Nuova specie di anaconda gigante scoperta in Amazzonia: è il serpente più grande della Terra
Nel cuore della fitta Foresta Amazzonica, in Sud America, è stata scoperta una nuova specie di anaconda gigante, il serpente più grande e pesante della Terra. Non si ritiene sia il più lungo, dato che il record appartiene al pitone reticolato (Malayopython reticulatus) con i suoi 8 metri, tuttavia racconti aneddotici suggeriscono l'esistenza di anaconda giganti che potrebbero arrivare addirittura a 11 – 12 metri. Ad oggi, comunque, si tratta solo di ipotesi fantasiose. Ciò che è certo è che grazie a un'avventurosa spedizione nell'Amazzonia dell'Ecuador i ricercatori hanno trovato le prove (genetiche) dell'esistenza di una seconda specie di anaconda gigante o anaconda verde, fino ad oggi considerata un'unica specie (Eunectes murinus). Il nuovo serpente è stato soprannominato anaconda verde settentrionale e classificato col nome scientifico di Eunectes akayima.
A descrivere la nuova specie di anaconda gigante è stato un team di ricerca internazionale guidato da scienziati della New Mexico Highlands University (Stati Uniti) e della Scuola di Scienze Ambientali dell'Università del Queensland, che hanno collaborato a stretto contatto con i colleghi di numerosi istituti sparsi per il mondo: fra essi il Dipartimento di Scienze Biologiche dell'Università Statale di Santa Cruz (Brasile); il Dipartimento di biologia della Vrije Universiteit di Bruxelles (Belgio); e la Facoltà di scienze ambientali dell'Universidad Indoamérica. Un contributo fondamentale è stato dato da alcuni membri del popolo Waorani, una tribù dell'Ecuador amazzonico, che hanno accompagnato i ricercatori durante l'affascinante spedizione tra paludi e foreste pluviali. Durante la missione condotta nel regione di Bameno, sita nel cuore del territorio di Baihuaeri Waorani, gli scienziati hanno potuto catturare e campionare diversi esemplari di anaconda, tra i quali una grande femmina lunga 6,3 metri. In base a quanto indicato dai membri della tribù nella zona sarebbero presenti anche anaconda giganti da 7,5 metri e con un peso incredibile di 500 chilogrammi (dati tutti da confermare). Il peso massimo conosciuto è attorno ai 250 chilogrammi.
Come indicato, l'aspetto è identico a quello dei classici anaconda verdi, dunque si tratta di serpenti estremamente robusti di colore verde olivastro con macchie nere, perfettamente adattati alla vita acquatica con occhi e narici sopra la testa (per osservare e respirare dal pelo dell'acqua). Appartengono alla famiglia dei boa, quindi sono costrittori e non velenosi: uccidono le loro prede – di grandi dimensioni – stritolandole e asfissiandole con i loro immensi e potentissimi corpi muscolosi. Sarebbero perfettamente in grado di uccidere una persona, ma ad oggi non sono stati ufficialmente documentati incidenti mortali (che invece riguardano i giganteschi pitoni reticolati nel Sud-Est Asiatico).
I ricercatori hanno scoperto che esistono due specie distinte di anaconda grazie alle indagini genetiche, mettendo a confronto i dati di quattro specie di anaconda di nove Paesi; gli esami sui campioni raccolti nel territorio Waorani appartengono a una specie che si è separata ben 10 milioni di anni fa dall'anaconda verde già noto, divergendo geneticamente del 5,5 percento. “È piuttosto significativo: per metterlo in prospettiva, gli esseri umani differiscono dagli scimpanzé solo del 2% circa”, ha spiegato il professor Fry in un comunicato stampa, che ha guidato la spedizione con una troupe della National Geographic al seguito. “Questa scoperta è il momento clou della mia carriera”, ha chiosato l'erpetologo.
Aver scoperto una nuova specie di anaconda gigante è una notizia fondamentale per la conservazione, dato che l'anaconda verde settentrionale appena classificato è distribuito in un'area molto più piccola di quello meridionale. Pertanto potrebbe essere esposta a minacce sensibilmente superiori. I ricercatori hanno fatto anche scoperte significative sugli anaconda gialli, ma sono ancora in corso le analisi dei dati. I dettagli della ricerca “Disentangling the Anacondas: Revealing a New Green Species and Rethinking Yellows” sono stati pubblicati sulla rivista scientifica Diversity.