Non dovresti far usare a tuo figlio cuffie e auricolari: quali sono i rischi per la salute dell’udito
È inutile negarlo, uno dei primi oggetti con cui i bambini di oggi entrano in contatto più facilmente sono gli smartphone e altri dispositivi elettronici. Negli ultimi tempi però la sempre maggiore conoscenza dei rischi per la loro salute stanno portando i genitori a disincentivare quest'abitudine. Ora, c'è un motivo in più per tenere i bambini lontani da smartphone e tablet: la salute del loro udito.
Uno studio dell'Università del Michigan e dell'ospedale pediatrico C.S. Mott Children's Hospital mette in guardia sui rischi dell'uso di auricolari e cuffie nei bambini sotto i 12 anni. Sebbene infatti fossero ormai da tempo noti i rischi del loro uso prolungato negli adolescenti, finora non erano stati indagati gli effetti nei più piccoli.
Un'abitudine molto comune
Dallo studio su base nazionale, è emerso che la metà dei genitori di figli sotto gli 8 anni confermano che i loro bambini utilizzano dispositivi audio, percentuali che aumenta a due genitori su tre nei bambini tra 8 e 12 anni. Stando al report, la metà dei bambini li usa per circa un'ora al giorno, un tempo di utilizzo che arriva alle due ore al giorno per i figli di un genitore su sei.
Per circa la metà dei genitori l'uso di cuffie e dispositivi audio serve a intrattenere i bambini e tenerli impegnati. D'altronde finora i rumori considerati rischiosi per l'udito dei bambini erano quelli improvvisi ed eccessivamente forti, come quelli di un'esplosione o di un concerto. Invece, ci sono sempre più prove che in realtà anche altri tipo di rumori potrebbero compromettere il corretto sviluppo dell'udito dei bambini.
Quali sono i rischi per i bambini
Non solo i rumori intensi, anche l'esposione prolungata a suono e musica ad alto volume può rappresentare un fattore di rischio per la salute dell'udito. Già in passato l'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) lo aveva ribadito per tutti i ragazzi tra i 12 e i 35 , parlando di una situazione a rischio che interessava circa un miliardo di persone nel mondo.
Gli studi finora prodotti in materia si sono occupati perciò di indagare gli effetti dell'uso di cuffie e auricolari negli adolescenti sopra i 12 anni, perché era a quest'età che i ragazzi iniziavano a utilizzarli. Oggi sappiamo che nei bambini più piccoli quest'abitudine potrebbe essere perfino più rischiosa perché il loro sistema uditivo si sta ancora sviluppando. Inoltre, gli autori della ricerca spiegano che i rischi per loro sono maggiori rispetto a quelli a cui sono esposti gli adulti perché i loro canali uditivi sono più piccoli e questo intensifica i livelli sonori percepiti.
L'uso di cuffie e altri dispostivi audio può causare nei bambini danni immediati come alterazione del sonno, difficoltà nell'apprendimento scolastico e perfino problematiche a livello di linguaggio, gestione dello stress e regolazione della pressione sanguigna. Ma l'esposizione prolungata a suoni ad alto volume può anche danneggiare fisicamente il sistema uditivo: "Le minuscole cellule ciliate all'interno dell'orecchio interno – spiegano i ricercatori – captano le onde sonore per aiutare l'udito. Quando queste vengono danneggiate o muoiono, la perdita dell'udito è irreversibile". Ecco perché a preoccupare sono soprattutto le possibili conseguenze a lungo termine dell'uso delle cuffie nei bambini sotto i 12 anni: si va dalla possibilità di sviluppare forme di acufeni a effetti più gravi, fino
I consigli dei pediatri per proteggere i più piccoli
Oltre a ridurre la quantità di tempo in cui piccoli utilizzano le cuffie al minimo possibile, i pediatri consigliano alcune raccomandazioni per ridurre i rischi per la salute dei bambini. Il più importante tra questi è quello di ridurre il volume di utilizzo delle cuffie. Un modo per capire se è troppo alto consiste nel verificare se il bambino che le sta utilizzando non riesce a sentirvi quando siete a un braccio di distanza.
Ovviamente un'altra indicazione è prestare attenzioni ai primi segnali di danni al sistema uditivo. Ad esempio se vostro figlio sembra non sentirvi, oppure vi chiede spesso di ripetergli quello che gli avete appena detto, la prima cosa da fare è portarlo dal pediatra o dall'otorinolaringoiatra. Ma tra i primi segnali di perdita dell'udito possono esserci anche altri atteggiamenti meno facilmente decifrabili. Tra questi rientrano parlare ad alta voce alle persone vicine, mancanza di reazione a rumori forti, ritardo nelle risposte o fastidi per rumore percepiti come squillanti anche quando non lo sono.