Influenza del pomodoro, nuovo virus causa focolai in India: cosa sappiamo su sintomi e cure
In India è stata identificata una nuova forma influenzale che al momento viene colloquialmente definita “tomato flu”, ovvero influenza dei pomodori o febbre dei pomodori. L'infezione non è provocata dalla deliziosa e consumatissima bacca, bensì (molto probabilmente) da un nuovo virus non ancora identificato. Il nome della malattia è legato al fatto che lascia sulla pelle un'eruzione cutanea caratterizzata da vescicole e bollicine rosse, che aumentano in dimensioni fino a diventare grandi come pomodori. Fortunatamente la nuova infezione è considerata dagli esperti “non pericolosa per la vita”, come sottolineato nello studio “Tomato flu outbreak in India” pubblicato sulla prestigiosa rivista scientifica The Lancet Respiratory Medicine, sebbene vada monitorata attentamente per prevenire ulteriori focolai.
A descrivere i primi casi di influenza dei pomodori è stato un team di ricerca internazionale guidato da scienziati del LM College di Farmacia del Gujarat, che hanno collaborato a stretto contatto con i colleghi dell'Istituto di Farmacia dell'Università LJ di Ahmedabad e dell'Istituto per la Salute e lo Sport dell'Università Victoria di Melbourne (Australia). I ricercatori, coordinati dal professor Vivek P. Chavda, docente presso il Dipartimento di Farmaceutica dell'ateneo indiano, hanno specificato che i primi casi sono stati registrati all'inizio di maggio nello Stato del Kerala. Tra il 6 maggio del 2022 e il 26 luglio stati identificati in tutto 82 infezioni, tutte in bambini con un'età inferiore ai 5 anni. Altre infezioni sono state rilevate nel Tamil Nadu, mentre il Centro regionale di ricerca medica di Bhubaneswar ha segnalato 26 casi in piccoli con un'età compresa tra 1 e 9 anni nell'Odisha. “Ad oggi, a parte Kerala, Tamil Nadu e Odisha, nessun'altra regione dell'India è stata colpita dal virus. Tuttavia, il Dipartimento della Salute del Kerala sta adottando misure precauzionali per monitorare la diffusione dell'infezione virale e prevenirne la diffusione in altre parti dell'India”, hanno scritto il professor Chavda e colleghi nell'articolo.
I sintomi dell'influenza del pomodoro
I sintomi di base dell'influenza dei pomodori sono aspecifi e ricordano da vicino quelli di altre patologie virali, come la chikungunya, la febbre Dengue, il virus Zika e il virus varicella-zoster. Tra essi figurano febbre alta, dolori alle articolazioni e muscolari, affaticamento, diarrea, vomito, disidratazione e altri sintomi simil-influenzali. Le vescicole dolorose sono il sintomo più caratteristico dell'infezione; possono ricoprire l'intero corpo e le loro dimensioni si accrescono gradualmente fino a raggiungere quelle dei pomodori. “Queste vesciche assomigliano a quelle osservate col virus del vaiolo delle scimmie nei giovani individui”, scrivono il professor Chavda e i colleghi. Non sono state rilasciate indicazioni sulla trasmissione, ma si ritiene sia coinvolto il contatto con i fluidi corporei e la via oro-fecale.
Come si cura l'influenza dei pomodori
Fortunatamente l'influenza dei pomodori è una malattia autolimitante che guarisce spontaneamente e, come specificato, non è pericolosa per la vita. “Poiché l'influenza dei pomodori è simile alla chikungunya e alla dengue, così come alla malattia mano-piede-bocca e all'afta epizootica, anche il trattamento è simile: isolamento, riposo, abbondanza di liquidi e lavaggi con acqua calda per alleviare irritazioni ed eruzioni cutanee. Sono necessari una terapia di supporto con paracetamolo per febbre e dolori muscolari e altri trattamenti sintomatici”, spiegano gli esperti. Ad oggi non esistono farmaci specifici per curare l'infezione.
L'origine dell'influenza del pomodoro
Ad oggi gli scienziati non conoscono l'eziologia dell'influenza dei pomodori. Si ritiene che il patogeno responsabile sia un nuovo virus, tuttavia non si esclude che possa essere un effetto collaterale della chikungunya o della febbre dengue nei bambini. I ricercatori ritengono anche che possa trattarsi di una nuova variante del virus che provoca la malattia mano-piede-bocca (MMPB o HFMD) o l'afta epizootica. Sono malattie infettive comuni che colpiscono principalmente bambini tra 1 e 5 anni e soggetti immunocompromessi. Viene invece escluso il coinvolgimento del coronavirus SARS-CoV-2, il patogeno responsabile della pandemia di COVID-19.