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Nata la prima, magnifica tartaruga gigante delle Galapagos albina: le splendide immagini

In uno zoo svizzero è nata la prima tartaruga gigante delle Galapagos affetta da albinismo. Non erano noti casi né in natura né in cattività.
A cura di Andrea Centini
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Credit: Tropiquarium
Credit: Tropiquarium

Per la prima volta nella storia è stata documentata la nascita di una tartaruga gigante delle Galapagos (Chelonoidis niger) albina. Non erano mai stati osservati prima esemplari affetti da albinismo di questi meravigliosi rettili, endemici delle isole ecuadoregne incastonate nell'Oceano Pacifico. La piccola tartaruga è tuttavia nata in cattività, presso lo zoo Tropiquarium di Servion, in Svizzera, molto lontana dal suo habitat naturale. Le immagini dello splendido esemplare hanno fatto rapidamente il giro del mondo e ora la piccola tartaruga è diventata una vera e propria star del web.

Credit: Tropiquarium
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Come specificato dallo zoo svizzero in un comunicato stampa, la sua nascita è stata un evento davvero straordinario, dato che esemplari albini di questa iconica specie non erano mai stati visti prima, né in natura né negli zoo. A rendere ancor più significativa questa nascita il fatto che rientra in un virtuoso programma di conservazione della specie, classificata come in pericolo di estinzione (Codice EN, endangered) nella Lista Rossa dell'Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN). La piccola inoltre non è nata sola, ma ha un fratellino del colore tipico, grigio scuro-nerastro, come quello dei suoi genitori. Le uova erano state deposte da una femmina di 100 chilogrammi lo scorso 11 febbraio; la piccola tartarughina albina, come riporta LiveScience, è nata il primo maggio, mentre il fratello ha visto la luce il 5 maggio. Alla nascita pesavano entrambe solo 50 grammi e sono state allevate in una incubatrice specializzata per circa un mese, prima di essere ricongiunte alla madre all'inizio di giugno.

Credit: Tropiquarium
Credit: Tropiquarium

Nelle spettacolari immagini diffuse dallo zoo si vede che la tartaruga albina ha un colore della pelle e del carapace giallastro, oltre a occhi rossi. Sono i tratti tipici dell'albinismo, caratterizzato da una totale mancanza della pigmentazione a causa di un difetto genetico che provoca la disfunzione o l'assenza dell'enzima tirosinasi, responsabile della sintetizzazione della melanina. In base a quanto riportato da Tropiquarium si conta un caso di albinismo ogni 20mila nascite nell'uomo, mentre nelle tartarughe è una condizione cinque volte più rara, dato che si verifica una volta ogni centomila. Recentemente sono balzati agli onori della cronaca internazionale i casi di altre due tartarughe albine, una tartaruga alata indiana (Lissemys punctata) e una tartaruga dal ventre rosso a collo corto (Emydura subglobosa), quest'ultima anche con il cuore esterno al carapace, una rarissima malformazione genetica.

L'albinismo e l'affine leucismo sono condizioni particolarmente pericolose per gli animali selvatici, dato che gli esemplari affetti sono più esposti alla predazione (non possono mimetizzarsi e diventano facili prede), inoltre hanno un rischio maggiore di difetti alla vista e malattie della pelle potenzialmente fatali, come quelle oncologiche. La piccola tartaruga fortunatamente avrà tutte le cure necessarie e non sarà esposta al rischio di essere predata, al prezzo di una condanna a vita in cattività. Raramente gli animali albini o leucistici raggiungono l'età adulta, ma in alcuni casi vi riescono, come dimostrano i casi della megattera Migaloo, di questo grampo e di questa magnifica orca, tutti cetacei. Recentemente è stata fotografata in Italia anche una splendida rondine bianca.

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