Neonato di squalo bianco avvistato per la prima volta: perché è una scoperta straordinaria
Per la prima volta gli scienziati ritengono di aver avvistato e filmato il neonato di uno squalo bianco (Carcharodon carcharias). Il pesce cartilagineo, infatti, al momento dell'avvistamento era lungo appena 1,5 metri, dimensioni che gli scienziati ritengono plausibili per uno squalo bianco appena nato o comunque partorito da pochissimo. Inoltre l'esemplare era completamente bianco, una condizione che non corrisponde alla colorazione comune di questi animali. Nonostante il nome, infatti, lo squalo bianco – così come moltissimi altri pesci – è bianco sotto e scuro sopra (grigio – bluastro). Si tratta del classico criptismo che permette di mimetizzarsi nell'ambiente, rendendo più difficoltoso per i predatori individuare una preda dal basso o dall'alto. Il bianco confonde infatti il colore con la luce solare proveniente dall'alto, mentre il grigio – bluastro con l'oscurità del profondo blu. È chiaro che questa "livrea" tutela soprattutto i giovani squali bianchi e non i grandi adulti, che hanno un solo predatore noto: l'orca (Orcinus orca).
Ad avvistare e filmare il piccolo squalo bianco sono stati il famoso documentarista di fauna selvatica Carlos Guana – conosciuto sui social network come The Malibu Artist – e il biologo marino Phillip Sternes dell'Università della California di Riverside. I due, grazie all'ausilio di un drone, il 9 luglio della scorsa estate stavano scansionando un'area non molto distante dalla costa di Carpinteria – nei pressi di Santa Barbara – proprio per filmare gli squali, quando si sono accorti del piccolissimo esemplare di squalo bianco. A colpirli è stata proprio la colorazione completamente candida, ma soprattutto il fatto che il pesce cartilagineo stesse “perdendo” dei pezzi.
Il piccolo, infatti, rilasciava dietro di sé lembi di una sostanza biancastra, che gli scienziati ritengono possa essere il cosiddetto “latte intrauterino”, una secrezione oleosa prodotta nell'utero delle femmine di squalo per nutrire i piccoli in accrescimento (gli squali bianchi sono ovovivipari, i piccoli quindi vengono dati alla luce come adulti in miniatura). Ovviamente non si tratta di vero latte, che viene prodotto dalle ghiandole mammarie delle femmine di mammifero. Non vi è la certezza assoluta che fosse uno squalo neonato, dato che quella perdita di sostanza biancastra avrebbe potuto essere una malattia della pelle. Anche in questo caso, comunque, si tratterebbe di una scoperta preziosissima dato che non è mai stata vista prima negli squali una condizione simile.
Qualora quello avvistato fosse realmente uno squalo bianco appena nato, allora saremmo innanzi a una notizia doppiamente straordinaria. Non solo si tratterebbe del primo in assoluto ad essere filmato, ma confermerebbe anche che in quell'area partoriscono le femmine di squalo. Fino ad oggi erano state avanzate solo ipotesi sul luogo in cui gli squali bianchi danno alla luce i propri piccoli, dato che sono sempre stati avvistati esemplari sì giovani, ma troppo grandi per essere considerati neonati. L'area al largo di Santa Barbara, compresa quella della Baja California in Messico, è ritenuta da tempo un potenziale hot spot per il parto degli squali bianchi; ora ne abbiamo la probabile prima conferma. Il piccolo, inoltre, è stato visto a 300 metri dalla costa, sovvertendo l'ipotesi che squali bianchi partoriscano più a largo.
Secondo il dottor Sternes il pesce aveva poche ore di vita o al massimo un giorno, quando è stato filmato. “Questa potrebbe essere la prima prova che abbiamo di un piccolo in natura, rendendolo un luogo di nascita definitivo”, ha chiosato Sternes in un comunicato stampa. I dettagli della ricerca “Novel aerial observations of a possible newborn white shark (Carcharodon carcharias) in Southern California” sono stati pubblicati sulla rivista scientifica Environmental Biology of Fishes.