L’orbita della Terra è stata misteriosamente alterata da un incontro cosmico casuale
L’orbita della Terra attorno al Sole, per come la conosciamo, è un’elisse poco eccentrica, della quale la nostra stella madre occupa uno dei due fuochi. Ma per quanto possa sembrarci stabile, quest’orbita può essere modificata (e anche abbastanza facilmente) dalle interazioni gravitazionali con gli altri corpi del Sistema Solare. Si tratta di variazioni complesse, note come cicli di Milankovitch, che avvengono nel corso di decine di migliaia di anni e incidono sul clima del nostro pianeta.
Mettere insieme tutti i cambiamenti che la Terra ha sperimentato nel corso dei suoi 4,5 miliardi di anni è complicato, ma un team di ricerca ha voluto concentrare la sua attenzione su un’anomalia climatica avvenuta 56 milioni di anni fa, quando la temperatura Terra aumentò di 8 °C. Per questo evento, noto come massimo termico del Paleocene-Eocene, era già stato proposto che fosse collegato a un’elevata eccentricità orbitale della Terra, ma secondo gli studiosi sarebbe legato agli effetti di un incontro cosmico casuale.
In altre parole, ad alterare l’orbita della Terra sarebbero state le perturbazioni introdotte da un passaggio stellare noto, avvenuto 2,8 milioni di anni fa, che fu abbastanza potente da avere conseguenze sull’orbita terrestre di oltre 50 milioni di anni fa.
L’orbita della Terra alterata dall’incontro con la stella HD 7977
Come indicato, uno dei motivi per cui l’orbita della Terra può variante nel tempo è perché riceve perturbazioni regolari dagli altri corpi del Sistema solare, inclusi i pianeti giganti (Giove, Saturno, Urano e Nettuno) che, a loro volta, risentono del passaggio di stelle vicino al nostro Sistema solare. Ciò significa che quando una stella passa vicino al nostro Sistema solare – un evento raro ma non impossibile – le orbite dei pianeti giganti vengono modificate, alterando di conseguenza la traiettoria orbitale della Terra. Pertanto, i pianeti giganti fungono da collegamento tra la Terra e le stelle di passaggio.
Queste stelle sono quelle che, come il Sole, orbitano attorno al centro della Via Lattea e che, inevitabilmente, possono transitare l’una vicino all’altra, a volte entro decine di migliaia di unità astronomiche (AU), dove 1 AU è la distanza tra la Terra e il Sole. Questi eventi sono chiamati incontri stellari. Per avere un’idea della frequenza di questi passaggi, basti pensare che una stella passa in media entro 50.000 AU dal Sole ogni milione di anni e entro 10.000 AU dal Sole in media ogni 20 milioni di anni.
Secondo una nuova ricerca, uno di questi passaggi stellari, avvenuto milioni di anni fa, sarebbe abbastanza potente da alterare l’orbita della Terra, con devastanti effetti sul clima del nostro pianeta. La stella in questione è HD 7977, una stella simile al Sole, che circa 2,8 milioni di anni fa passò davanti al Sistema solare, potenzialmente così vicino da transitare all’interno della Nube di Oort. Secondo le simulazioni degli studiosi, dettagliate in un articolo appena pubblicato su The Astrophysical Journal Letters, HD 7977 potrebbe essere passata a una distanza di circa 31.000 AU dal Sole, ma potrebbe essere arrivata fino a 4.000 AU.
“Per distanze di incontro più grandi, l’HD 7977 non avrebbe un impatto significativo sulla distanza di incontro con la Terra. Vicino all’estremità più piccola dell’intervallo, tuttavia, probabilmente altererebbe le nostre previsioni sull’orbita passata della Terra” ha precisato Nathan A. Kaib, scienziato senior presso il Planetary Science Institute di Tuxon, in Arizona, e autore principale dello studio.
Secondo Kaib, che ha co-condotto le simulazioni con lo scienziato planetario Sean Raymond del laboratorio francese di Astrofisica di Bordeaux, è quindi del tutto possibile che il passaggio della stella HD 7977 abbia alterato l’evoluzione orbitale della Terra e degli altri pianeti del Sistema solare, influenzando il clima terrestre passato, con un ruolo nel massimo termico del Paleocene-Eocene di 56 milioni di anni fa.
Gli studi futuri sull’evoluzione a lungo termine del Sistema Solare dovrebbero tenere conto di questi passaggi, dicono Naib e Raymond. “Abbiamo dimostrato che gli incontri stellari svolgono un ruolo importante nell’evoluzione dinamica a lungo termine del nostro Sistema Solare – scrivono nel loro articolo – . Sebbene siano necessari decine di milioni di anni perché gli effetti dei passaggi stellari si manifestino in modo significativo, l'evoluzione orbitale a lungo termine della Terra e del resto dei pianeti è legata a queste stelle”.