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Magnifico cucciolo di tigre dai denti a sciabola conservato nel ghiaccio della Siberia per 37.000 anni

Nello strato di permafrost della Siberia settentrionale i ricercatori hanno trovato il corpo mummificato di un cucciolo di tigre dai denti a sciabola, un micidiale predatore preistorico vissuto nel Pleistocene. L’esemplare, in uno stato di conservazione eccezionale, è morto tra i 35.000 e i 37.000 anni fa quando aveva solo tre settimane di vita.
A cura di Andrea Centini
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Credit: Scientific Reports
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Nel cuore del ghiaccio perenne (permafrost) della Jakuzia, una regione amministrativa della Siberia nell'estremo oriente della Russia, gli scienziati hanno fatto una scoperta straordinaria: hanno infatti rinvenuto il corpo mummificato di un cucciolo di tigre dai denti a sciabola (specie Homotherium latidens) in uno stato di conservazione eccezionale. Anche se non è completo, mancando praticamente tutta la parte posteriore del corpo, le parti presenti sono di una qualità straordinaria. La testa, le zampe anteriori e il torso sono praticamente perfetti, così come la spessa e calda pelliccia di un bel colore marrone.

La qualità della tigre dai denti a sciabola mummificata, morta tra i 35.000 e i 37.000 anni fa, è paragonabile a quella del bellissimo puledro di cavallo Lenskaya o Cavallo Lena (Equus lenensis) rinvenuto nel 2018 nello strato di permafrost del cratere di Batagaika, la cosiddetta “Porta dell'Inferno” in Siberia. Per quanto concerne i dinosauri, forse solo il fossile di un esemplare di nodosauro (Borealopelta markmitchelli) rinvenuto in una miniera canadese dell'Alberta può essere paragonato al "tigrotto" per bellezza e conservazione dei dettagli anatomici. Non a caso l'anchilosauride è stato soprannominato la “Monna Lisa dei dinosauri”. Ricordiamo che la tigre dai denti a sciabola propriamente detta è lo smilodonte (genere Smilodon), del quale Homotherium latidens è solo un lontano parente.

Credit: Scientific Reports
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Il cucciolo mummificato è stato scoperto nel 2020 in uno strato di permafrost nei pressi del fiume Badyarikha, nella Jacuzia nordoccidentale. Solo adesso è stato presentato uno studio dettagliato sui resti di questo esemplare, per sua sfortuna morto in tenerissima età. Gli scienziati hanno infatti determinato che aveva solo tre settimane quando perse la vita, per cause che evidentemente non conosceremo mai. In genere i resti dei mammiferi morti vengono eliminati dagli spazzini o dagli agenti atmosferici, ma in alcune parti del mondo, grazie alle condizioni ambientali favorevoli, possono essere ben conservate fino ai giorni nostri, come dimostra il cucciolo descritto in questo studio risalente al Pleistocene superiore.

Credit: Scientific Reports
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Essendo così piccolo non aveva ancora sviluppato gli iconici e lunghissimi denti a sciabola di questi felini preistorici, micidiali predatori che hanno seminato il terrore tra le prede fino a 10.000 anni fa. Si ritiene che il cambiamento climatico e la competizione con l'essere umano possano essere state le principali cause dell'estinzione degli iconici predatori (Diego nella serie "L'Era Glaciale" è una tigre dai denti a sciabola). Grazie all'esemplare scoperto in Russia oggi i ricercatori hanno una comprensione molto migliore sul loro aspetto. Come spiegato nell'abstract dello studio, infatti, questo felino presentava “differenze significative rispetto a un cucciolo di leone moderno di età simile”, una specie che occupa praticamente la medesima nicchia ecologica nei nostri tempi.

Tra le caratteristiche peculiari citate dagli scienziati dell'Istituto paleontologico Borissiak dell'Accademia russa delle scienze e dell'Accademia delle Scienze della Repubblica di Sakha (Yakutia) figurano “la forma particolare del muso, la grande apertura della bocca, orecchie piccole, la regione del collo molto massiccia, gli arti anteriori allungati e il colore scuro del mantello”. “Per la prima volta nella storia della paleontologia, è stato studiato l'aspetto di un mammifero estinto che non ha analoghi nella fauna moderna”, hanno spiegato il professor Lopatin e colleghi, evidenziando che il ritrovamento di questa mummia indica un'areale più ampio e settentrionale di quanto rilevato in precedenza. I dettagli della ricerca “Mummy of a juvenile sabre-toothed cat Homotherium latidens from the Upper Pleistocene of Siberia” sono stati pubblicati su Scientific Reports.

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