Nuovo farmaco elimina il cancro al seno con una sola dose nei test di laboratorio: speranze per cura
Un nuovo farmaco sperimentale chiamato ErSO-TFPy è stato in grado con una singola dose di eliminare completamente il cancro al seno in test di laboratorio. La regressione completa è stata ottenuta in tutti i tumori di piccole dimensioni e in parte di quelli più grandi, che sono stati comunque ridotti in modo netto. La molecola è risultata efficace sia su cellule di carcinoma mammario umano coltivate in vitro che in modelli animali (murini che cani) con la patologia oncologica. Nello specifico, il farmaco candidato è risultato estremamente efficace contro il cancro al seno ER+, cioè quello positivo al recettore degli estrogeni. Si tratta della forma più diffusa di questa malattia.
Benché i trattamenti sono efficaci e moltissime donne guariscono, sussiste comunque un potenziale rischio di recidiva a cinque anni dalla diagnosi o conclusione del trattamento. Inoltre le terapie attuali a base di ormoni che seguono l'intervento chirurgico e la chemioterapia possono comportare importanti effetti collaterali, con una riduzione della qualità della vita. Un nuovo farmaco efficace con una singola dose – o comunque con poche – potrebbe rivoluzionare il trattamento del cancro al seno, che in base ai dati della IARC e dell'AIOM è la seconda forma di cancro più diffusa al mondo (dopo il cancro al polmone, con 2,3 milioni di casi all'anno) e la prima in Italia, con circa 55.000 nuovi casi all'anno.
A determinare l'efficacia della piccola molecola ErSO-TFPy è stato un team di ricerca statunitense guidato da scienziati del Dipartimento di Chimica dell'Università dell'Illinois a Urbana-Champaign, che hanno collaborato a stretto contatto con i colleghi del Carl R. Woese Institute for Genomic Biology, del Dipartimento di bioscienze comparate e della società Systems Oncology di Scottsdale. I ricercatori, coordinati dal professor Paul J. Hergenrother, hanno sviluppato la nuova molecola sulla base di ErSO, un altro farmaco candidato che già nel 2022 aveva dimostrato di eliminare il 100 percento delle cellule cancerose nei modelli murini. Ciò nonostante, questa molecola poteva innescare significativi effetti collaterali, ecco perché i ricercatori hanno continuato a studiare dei derivati che potessero ottenere il medesimo risultato ma con una tossicità inferiore. Nel caso di ErSO-TFPy, è stato dimostrato che è in grado di uccidere le cellule tumorali del cancro al seno ER+ non solo con una potenza e una selettività maggiori, ma anche di abbattere le reazioni avverse. Il farmaco “è stato ben tollerato, senza evidenti effetti nocivi, da numerose specie (topi, ratti e beagle)”, hanno spiegato gli scienziati in un comunicato stampa.
Come specificato, ErSO-TFPy è stato in grado anche di eliminare diverse linee cellulari del carcinoma mammario in coltura nelle capsule di Petri, così come tumori umani impiantati nei modelli animali. Quelli piccoli sono stati cancellati al 100 percento, i più grandi sono stati invece ridotti in modo significativo o eliminati anch'essi. “È stata osservata l'eradicazione anche di tumori molto grandi (500-1500 mm3)”, evidenziano Hergenrother e colleghi nello studio. La molecola agisce inducendo la morte delle cellule tumorali per necrosi ed è così efficace che è sufficiente un'unica dose. Le pazienti con cancro al seno ER+, spiegano gli studiosi, dopo la resezione chirurgica e la chemioterapia vengono sottoposte anche fino a 10 anni di trattamenti con una terapia endocrina adiuvante, che tuttavia può avere un impatto pesante. Fra gli effetti potenziali indicati dai ricercatori figurano osteoporosi, rischio di trombosi e disfunzione sessuale, che chiaramente abbattono sensibilmente la qualità della vita. Con un farmaco come ErSO-TFPy si potrebbe rivoluzionare la terapia. "È molto raro che un composto riduca i tumori nei modelli murini di cancro al seno, per non parlare dell'eradicazione completa di tali tumori con una singola dose, quindi siamo ansiosi che ErSO-TFPy avanzi nel trattamento del cancro al seno", ha chiosato il professor Hergenrother.
Naturalmente saranno necessari molteplici e approfonditi studi sulla sicurezza prima di passare alla fase clinica della sperimentazione, ovvero ai test sulle pazienti umane. Potrebbero passare molti anni prima di avere il nuovo farmaco in commercio, ma le premesse sono molto positive. Recentemente un team di ricerca dell'UPMC Hillman Cancer Center dell'Università di Pittsburgh ha dimostrato che la terapia adiuvante T-DM1 per il cancro al seno HER2+ è in grado ridurre del 50 percento “il rischio di morte a lungo termine o di malattia invasiva”. I dettagli della nuova ricerca “Single Dose of a Small Molecule Leads to Complete Regressions of Large Breast Tumors in MiceArticle” sul farmaco ErSO-TFPy sono stati pubblicati su ACS Central Science.