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Luna piena oggi 31 agosto 2023, a che ora vedere la Superluna Blu e perché si chiama così

Alle ore 3:35 di giovedì 31 agosto 2023, la Luna raggiunge il plenilunio per la seconda volta in questo mese: è una Superluna, la più grande e luminosa dell’anno, e l’unica Luna Blu del 2023.
A cura di Valeria Aiello
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La Luna Piena che illumina il cielo notturno
La Luna Piena che illumina il cielo notturno

Nella notte di oggi, giovedì 31 agosto 2023, alle ore 3:35 in Italia, la Luna ha raggiunto la sua massima fase (plenilunio) per la seconda volta in un solo mese, un evento molto raro, più conosciuto con il nome di “Luna piena Blu”. La Luna Blu del 31 agosto è anche una Superluna, chiamata così per la coincidenza del plenilunio con il massimo avvicinamento del satellite alla Terra: in quest’occasione la Luna piena sarà particolarmente vicina (appena 357.344 chilometri a fronte di una distanza media di 384.400 chilometri) e apparirà come la più grande e luminosa di tutto l’anno. Il nome Luna Blu (dall’inglese Blue Moon) deriva invece dal fatto che è la seconda Luna piena che capita in uno stesso mese nel corso di anno in cui si verificano 13 Lune piene anziché 12, come di solito avviene. Ulteriore particolarità di questo evento è il “bacio” con Saturno, la congiunzione della Luna con il pianeta degli Anelli che, teoricamente, è visibile a occhio nudo ma, meteo permettendo, ben apprezzabile con un buon binocolo o un piccolo telescopio.

A che ora vedere la Luna piena giovedì 31 agosto 2023

La Superluna Blu raggiunge il plenilunio (la fase durante la quale l’emisfero lunare illuminato dal Sole è interamente visibile dalla Terra) all’1:35 UTC del 31 agosto 2023 (le 3:35 di notte in Italia) ma comunque apprezzabile nella sua quasi totalità già intorno alle ore 20:00 del 30 agosto (la Luna sorge alle 19:53 del 30 agosto, orario di Roma). La Superluna Blu apparirà nel cielo piena e luminosa, dopo aver raggiunto il perigeo poche ore prima (17:51 del 30 agosto), mostrandosi con una differenza di grandezza del 14% e fino al 30% più luminosa rispetto alla Luna piena all’apogeo.

Perché la Luna piena del 31 agosto 2023 si chiama così

Il cielo di agosto 2023 ci ha riservato due Lune piene, entrambe particolarmente vicine al nostro pianeta (a questo devono l’appellativo di Superlune): la prima Superluna era quella del 1° agosto (Luna dello Storione), mentre la seconda, che si verifica nella notte del 31 agosto, prende il nome di Luna Blu. Ma cos’è davvero una Luna blu?

La Luna Blu, come la Luna piena delle Fragole e la Luna Rosa, non deve il nome al suo colore ma alla sequenza temporale con cui si verifica la Luna piena. Per Luna Blu si intende infatti la seconda Luna piena di uno stesso mese, dunque la circostanza per cui in uno singolo mese di calendario si verificano due Lune piene anziché una sola, con l’eccezione di febbraio – che può non avere alcun plenilunio dopo gennaio (il ciclo lunare è di 29,5 giorni), per cui la Luna piena può verificarsi due volte sia in gennaio sia nel successivo mese di marzo, con la seconda che prende il nome di Luna Blu.

In altre parole, se la Luna piena si verifica l’1 o il 2 del mese, il plenilunio può essere seguito da una seconda Luna piena nei giorni 30 o 31 dello stesso mese: la Luna blu si verifica in media ogni 2,7 anni  (minimo ogni 2 anni e 6 mesi e massimo ogni 2 anni e 11 mesi, con l’eccezione del mancato plenilunio di febbraio) perché questo intervallo di tempo determina la situazione per cui in un singolo anno ci siano 13 Lune piene anziché 12.

Il termine Luna Blu (dall’inglese Blue Moon) risale almeno al 1.500 ma una prima definizione dell’evento venne data nell’edizione del 1937 del Maine Farmer's Almanac, l’almanacco storicamente utilizzato in agricoltura per prendere decisioni su semine e raccolti. Tuttavia, questa prima definizione era basata su uno schema stagionale, per il quale la Luna Blu era la terza Luna piena in una stagione in cui ce ne sono quattro. Qualcosa che non funzionerebbe nel 2023, in quanto quest’anno abbiamo 13 Lune piene ma così ben distribuite che ogni stagione ne ha tre.

Successivamente, la seconda e più popolare definizione di Luna Blu come seconda Luna piena di un singolo mese è stata data in un articolo (“Once in a Blue Moon”) pubblicato sulla rivista americana Sky & Telescope da James Hugh Pruett, un astronomo dilettante che reinterpretò la definizione dell’almanacco, dicendo che la seconda Luna piena in un mese si chiamava Blue Moon.

Perché la Luna Blu di stanotte è una Superluna

In generale, la Luna piena è una Superluna quando il plenilunio avviene in coincidenza con il suo massimo avvicinamento alla Terra (perigeo). Ciò si verifica perché l’orbita lunare è ellittica; pertanto, mentre la Luna ruota attorno alla Terra, il nostro satellite transita sia nel punto più vicino al pianeta e sia in quello più distante, chiamato apogeo (la Luna piena alla massima distanza lunare è detta Microluna).

Il termine Superluna, in particolare, si deve all’astrologo Richard Nolle che, nel 1979, in un articolo per la rivista Horoscope, la definì “una Luna nuova o piena che si verifica con la Luna pari o vicina (entro il 90%) al suo massimo avvicinamento alla Terra in una certa orbita”. Questa situazione fa apparire la Luna circa il 14% più grande rispetto a quando è più lontana dalla Terra e fino al 30% più luminosa.

La particolarità della Superluna del 31 agosto 2023 è che la Luna si trova a soli 357.344 chilometri dalla Terra a fronte di una distanza media che è di 384.400 chilometri e una minima (perigeo) di 356.410 chilometri. Qualcosa che, come evento in sé, non comunque è raro (ci sono tre o quattro Superlune durante un anno) ma che in quest’occasione è decisamente eccezionale, in quanto la Superluna del 31 agosto è anche la seconda Luna piena del mese (Luna blu), una concomitanza di eventi che avviene molto meno frequentemente: Luna Blu e Superluna si verificano contemporaneamente ogni 10-20 anni.

Secondo la NASA, per assistere alla prossima Superluna Blu, quindi la combinazione di Luna piena, Superluna e Luna Blu, bisognerà attendere fino al 2037, quando due Superlune Blu si verificheranno addirittura in rapida successione, a fine gennaio e fine marzo.

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