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Nuove immagini satellitari mostrano cosa sta succedendo in Pakistan a causa delle piogge monsoniche

Acquisite dal satellite Terra della NASA, le immagini mostrano chiaramente il confronto tra una più normale stagione dei monsoni e la catastrofica inondazione del 2022.
A cura di Valeria Aiello
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Il confronto tra le immagini satellitari di uno stesso giorno del 2022 (a sinistra) e del 2021 (a destra) mostrano l'entità delle catastrofiche inondazioni nella provincia del Sindh, in Pakistan / NASA
Il confronto tra le immagini satellitari di uno stesso giorno del 2022 (a sinistra) e del 2021 (a destra) mostrano l'entità delle catastrofiche inondazioni nella provincia del Sindh, in Pakistan / NASA

Le forti piogge monsoniche che si stanno abbattendo sul Pakistan da tre mesi, provocando inondazioni estreme che hanno già causato oltre 1.100 morti, almeno 33 milioni di sfollati (circa il 15 percento della popolazione) e danni ingentissimi – distruggendo case, strade e sommergendo d’acqua quasi la metà dei terreni coltivabili – , sono senza precedenti a memoria d’uomo. Lo mostrano chiaramente le nuove immagini del satellite Terra della NASA che rivelano l’entità delle inondazioni che hanno trasformato parte della provincia del Sindh, nella regione sud-orientale del Paese asiatico, in un lago interno largo 100 chilometri.

Pakistan, le immagini satellitari mostrano la gravità delle inondazioni

Le immagini sono state acquisite dal Moderate Resolution Imaging Spectroradiometer (MODIS) a bordo del satellite NASA in due giorni diversi, il 27 agosto 2022 e il 27 agosto 2021, utilizzando la luce infrarossa e visibile per distinguere l’acqua dalla terraferma. L’acqua appare in varie sfumature di azzurro, a seconda della profondità e di eventuali sedimenti, mentre la vegetazione e la terra aperta o scarsamente vegetata risultano rispettivamente di un verde brillante e giallo ocra.

L'immagine satellitare della provincia del Sindh, acquisita il 27 agosto 2021 dal MODIS della NASA.
L'immagine satellitare della provincia del Sindh, acquisita il 27 agosto 2021 dal MODIS della NASA.
Un'immagine satellitare della provincia del Sindh, acquisita il 27 agosto dal MODIS della NASA.
Un'immagine satellitare della provincia del Sindh, acquisita il 27 agosto dal MODIS della NASA.

Dal confronto delle due immagini si evince come la combinazione delle forti piogge monsoniche e lo straripamento del fiume Indo abbia causato l’inondazione di gran parte della provincia pakistana del Sindh, mettendo in evidenza la differenza tra la più normale stagione dei monsoni del 2021, quando le pianure alluvionali nei pressi dell’Indo erano verdi e il fiume era all’interno delle sue sponde, e la catastrofica e mortale inondazione del 2022. La vasta area in blu scuro al centro dell’immagine del 2022 mostra lo straripamento dell’Indo e l’inondazione di un’area larga circa 100 chilometri che ha trasformato quelli che un tempo erano campi agricoli in un gigantesco lago interno.

A confermare quanto sia grave la situazione – le piogge monsoniche di quest’anno sono le più abbondanti mai cadute nel Paese da quando nel 1961 sono iniziate le registrazioni – , è stata anche la visita del ministro degli Esteri pakistano, Bilawal Bhutto Zardari, che ha affermato di essersi recato nel Sindh e di aver visto in prima persona come le inondazioni abbiano spostato interi villaggi e città.

Non c'è quasi alcuna traccia di terraferma. La portata di questa tragedia … 33 milioni di persone, è più della popolazione dello Sri Lanka o dell’Australia” ha spiegato il Ministro in un’intervista alla CNN – . E mentre comprendiamo che la nuova realtà del cambiamento climatico significa condizioni meteorologiche più estreme, o monsoni, ondate di calore più estreme, come abbiamo visto all’inizio di quest’anno, la portata dell'attuale inondazione è di proporzioni apocalittiche. Speriamo fermamente che questa non sia la nuova realtà climatica”.

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