nascita della vita sui pianeti rocciosi anche altrove nell'Universo, proprio limitando il rischio che vengano "bersagliati" di continuo da oggetti in grado di annientare la biosfera prima che fiorisca. Come sappiamo la Terra è stata colpita più e più volte da giganti vaganti, come Chicxulub da 10/14 km, che determinò l'estinzione dei dinosauri non aviani 66 milioni di anni fa; se non ci fosse Giove, questi eventi si verificherebbero con maggiore frequenza e forse l'uomo (e gli altri animali dei gruppi più moderni) non avrebbero avuto tempo e modo di evolversi.

Tra gli impatti più spettacolari che hanno coinvolto Giove c'è stato quello della cometa Shoemaker-Levy 9, i cui frammenti si schiantarono sul pianeta tra il 16 e il 22 luglio 1994. Questo evento era atteso dagli scienziati e fu pienamente documentato, mentre gli impatti di oggetti più piccoli sono imprevedibili e dunque quelli osservati sono stati colti per puro caso, come accaduto per l'evento ripreso il 15 novembre 2023 Kunihiko Suzuki. L'analisi della curva di luce da parte di astronomi professionisti probabilmente ci dirà di più su dimensioni e caratteristiche del corpo celeste coinvolto, oltre che sull'energia sprigionata. Non si può escludere che anche in questo caso possa essere stata coinvolta una cometa.

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