Nuovi farmaci per dimagrire prodotti a scapito dell’insulina in penne: cosa sta succedendo
I farmaci Ozempic e Wegovy (semaglutide) di Novo Nordisk, diventati popolarissimi per la perdita di peso, stanno spostando le priorità di produzione a scapito dell’insulina in penne preriempite, di cui la stessa Novo Nordisk è leader del mercato globale.
L’attenzione per questi medicinali, più redditizi dell’insulina e venduti in dispositivi per la somministrazione simili, sta determinando la carenza di insulina in penne in diversi Paesi, incluso il Sudafrica, dove Novo Nordisk – che ha fornito insulina in penne per un decennio – ha deciso di non rinnovare il contratto, scaduto il mese scorso. Nessun’altra casa farmaceutica ha presentato un’offerta per il contratto, che prevede la fornitura di 14 milioni di penne per i prossimi 3 anni, a un prezzo di circa 2 dollari a penna. In confronto, una singola penna di Wegovy, la formulazione approvata per il controllo del peso corporeo, ha un costo di 220 euro in Italia, quindi nettamente superiore a quello dell’insulina.
Novo Nordisk continuerà comunque a fornire insulina in fiale in Sudafrica, dove più di quattro milioni di persone soffrono di diabete. “Le fiale e le siringhe di insulina sono obsolete e difficili da usare – ha affermato un’associazione nazionale di specialisti medici per la cura del diabete in una lettera pubblica al governo – . Contribuiscono negativamente sia alla qualità della vita delle persone con diabete, sia alla scarsa aderenza continuativa alla terapia farmacologica, che porta a costose complicazioni del diabete a lungo termine”. Gli attivisti, riporta il Guardian, ritengono che la decisione di interrompere la fornitura sia una mossa che permetterà a Novo Nordisk di aumentare la produzione di farmaci iniettabili per la perdita di peso.
Novo Nordisk ha negato che l’interruzione della fornitura di insulina in penne andrà a far posto alla produzione di farmaci per la perdita di peso, precisando che in Sudafrica continuerà a commercializzare comunque analoghi dell’insulina in penne, sostanze sintetiche più costose dell’insulina e quindi fuori budget per molti paesi in via di sviluppo. Un portavoce della casa farmaceutica ha affermato che la decisione di interrompere il contratto di fornitura si basa su una strategia adottata per far fronte a “vincoli di capacità produttiva”.
“I pazienti di diversi paesi, tra cui il Sudafrica, alla fine avranno un accesso limitato alla nostra insulina in penne – ha affermato il portavoce – . Riconosciamo l’impatto che queste decisioni avranno sui pazienti e stiamo dialogando con le autorità sanitarie locali per garantire che i pazienti continuino ad avere accesso al trattamento di cui hanno bisogno”.