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Misteriose rocce dal cuore verde trovate su Marte: sulla Terra si formano (anche) grazie ai microbi

Nella regione della Neretva Vallis, sul pendio del cratere Jezero, il rover Perseverance della NASA ha scoperto strane rocce rosse che, una volta abrase, nascono un cuore verde. Sulla Terra rocce simili si formano grazie al contributo di microorganismi.
A cura di Andrea Centini
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Le misteriose rocce rosse dal cuore verde. Credit: NASA/JPL-Caltech
Le misteriose rocce rosse dal cuore verde. Credit: NASA/JPL-Caltech

Durante il suo peregrinare verso il bordo del cratere Jezero su Marte, dove è arrivato a febbraio del 2021, il rover Perseverance ha fatto un'altra scoperta estremamente interessante e suggestiva. Nell'area soprannominata “Serpentine Rapids”, sita nella regione della Neretva Vallis, il robot a propulsione nucleare della NASA si è imbattuto in misteriose rocce rosse con un cuore molto particolare. Dopo averle abrase con la punta di uno dei suoi strumenti, infatti, al loro interno sono emerse macchie di colore verde scuro e chiaro, oltre ad altre bianche e nere. Purtroppo, a causa della posizione delle stesse, il rover non è riuscito a puntarle con il braccio robotico dotato degli strumenti SHERLOC e PIXL, che sono in grado di determinare la composizione chimica del materiale analizzato. Non sappiamo pertanto di cosa si tratti con certezza, ma gli scienziati della NASA hanno spiegato in un recente articolo che un fenomeno simile si verifica anche sulla Terra.

Nei cosiddetti “letti rossi”, ovvero antichi strati di rocce sedimentarie rossastre come l'arenaria, la colorazione è dovuta all'abbondante presenza di ossido di ferro (Fe 3+). Sono caratteristici delle zone aride e desertiche dove questi composti si accumulano (la polvere del Sahara è rossiccia e magnetica anche per la presenza di questo composto). All'interno dei letti rossi è possibile trovare macchie di colore verde, esattamente come quelle osservate nelle rocce trovate su Marte, nell'affioramento che gli scienziati hanno chiamato “Wallace Butte”. La NASA spiega che queste macchie sulla Terra si formano “quando l'acqua liquida filtra attraverso il sedimento prima che si indurisca in roccia, innescando una reazione chimica che trasforma il ferro ossidato nella sua forma ridotta (Fe 2+), con conseguente tonalità verdastra”. È ampiamente noto che il Pianeta Rosso, miliardi di anni fa, aveva laghi e fiumi sulla sua superficie esattamente come la Terra; non si sa come li abbia perduti assieme a buona parte della sua atmosfera, ma è chiaro che un tempo il processo dei letti rossi poteva verificarsi anche su Marte.

Il dettaglio più interessante di questo fenomeno risiede nel fatto che, come spiegato dall'agenzia aerospaziale statunitense, nella reazione di riduzione del ferro che determina il colore verde sono spesso coinvolti dei microorganismi. Non si può escludere che un tempo ci fosse vita microbica anche su Marte, tuttavia la formazione di macchie verdi nei letti rossi può avere anche spiegazioni non biologiche: “Le interazioni tra zolfo e ferro possono anche creare condizioni di riduzione del ferro senza il coinvolgimento della vita microbica”, spiega la NASA. La peculiare roccia dal cuore verde è stata scoperta il 19 agosto di quest'anno, nel sol (giorno marziano) 1.243 dall'inizio della missione Mars 2020. Ricordiamo che un sol dura circa 40 minuti in più rispetto al giorno terrestre (la foto è stata scattata attorno alle 19:45 ora locale).

Queste strane rocce non sono assolutamente le prime con caratteristiche peculiari trovate dal rover Perseverance durante la sua scalata sul bordo del cratere Jezero. Alla fine di settembre la NASA aveva annunciato la scoperta di una roccia zebrata, con macchie bianche e nere, mentre a fine giugno ne aveva trovata un'altra bianca scintillante, che spiccava rispetto a tutte le rocce nere che la circondavano. Secondo gli scienziati queste strane rocce potrebbero essere state portate qui da posti lontani grazie all'acqua che scorreva copiosa, oppure potrebbero essere state sollevate dagli strati profondi di Marte dopo l'impatto di un asteroide.

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