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Mamma megattera con due piccoli, forse uno è “adottato”: le rarissime immagini dall’Australia

Durante un volo turistico lungo la costa occidentale dell’Australia è stata fotografata una megattera in compagnia di due piccoli. Secondo gli esperti uno dei due sarebbe stato preso da un’altra femmina. Ecco il motivo.
A cura di Andrea Centini
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Credit: Ningaloo Aviation / Facebook
Credit: Ningaloo Aviation / Facebook

Al largo della costa occidentale dell'Australia è stato fatto un raro e spettacolare avvistamento, una femmina di megattera (Megaptera novaeangliae) accompagnata da due piccoli che nuotano al suo fianco. Solo in pochissime altre occasioni erano stati fatti incontri di questo genere. In letteratura scientifica, infatti, non sono noti parti gemellari per questi meravigliosi cetacei misticeti, pertanto si ritiene molto probabile che il piccolo possa essere stato “adottato” dalla neomamma. Le ragioni possono essere diverse, come la morte della madre biologica o addirittura il rapimento del piccolo in qualche modo. Non si può nemmeno escludere che il vitello possa essersi perso e sia stato accolto dall'altra femmina. Ciò che è certo è che si tratta di immagini estremamente rare.

A catturarle l'equipaggio a bordo di un volo di Ningaloo Aviation, azienda che organizza brevi voli turistici (di circa 60 minuti) con piccoli aerei ad elica su oceano e terraferma. Tra i pacchetti più apprezzati vi è proprio quello che prevede il sorvolo della barriera corallina Ningaloo Reef innanzi alla costa dell'Australia Occidentale, durante il quale è possibile ammirare dall'alto – e con un punto di vista mozzafiato – diversi meravigliosi animali, alcuni davvero enormi. Fra essi squali balena, mante giganti, tartarughe marine, dugonghi, delfini e megattere. Durante una recente escursione il pilota si è accorto del curioso quando incredibile terzetto, che è stato immortalato in fotografie assolutamente magnifiche. Potete vederle qui di seguito, in un post su Facebook.

Come indicato, non sono mai stati descritti parti gemellari in questi animali, anche perché l'allattamento di un solo piccolo è estremamente dispendioso dal punto di vista energetico per la madre – in particolar modo durante il periodo della migrazione – e sostenerne due è un'impresa titanica, se non impossibile. Alla luce di queste considerazioni non è infatti per nulla sicuro che mamma megattera riesca ad allevare con successo entrambi i “figli”. Il rischio che possa perderne uno o entrambi e di non avere abbastanza forze (e latte) è altissimo.

A sottolineare che le megattere non sono anatomicamente predisposte per il parto gemellare è stata la ricercatrice Laura Torre dell'Università Griffith, specializzata proprio in piccoli appena nati. La scienziata ha lasciato un commento sotto al post di Ningaloo Aviation: “I gemelli non sono noti nelle megattere. Chittleborough ha fatto studi approfonditi sulle balene nelle stazioni costiere. Anche Dawbin. Le ha esaminate tutte e ha dissezionato gli uteri e ha studiato il corpus luteum e le ovaie di tutte le femmine (campione di 3500). Non c'è abbastanza spazio all'interno e nemmeno abbastanza produzione di latte. Questa mamma ha preso il vitello di un'altra mamma. Buona fortuna a tutti loro. PS studio vitelli appena nati”, ha chiosato la scienziata.

In un post successivo la dottoressa Torre ha spiegato che le gravidanze multiple nella forma fetale non sono rare nelle balene, megattere comprese, “le nascite vive, però, sono un'altra storia”. E ha allegato uno studio sul tema dedicato alle balenottere comuni dell'emisfero australe, condotto dal dottor Seiji Kimura. La speranza è che le tre balene avvistate in Australia possano farcela, ma il loro futuro è a dir poco nebuloso.

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