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Luna, 55 anni fa lo sbarco degli astronauti dell’Apollo 11 e il “grande passo per l’umanità”

Era il 20 luglio 1969 quando la missione spaziale del programma Apollo della NASA portò i primi umani sulla Luna: l’astronauta Neil Armstrong fu il primo a mettere piede sul suolo lunare, seguito poco dopo da Buzz Aldrin.
A cura di Valeria Aiello
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L'astronauta Buzz Aldrin fotografato da Neil Armostrong mentre saluta la bandiera statunitense dopo lo storico sbarco sulla Luna / Credit: NASA
L'astronauta Buzz Aldrin fotografato da Neil Armostrong mentre saluta la bandiera statunitense dopo lo storico sbarco sulla Luna / Credit: NASA

Era il 20 luglio 1969, una domenica: data storica per l’esplorazione spaziale che, sulla Terra, tenne incollati davanti alla tv più di mezzo miliardo di persone. In quegli stessi istanti, sulla Luna, gli astronauti dell’Apollo 11 raggiungevano uno dei traguardi ancora oggi più significativi, mettendo per la prima volta piede sul suolo lunare. A compiere quel “primo grande passo per l’umanità” fu Neil Armstrong, il primo a scendere dal modulo di allunaggio Eagle, seguito poco dopo da Buzz Aldrin, mentre il terzo membro dell’equipaggio, Michael Collins, pilota del modulo di comando, rimase nell’orbita lunare.

Lamagnifica desolazione della superficie del nostro satellite, picchettata con una bandiera americana, la cui quiete venne interrotta dal collegamento telefonico dell’allora presidente Richard Nixon con gli astronauti (“la più storica chiamata mai fatta dalla Casa Bianca” come la definì egli stesso), conserva tutto il fascino della missione che ha portato per la prima volta l’uomo a camminare su un corpo celeste diverso dalla Terra, ancora oggi l’unico su cui siamo mai riusciti a mettere piede.

Il ricordo della NASA e le future missioni

Nel giorno dei 55 anni dallo sbarco degli astronauti della missione Apollo 11, la NASA ha sottolineato l’importanza dell’impresa arrivata poco più di otto anni dopo il primo volo nello spazio del cosmonauta russo Yuri Gagarin, seguito a stretto giro da quello dell’astronauta statunitense Alan Shepard.

Erano gli anni della Guerra fredda e, ricorda l’Agenzia spaziale americana, fu il presidente John F. Kennedy nel maggio del 1961 a definire l’obiettivo nazionale di far atterrare il primo uomo sulla Luna prima della fine del decennio. “L’iconica impronta dell’astronauta Buzz Aldrin sulla superficie della Luna ora ci spinge a guardare al prossimo grande passo: inviare i prossimi astronauti sulla Luna con le nostre missioni” ha aggiunto la NASA che sta preparando il ritorno degli umani sulla superficie lunare nel nuovo programma di esplorazione Artemis.

Secondo i piani di lancio, la prima missione con equipaggio (Artemis 2) dovrebbe avvenire verso la fine del 2025, mentre l’allunaggio vero e proprio è attualmente pianificato entro la fine del 2026, nell’ambito della missione Artemis 3.

La NASA farà la storia inviando astronauti a esplorare una regione vicino al Polo Sud della Luna” dove ci si attende di poter utilizzare il ghiaccio d’acqua presente nel fondo dei crateri per poter stabilire, nel lungo termine, una base permanente che faciliti le missioni umane su Marte. I possibili siti di allunaggio sono già stati identificati (complessivamente 13) e, nel complesso, comprendono aree con diverse caratteristiche geologiche, fornendo nel loro insieme più opzioni per tutte le potenziali finestre di lancio.

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