Morso di ragno violino, cosa fare e come capire se c’è il veleno: le risposte dell’esperto
Da quando è stata diffusa la notizia della morte di Franco Aiello, il carabiniere di 52 anni di Palermo, morto dopo essere stato morso da un ragno violino per un'aritmia cardiaca maligna, in Italia non si fa altro che parlare di questo ragno e dei rischi che il suo morso avrebbe per la salute umana. In realtà, anche se il ragno violino (Loxosceles rufescens) è indicato dall'Istituto superiore di sanità (Iss) nel documento "Artropodi di interesse sanitario in Italia e in Europa", il suo morso "è da considerarsi – spiega Iss – accidentale", essendo un animale notturno e non aggressivo.
Eppure, in questi giorni il clima di allarmismo che si è generato sta creando molti dubbi su quali possano essere le su conseguenze. La paura principale – dati i recenti casi di cronaca – è che il suo morso possa essere letale. Fanpage.it ha spiegato come riconoscerlo: si tratta di un ragno abbastanza piccolo (7-7,5 mm), con le zampe lunghe, e con una particolare macchia sulla parte anteriore del corpo, che secondo alcuni dovrebbe ricordare un violino.
Ora abbiamo intervistato il dottor Carlo Locatelli, direttore del Centro antiveleni e tossicologia Maugeri di Pavia e past president di SITOX (Società italiana di tossicologia), per capire quali sono i rischi reali e cosa fare in caso di morso.
Quanto è rischioso il morso di un ragno violino?
Partiamo subito da una premessa fondamentale: il ragno violino non è un problema importante dal punto di vista clinico-tossicologico, perché non rappresenta un vero rischio per la nostra salute. L'unica complicazione possibile è la formazione di necrosi locale, ma anche in questo caso si tratta di un problema cutaneo, che può essere risolto facilmente. Nel nostro centro antiveleni di Pavia arrivano molte richieste di assistenza da parte di persone che sono state morse: non solo siamo sempre riusciti a curarle, ma spesso lo facciamo anche da remoto.
Però in questi giorni sappiamo che un uomo è morto in Sicilia dopo il morso di un ragno violino?
Di solito il morso di questo ragno crea una reazione temporanea, come qualsiasi puntura di insetto, che si risolve da solo nell'arco di due giorni. A volte può accadere che nel morso il ragno inietti il suo veleno: in questo caso, dopo circa 48 ore, nell'area del morso si può formare una sorta di crosta, di solito di colore scuro, non più grande di un bottone. In termini medici si parla di "necrosi", causata dalle tossine contenute nel veleno che vanno a danneggiare le cellule circostante al morso facendole morire (da qui la parola necrosi). Ma non facciamoci spaventare dal nome: si tratta in ogni caso di lesioni locali e non di natura degenerativa. Certo, vanno curate, ma senza allarmismi.
Che cosa fare se si vieni morsi dal ragno violino?
Prima di tutto non è detto che ci si accorge perché in molti casi il morso rimane asintomatico. Se invece ci accorgiamo della presenza di una forma di irritazione della pelle con prurito, arrossamento e calore, quello che consigliamo di fare alle persone che ci contattano è di applicare una comune crema antibiotica per un paio di giorni, per rimuovere l'eventuale inizio di infezione. Ma questo è quello che consigliamo di fare per una qualsiasi forma di puntura di insetto che crea infiammazione o per un pelo incarnito o un foruncolo che si infetta.
E se si verifica la necrosi?
Se invece si osserva la formazione della crosticina, la cosa da fare è chiamare un centro antiveleni, come il nostro di Pavia. Noi riceviamo molte richieste di persone che pensano di essere state morse da un ragno violino. Quando siamo certi che è questa la causa, facciamo applicare sull'area una crema antibiotica per un certo periodo durante il quale monitoriamo il paziente, chiedendogli di inviarci foto della lesione così da osservarne come sta evolvendo.
Normalmente la crosta che si è formata si stacca e la ferita guarisce completamente. Solo in rare eccezioni, quando vediamo che la crosta persiste e rimane lì, può essere necessario intervenire chirurgicamente con un piccolo intervento per rimuoverla. Ma anche in questo caso, piuttosto raro, non ci sono rischi reali. Nella maggior parte dei casi, riusciamo a gestire queste situazioni anche da remoto, senza mandare il paziente in ospedale o al medico.
Non c'è il rischio di complicazioni?
Il rischio che dal morso del ragno violino si sviluppino sintomi sistemici è davvero basso, sotto l'1%, e riguarda per lo più i casi in cui si verifica una sovrainfezione per la presenza di batteri sulla pelle. Ma questo rischio può verificarsi per qualsiasi puntura di insetto, non solo per il ragno violino, può succedere perfino con una puntura di zanzara. In quel caso il medico valuta qual è la migliore terapia antibiotica da somministrare, solitamente per via orale, per trattare l'infezione che si è sviluppata.
Eppure a volte, anche se molto raramente, sentiamo di persone morte dopo essere state morse dal ragno violino. Come mai?
Finora non abbiamo registrato nessun caso di morte causata da ragno violino. Dal 2015 ci sono stati alcuni casi di decessi erroneamente riferiti al morso di ragno violino, ma si trattava di persone che avevano patologie pregresse gravi, ma che sono state "raccontate" come causate dal morso del ragno violino. In realtà, quasi sempre, la causa del decesso non è stata il morso del ragno violino ma il quadro clinico preesistente. Queste notizie però hanno creato forte allarmismo e da allora il nostro centro antiveleni è stato tempestato da chiamate di persone prese dal panico.
Quindi se vediamo un ragno violino non dobbiamo allarmarci?
Il ragno violino è ubiquitario in Italia, ovvero lo si trova ovunque, anche in casa, dietro gli armadi. Ma non è un ragno aggressivo ed è davvero raro che attacchi l'uomo, l'unica circostanza in cui può mordere è quando si sente in pericolo di vita e senza scampo. E soprattutto il suo morso non è letale. Certo, chi ha condizioni patologiche pregresse gravi, come il diabete o altre malattie, deve fare più attenzione, ma questo è vero per qualsiasi problema di salute che si va aggiungere a un quadro clinico già complesso.