Meta-lupi estinti creati in laboratorio, ma i primi cuccioli non sarebbero veri enocioni

La Colossal Biosciences, l’azienda americana di biotecnologie e ingegneria genetica, ha annunciato di aver riportato in vita un canide lupino estinto, l’enocione (Aenocyno dirus), una specie nota soprattutto per aver ispirato il meta-lupo (dire wolf) dei romanzi fantasy di George R. R. Martin e della famosa serie televisiva derivata, Il Trono di Spade.
I primi cuccioli creati in laboratorio, due maschi chiamati Romolo e Remo, nati a ottobre, e una femmina chiamata Khaleesi, nata a gennaio, sono stati rivendicati come un nuovo risultato del programma di de-estinzione portato avanti dalla Colossal Biosciences, nel tentativo di far rivivere antiche specie estinte, tra cui ci sono anche il mammut lanoso, il dodo e il tilacino.
Già lo scorso marzo, l’azienda aveva fatto discutere la comunità scientifica con la notizia della creazione dei primi “topi lanosi”, dei roditori dal pelo di colore, consistenza e spessore simile a quello dei mammut lanosi, ma l’annuncio della nascita dei meta-lupi, presentati come “i primi animali de-estinti al mondo” ha sollevato diverse perplessità, perché gli animali non sarebbero dei veri enocioni, ma dei lupi grigi geneticamente modificati.
Meta-lupi creati in laboratorio, cosa sappiamo
I meta-lupi (dire wolf) creati in laboratorio, o meglio, gli enocioni (Aenocyon dirus) che la Colossal Biosciences sostiene di aver riportato in vita, sono stati mostrati in un video pubblicato su X.com.
“Il 1° ottobre 2024, per la prima volta nella storia dell'umanità, Colossal ha ripristinato con successo una specie un tempo estinta attraverso la scienza della de-estinzione – ha affermato l’azienda – . Dopo un’assenza di oltre 10.000 anni, il nostro team è orgoglioso di riportare il dire wolf al suo legittimo posto nell’ecosistema”.
I cuccioli che ululano nella clip non sarebbero però dei veri enocioni, ma dei lupi grigi geneticamente modificati, chiamati Romolo e Remo (dai nomi dei due gemelli della tradizione mitologica romana, allevati da una lupa secondo la leggenda, di cui Romolo fu il fondatore di Roma). Un terzo cucciolo, una femmina chiamata Khaleesi come il personaggio del Trono di Spade, è nato il 31 gennaio di quest’anno.
Nel post su X.com, la Colossal Biosciences ha spiegato in che modo i cuccioli siano stati “riportati in vita dall’estinzione”, utilizzando modifiche genetiche ricavate da “un genoma completo di dire wolf, meticolosamente ricostruito a partire da un antico DNA trovato in fossili risalenti a 11.500 e 72.000 anni fa”.
I dettagli della procedura di editing genetico che, al momento, non sono stati pubblicati su nessuna rivista a revisione paritaria, sono tuttavia molto limitati: dalle informazioni fornite dalla Colossal Biosciences emerge tuttavia che i ricercatori avrebbero utilizzato il DNA dei lupi grigi per la creazione di linee cellulari, considerando i lupi grigi come i parenti viventi più prossimi degli enocioni estinti, e impiegato strumenti di editing genetico (tecnologia CRISP) per inserire 20 modifiche genetiche su 14 diversi geni del lupo grigio.
Queste alterazioni, di cui solo 15 sarebbero direttamente basate sul genoma dell’enocione, avrebbero quindi permesso di ottenere cambiamenti specifici, come un mantello di colore più chiaro, pelo più lungo, nonché dimensioni maggiori, come testa più larga, denti e mascelle più grandi e zampe più muscolose, oltre alle vocalizzazioni caratteristiche, in particolare ululati e lamenti.
La diversità genetica tra i veri enocioni estinti e i lupi grigi geneticamente modificati della Colossal Biosciences è tuttavia un importate limite di questa ricerca, ma secondo la dottoressa Beth Shapiro, responsabile scientifico della Colossal Biosciences, tutto si ridurrebbe a come si definisce la specie.
“I concetti di specie sono sistemi di classificazione umana, e tutti possono non essere d’accordo e tutti possono avere ragione – ha affermato la biologa americana – . Si può usare il concetto di specie filogenetica (relazioni evolutive, ndr) per determinare come si chiamerà una specie, che è ciò che si sta sottintendendo… Ma noi stiamo usando il concetto di specie morfologica e dicendo che, se (i cuccioli) assomigliano a un certo animale, allora sono quell’animale”.