Luglio 2023 è stato il mese più caldo degli ultimi 10.000 anni
Luglio 2023 non solo è stato il mese più caldo di sempre da quando viene tenuta traccia delle temperature globali sulla Terra, ma “chiaramente il mese più caldo sulla Terra degli ultimi 10.000 anni”, come sottolineato dal professor Stefan Rahmstorf, climatologo presso il Potsdam Institute for Climate Research (Germania). Il dato inquietante conferma i rilievi preliminari presentati nei giorni scorsi in una conferenza stampa dell'Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU) tenutasi a New York, durante la quale il direttore generale Antonio Guterres aveva provocatoriamente dichiarato “la fine dell'era del riscaldamento globale e l'inizio di quella dell'ebollizione globale”.
A confermare che luglio 2023 è stato il mese più caldo di sempre sono stati i ricercatori del Climate Change Service di Copernicus (C3S), la missione cogestita dall'Agenzia Spaziale Europea (ESA) e dalla Commissione Europea. In base ai rilievi, luglio è stato di 0,72° C più caldo rispetto alla media di riferimento per il mese in questione (1991 – 2020) e di 0,33° C più caldo rispetto al precedente primato di mese più caldo della storia, "conquistato" da luglio 2019. In Europa luglio 2023 è stato 0,38° C più caldo della media 1991 – 2020. I ricercatori di Copernicus hanno inoltre stimato che sia stato di ben 1,5° C più rovente rispetto alla media storica tra il 1850 e il 1900, fase cruciale della rivoluzione industriale che ha innescato la crisi climatica in atto a causa delle enormi quantità di CO2 (anidride carbonica) e altri gas climalteranti immesse in atmosfera dalle attività umane.
In realtà non c'è nulla di cui stupirsi per questo record, tenendo presenti le ondate di calore estremo vissute in larga parte del pianeta (nell'emisfero settentrionale) il mese scorso e i record consecutivi di “giorno più caldo della Terra” registrati tra il 3 e il 6 luglio dagli scienziati del progetto Climate Reanalyzer del Maine Climate Office – Climate Change Institute dell'Università del Maine. Il 6 luglio è stato raggiunto il nuovo primato di ben 17,23° C di temperatura dell'aria superficiale di tutto il pianeta. Mai prima del 3 luglio 2023 era stato misurato un valore superiore ai 17° C. Ma come confermato dal professor Rahmstorf, luglio 2023 è stato l'anno più caldo degli ultimi 10.000 anni, un dato sconcertante che deve farci riflettere sulle drammatiche conseguenze del riscaldamento globale causato dalle nostre azioni.
Tra i picchi registrati in Europa durante le ondate di calore estremo di luglio 2023 si ricordano i 48° C raggiunti in Sardegna, i 47° C a Palermo (Sicilia) e i 46° C in Grecia, dove sono scoppiati anche catastrofici incendi. In Spagna, nell'Extremadura, l'11 luglio i satelliti Sentinel di Copernicus hanno rilevato ben 60° C di temperatura a livello del suolo. Roventi anche l'Africa settentrionale, con temperature di 49° C segnalate in Algeria e Tunisia dall'Organizzazione meteorologica mondiale (OMM), e gli Stati Uniti, dove la città di Phoenix ha vissuto un intero mese con temperature superiori ai 43° C (tranne che nell'ultimo giorno). In Cina è stata registrata la temperatura più alta mai misurata (52,2° C) mentre sono stati toccati altri record storici nei pressi del circolo polare artico, con temperature di ben 37° C. Tra la fine di luglio e l'inizio di agosto sono state rilevate temperature infernali anche in Cile e in Argentina, tali da riscrivere “i libri della storia climatica”, considerando i quasi 40° C in pieno inverno (nell'emisfero australe / meridionale è in corso la stagione opposta alla nostra). Non c'è da stupirsi che innanzi a questi dati anche le temperature di mari e oceani stanno toccando nuovi record inquietanti e i ghiacciai continuino a sciogliersi a un ritmo drammatico.