video suggerito
video suggerito

Nata con due uteri, partorisce due volte in due giorni: come è possibile

L’incredibile storia di Kelsey Hatcher e delle sue “due bambine miracolose” cresciute in due uteri diversi e nate a distanza di 10 ore una dall’altra. L’annuncio su Instagram. “Sono gemelle? Tecnicamente, si e no” spiegano i medici.
A cura di Valeria Aiello
153 CONDIVISIONI
Kelsey Hatcher dopo la nascita delle sue "miracolose bambine" all'ospedale universitario dell'Alabama a Birmingham (UAB). Credit: @doubleuhatchlings/Instagram
Kelsey Hatcher dopo la nascita delle sue "miracolose bambine" all'ospedale universitario dell'Alabama a Birmingham (UAB). Credit: @doubleuhatchlings/Instagram

Se ci sono storie che hanno dell’incredibile, una è quella di Kelsey Hatcher, una donna americana di 34 anni nata con due uteri e due cervici, una rara anomalia congenita chiamata utero didelfo, o doppio utero, che si riscontra nello 0,3% delle donne. A rendere ancora più straordinario il suo caso è però la gravidanza che la donna è riuscita a portare a termine, dal momento che nelle sue due cavità uterine si sono impiantati due diversi ovuli fecondati, da cui si sono sviluppate – separatamente ma contemporaneamente – due bambine, nate miracolosamente sane dopo un travaglio durato 20 ore all’ospedale universitario dell’Alabama a Birmingham (UAB).

Le nostre bambine miracolose sono nate” ha scritto su Instagram Kelsey, annunciando l’arrivo di Roxi Layla, nata giovedì 19 dicembre 2023 alle ore 19:49, e di sua sorella, Rebel Laken, nata venerdì 20 dicembre 2023 alle 6:09 del mattino, e ringraziando “l’incredibile team” dell’ospedale. “Non avremmo potuto avere un’esperienza migliore” ha aggiunto la donna, tornata a casa insieme alle neonate e pronta a godersi le vacanze di Natale con le sue piccoline.

Gravidanza gemellare dicavitaria, il caso di Kelsey Hatcher

Il caso della signora Hatcher è decisamente raro: la donna, che sapeva di avere l’utero didelfo dall’età di 17 anni, era già mamma di tre figli, nati da tre gravidanze normali. Pertanto, quando ha scoperto di essere di nuovo incinta, non sospettava nulla di strano. Un’ecografica di routine ha tuttavia mostrato che in ciascuno dei suoi due uteri stava crescendo un feto, una circostanza nota come “gravidanza gemellare dicavitaria” che ha davvero poche probabilità di verificarsi, stimate in una su un milione.

Due bambini in due uteri sono stati una vera sorpresa medica” ha detto l’ostetrica di Kelsey, la dottoressa Shweta Patel, che si era già presa cura della donna durante la sua terza gravidanza e sapeva del suo doppio utero ma che, per la rarità dei gemelli dicavitari, non ha creduto si trattasse di un caso del genere finché non ha visto lei stessa le immagini dell’ecografia.

Kelsey Hatcher insieme al marito, mostra l'ecografia della sua gravidanza gemellare dicavitaria / Credit: @doubleuhatchlings/Instagram
Kelsey Hatcher insieme al marito, mostra l'ecografia della sua gravidanza gemellare dicavitaria / Credit: @doubleuhatchlings/Instagram

Nei mesi successivi, Kelsey è stata seguita sia dal team di Ostetricia, sia da quello di Medicina materno-fetale dell’UAB e, a parte qualche visita aggiuntiva, la sua è stata una gravidanza tranquilla. “In una tipica gravidanza gemellare, i gemelli condividono lo stesso utero, il che può limitare la quantità di  spazio di cui ciascuno dispone, rendendo molto probabile la nascita pretermine o prematura – ha spiegato il professor Richard Davis della Divisione di Medicina Materno-fetale – . Le bambine di Kelsey avevano ciascuna il proprio grembo, la propria sacca, la placenta e il proprio cordone ombelicale, il che ha permesso loro di avere spazio extra per crescere e svilupparsi”.

Due parti in due giorni e compleanni diversi per le “gemelle”

Poiché Kelsey non entrava in travaglio spontaneamente, alla 39esima settimana i medici hanno stimolato il parto e aspettato di vedere se una delle due bambine faceva progressi rispetto all’altra. “Quando le mie contrazioni sono iniziate, non avvenivano insieme ma erano separate di pochi secondi l’una dall'altra – ha raccontato Kelsey – . Ho sentito anche ciascuna parte contrarsi in aree diverse. Ne ho sentito una che si è vista anche nel monitoraggio (doppio, nel suo caso, ndr) che iniziava sul lato sinistro e si spostava verso destra”.

Il suo utero destro, hanno precisato gli specialisti dell’UAB, aveva avuto già due gravidanze, e da quel lato il travaglio progrediva più rapidamente. “La testa della bambina era più bassa, per cui abbiamo deciso di concentrarci su di lei, rompendo le acque. Poche ore dopo, la prima bambina è nata per via vaginale e c’è stato un applauso da parte di tutti, ma restava ancora l’altra” ha rivelato l’ostetrica – . Kelsey era essenzialmente in travaglio nell’utero sinistro e contemporaneamente stava subendo il processo post-partum in quello destro. Aveva le contrazioni della seconda bambina mentre allattava la prima”.

Nonostante la stimolazione sul lato sinistro, la seconda bambina non nasceva. “Dopo poco più di 10 ore dalla nascita di sua sorella, la seconda bambina è nata con taglio cesareo”.

Cresciute in due uteri diversi e nate in due giorni diversi, le due bambine sono gemelle? Tecnicamente sì e no, hanno spiegato i medici: rispetto a una tipica gravidanza gemellare in cui due bambini crescono in uno stesso utero durante una stessa gravidanza, Kelsey aveva due feti in due uteri, che si sono sviluppati da due ovuli fecondati durante lo stesso ciclo di ovulazione. Secondo il dottor Davis, dal punto di vista biologico, le bambine possono però essere considerate gemelle non identiche (dizigotiche), perché derivate da due ovuli distinti, ciascuno fecondato da uno spermatozoo separato. “Penso che possiamo chiamarle sorelle gemelle fraterne –  ha detto Davis – . Alla fine, si tratta di due bambine cresciute nello stesso ventre contemporaneamente. Avevano semplicemente appartamenti diversi”.

153 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views