Misterioso vortice luminoso nel cielo delle Hawaii sembra un ufo, ma ora sappiamo cos’è
Un misterioso vortice luminoso è stato avvistato domenica 17 aprile nel cielo notturno vicino a Mauna Kea, il vulcano dormiente che si trova sulla più grande isola delle Hawaii.
La “spirale volante” come definita da SpaceWeather.com è stata catturata in un video dal telescopio Subaru, che ha filmato l’oggetto luminoso poche ore dopo che un razzo Falcon 9 di SpaceX è decollato dalla base di Vandenberg, in California, lanciando in orbita con successo un satellite spia per il National Reconnaissance Office (NRO) degli Stati Uniti.
Il video “mostra la caratteristica spirale causata dallo sfiato del carburante post-deorbita dello stadio superiore del Falcon 9, che è stato deorbitato sull’Oceano Pacifico subito dopo la fine della prima rivoluzione” ha spiegato in un tweet il ricercatore olandese Marco Langbroker, consulente nel campo della consapevolezza della situazione spaziale. Langbroek, che segue i lanci di SpaceX, ha creato filmati straordinari che mostrano la distribuzione di satelliti Starlink, utilizzati per servizi a banda larga in aree remote.
Il primo stadio del razzo Falcon 9, che potrà essere riutilizzato, è invece atterrato con successo su una nave drone nell’Oceano Pacifico, come documentato da SpaceX. Lo stadio superiore, al contrario, non è riutilizzabile e, dopo aver inviato il veicolo nell’orbita assegnata, è ricaduto naturalmente nell’atmosfera, disintegrandosi.
Il telescopio Subaru, uno strumento a infrarossi di 8,2 metri situato alle Hawaii e gestito dall’Osservatorio astronomico nazionale del Giappone, ha ripreso quegli istanti con la Subaru-Asahi Sky Camera nell’ambito di un progetto di sensibilizzazione in collaborazione con l’Asahi-Shimbun, un importante giornale giapponese. Il progetto è iniziato nel 2021 per trasmettere in streaming il cielo notturno, si legge in un comunicato stampa sul progetto. La struttura di Subaru opera a 4.139 metri di altitudine ma, a causa della difficoltà di lavorare in condizioni di rarefazione dell’aria, la maggior parte del personale lavora in remoto e solo pochi operatori risiedono sul posto per far funzionare il telescopio. . a dichiarato Subaru in un comunicato stampa sul progetto.