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Nido con 74 uova di tartaruga marina scoperto sul lido di Latina: le splendide immagini

Una femmina di tartaruga marina Caretta caretta ha deposto 74 uova su una spiaggia di Capoportiere, sul lido di Latina. Il nido è stato messo in sicurezza dagli esperti di TartaLazio. Le uova si schiuderanno tra una cinquantina di giorni.
A cura di Andrea Centini
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Il nido a Capoportiere. Credit: TartaLazio / ParchiLazio
Il nido a Capoportiere. Credit: TartaLazio / ParchiLazio

Un nido di tartaruga marina con 74 uova è stato scoperto sulla spiaggia di Capoportiere, sul lido di Latina. Il nido, come indicato su Facebook dal comune pontino, è stato spostato e messo in sicurezza per la sorveglianza attiva da parte degli operatori di TartaLazio. Si tratta delle rete regionale del Lazio dedicata al recupero, al soccorso e alla gestione delle tartarughe marine che frequentano le acque e le spiagge del litorale laziale. La tutela dei nidi è una delle iniziative più importanti, perché le tartarughe possono nidificare in ambienti fortemente antropizzati e rischiano di essere distrutti inavvertitamente. Inoltre la specie coinvolta (Caretta caretta) è una tartaruga marina classificata come vulnerabile (codice VU) nella Lista Rossa dell'Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN), il principale organo mondiale per la conservazione della biodiversità, pertanto proteggere i nidi – anche dai predatori – è fondamentale per permettere a questi magnifici rettili di recuperare e prosperare. Moltissimi restano purtroppo uccisi a causa delle reti da pesca abbandonate in mare.

Il nido con 74 uova, come spiegato da ParchiLazio, è stato individuato immediatamente grazie alla testimonianza di una signora, che ha avvistato la femmina di tartaruga mentre le deponeva sulla spiaggia di Capoportiere. Ha chiamato la Capitaneria di Porto di Terracina che ha subito inviato sul posto la squadra di ricercatori di TartaLazio, permettendo la protezione immediata del nido. Secondo gli esperti la femmina che ha deposto le uova è “ritardataria”, dato che molte delle sue simili lo hanno già fatto nelle settimane precedenti. Si dovranno attendere poco meno di due mesi per la schiusa, attesa verso la fine di settembre massimo primi di ottobre. Una volta uscite dalle uova, le tartarughine si dirigeranno immediatamente verso il mare per iniziare la nuova vita. Solo una piccola percentuale di questi rettili riesce a raggiungere l'età adulta, ma proteggerne quante più possibile fino al primo tuffo tra i flutti è fondamentale per garantire loro le migliori chance di sopravvivenza. In diversi Paesi, dove i nidi non sono protetti, l'illuminazione pubblica, la vicinanza con le strade e la presenza di animali domestici mette seriamente a rischio le nidificazioni e di conseguenza la conservazione della specie.

Quest'anno è stato particolarmente propizio per il litorale di Latina. Nei giorni scorsi è stata osservata la nascita di nove piccole tartarughe da un primo nido trovato a San Felice Circeo, distante pochi chilometri da Capoportiere. Sorpresa anche in località Foce Verde, sempre sul litorale pontino innanzi a Bordo Sabotino, dove una bambina di 11 anni ha visto una tartarughina e ha deciso di segnalarne la presenza alla Capitaneria di Porto. In poco tempo gli esperti hanno individuato altre quattro piccole tartarughe, più una che purtroppo non ce l'ha fatta. La ricerca del nido è proseguita con la spianatura programmata e serale della spiaggia, al fine di individuare le piccole orme il giorno seguente e dunque la posizione della covata.

Una presenza così ricca di questi meravigliosi rettili è stata accolta con favore tanto dagli esperti quanto dai rappresentanti delle comunità locali. “La presenza di uova e di tartarughe marine sulle nostre spiagge indicano che ci troviamo in un contesto ambientale favorevole. E questo è certamente un dato positivo, sia in termini di biodiversità che di possibilità di sviluppo eco-sostenibile. Seguiremo da vicino la schiusa delle uova”, ha dichiarato il sindaco di Latina Matilde Celentano, come riportato da Latinapress. Soddisfazione è stata espressa anche dal dottor Luca Marini, coordinatore della rete di TartaLazio.

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