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Morto il primo uomo ad aver ricevuto un cuore di maiale geneticamente modificato

Si chiamava David Bennett, aveva 57 anni, ed era affetto da una malattia cardiaca allo stato terminale. Dopo il trapianto stava bene, ma a distanza di due mesi le sue condizioni sono improvvisamente peggiorate, fino al decesso.
A cura di Valeria Aiello
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Il chirurgo Bartley Griffith con David Bennett all'inizio di questo mese / Università del Maryland
Il chirurgo Bartley Griffith con David Bennett all'inizio di questo mese / Università del Maryland

David Bennett, il primo uomo ad aver ricevuto un trapianto con un cuore di maiale geneticamente modificato è morto a distanza di due mesi dall’intervento. Le sue condizioni erano peggiorare diversi giorni fa, hanno spiegato i medici del Centro medico dell’Università del Maryland di Baltimora, dove era stata eseguita la procedura sperimentale. Il decesso è avvenuto l’8 marzo, lasciando gli specialisti “devastati”.

Bennett aveva 57 anni ed era affetto da una malattia cardiaca allo stadio terminale, per la quale era stato ritenuto non idoneo a un trapianto di cuore convenzionale. Costretto a letto, attaccato a una macchina salvavita prima dell’operazione, aveva accettato di sottoporsi allo xenotrapianto pur riconoscendo che si trattava di “un salto nel vuoto”. L’intervento era stato autorizzato dalla Food and Drug Administration che il 31 dicembre 2021 aveva concesso l’autorizzazione di emergenza, dando l’ok al cosiddetto accesso esteso (uso compassionevole) al prodotto medico sperimentale, ovvero un cuore di maiale geneticamente modificato per eliminare i geni che avrebbero portato al rigetto dell’organo.

L’intervento era stato eseguito il 7 gennaio e nelle settimane successive all’operazione l’uomo stava bene, aveva trascorso del tempo con la sua famiglia, guardato il Super Bowl in tv con il suo fisioterapista e diceva di voler tornare a casa dal suo cane, Lucky. Ma le sue condizioni sono improvvisamente peggiorate. “Ha dimostrato di essere un paziente coraggioso e nobile che ha combattuto fino alla fine” ha affermato il chirurgo Bartley Griffith, che ha eseguito il trapianto, in una dichiarazione rilasciata dall’ospedale. Dopo l’operazione, il dottor Griffith aveva spiegato che l’intervento avrebbe avvicinato il mondo “di un passo alla soluzione della crisi di carenza di organi” e avrebbe fornito “un’importante nuova opzione per i pazienti in futuro”.

La possibilità di utilizzare organi animali per gli xenotrapianti per risolvere la carenza di organi è stata a lungo considerata negli Stati Uniti, dove ci sono oltre 100.000 persone che attendono di ricevere un organo. Nell’ottobre 2021, anche i chirurghi del Centro medico dell’Università di New York hanno sperimentato una procedura analoga, trapiantando con successo un rene di maiale in una persona. Tuttavia, l’organo era stato trapiantato in una donna in stato di morte cerebrale, tenuta in vita artificialmente, alla quale sarebbero state staccate le macchine nel giro di pochi giorni.

Nel caso del signor Bennett, la procedura non aveva dato alcun segno di rigetto e il cuore trapiantato ha funzionato molto bene per diverse settimane. “Abbiamo acquisito intuizioni inestimabili apprendendo che il cuore di maiale geneticamente modificato può funzionare bene all'interno del corpo umano mentre il sistema immunitario è adeguatamente soppresso – ha aggiunto Muhammad M. Mohiuddin, professore di Chirurgia e Direttore scientifico del Programma di xenotrapianto cardiaco presso il Centro medico dell’Università del Maryland – . Siamo grati al signor Bennett per il suo ruolo unico e storico nell’aiutare a contribuire alla conoscenza in questo campo”.

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