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Magnifiche impronte di dinosauro scoperte sul lungomare: forse lasciate da un mantellisauro

Durante i lavori per rafforzare la costa dell’Isola di Wight (Regno Unito) contro le inondazioni sono state scoperte splendide impronte di un dinosauro. Probabilmente sono state lasciate da un mantellisauro 125 milioni di anni fa. Sono state trovate davanti al bar di un resort, non distanti da un parcheggio e da una fermata dell’autobus.
A cura di Andrea Centini
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Le impronte di dinosauro sull'Isola di Wight. Credit: JBA Consulting/Agenzia per l'ambiente
Le impronte di dinosauro sull'Isola di Wight. Credit: JBA Consulting/Agenzia per l'ambiente

Lungo la costa dell'Isola di Wight, nel Regno Unito, sono state scoperte magnifiche impronte di dinosauro risalenti a circa 125 milioni di anni anni fa, durante la prima parte del Cretaceo. A individuare le impronte un gruppo di ingegneri dell'Agenzia per l'Ambiente e di JBA Consulting, al lavoro sul lungomare di Yaverland per proteggere la costa dalle inondazioni. Si tratta di una scoperta meravigliosa, ma non del tutto inattesa per l'Isola di Wight; non a caso è conosciuta come “isola dei dinosauri” ed è il sito più prezioso del Regno Unito per le scoperte paleontologiche, oltre che il più ricco deposito di fossili di “lucertoloni preistorici” di tutta l'Europa. Sono infatti di decine le specie di grandi rettili identificate su quest'isola, assieme a moltissime impronte e resti di altri animali preistorici.

Secondo gli esperti, le orme trovate sul lungomare di Yaverland appartengono a un mantellisauro (Mantellisaurus atherfieldensis), un dinosauro erbivoro lungo circa 7 metri che nel Cretaceo inferiore era piuttosto comune nel territorio oggi rappresentato dall'Isola di Wight e dall'Inghilterra. Proprio nel famoso Museo dei Dinosauri dell'isola è ospitato uno scheletro praticamente completo di questo animale, il migliore in assoluto di tutto il Regno Unito. Simile all'iguanodonte, pesava circa 700 chilogrammi e aveva caratteristiche zampe con tre dita. Proprio da questo dettaglio i ricercatori ritengono che le impronte individuate sul lungomare appartengano proprio a un mantellisauro.

Lo scheletro di un mantellisauro. Credit: Museo di Storia Naturale
Lo scheletro di un mantellisauro. Credit: Museo di Storia Naturale

“L'Isola di Wight è il luogo più ricco di dinosauri d'Europa, ma questa è comunque una scoperta meravigliosa. Ne abbiamo individuati 35 tipi diversi e un tempo l'area era ricca di piante, coccodrilli, pterosauri, anfibi, pesci e invertebrati come insetti e cozze d'acqua dolce”, ha dichiarato in un comunicato stampa il dottor Martin Munt, curatore del Museo dei Dinosauri sito a Sandown. “Non possiamo essere del tutto sicuri dell'identità di un'impronta, ma i piedi con tre dita rendono probabile che un mantellisauro fosse qui, non solo in altre parti della costa meridionale dove erano più comuni, o questo è quello che pensavamo fino ad ora”, ha chiosato l'esperto. Curiosamente le impronte del grande rettile sono state trovate in un luogo molto frequentato dal pubblico, essendo davanti al bar di un resort a poca distanza da un parcheggio e da una fermata dell'autobus. Nessuno si è mai accorto di nulla fino ad oggi.

A causa del cambiamento climatico il rischio di inondazioni sulle coste è sempre maggiore – sono legate anche allo scioglimento dei ghiacci innescato dal riscaldamento globale – e sull'Isola di Wight ci sono circa 600 abitazioni tra Shanklin e Yaverland esposte. Proprio per questo il Consiglio dell'isola e l’Agenzia per l’Ambiente hanno iniziato a metter giù un piano per rafforzare le difese costiere. Poiché è nota l'abbondanza di resti fossili di dinosauri, in modo non dissimile da quanto avviene in Italia con gli archeologi coinvolti negli scavi pubblici sull'isola di Wight i paleontologi accompagnano le squadre di operai e ingegneri. Fortunatamente le impronte del mantellisauro sono emerse senza essere state danneggiate, come talvolta capita durante gli scavi per le opere pubbliche.

Recentemente nella Formazione Wessex dell'isola, un deposito di argilla e sabbia formatosi nel Cretaceo inferiore tra i 140 e i 125 milioni di anni fa, i ricercatori hanno scoperto una nuova specie di anchilosauro (un dinosauro corazzato) chiamato Vectipelta barretti, in onore del professor Paul Barrett del Museo di Storia Naturale. Nel 2022 lungo la costa sudoccidentale dell'isola erano invece emersi i resti del più grande predatore terrestre vissuto in quella che è l'attuale Europa, un gigantesco dinosauro spinosauride lungo 10 metri. È stato soprannominato "Spinosauride della roccia bianca" per via dell'arenaria in cui sono stati trovati i suoi fossili.

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