Lo zoo dice di avere due cuccioli di panda ma sono solo animali truccati: il video della truffa
Simbolo nazionale, strumento di diplomazia, emblema della lotta per salvare certe specie dall'estinzione. Sul panda si possono dire tante cose. Prima fra tutti: è amato dalla popolazione cinese, ma anche dal resto del mondo. Quelli che vediamo negli zoo in giro per i continenti sono stati dati in prestito dalla Repubblica popolare cinese. Quelli che si trovano dentro gli zoo cinesi, invece, qualche volta possono riservare delle sorprese. Come è successo a Taizhou, una città sulla costa del Mar Cinese Orientale. Qui sono stati accolti due nuovi cuccioli di panda vivaci. Peccato, però, che non si trattava veramente di cuccioli di panda.
Cosa è successo allo zoo di Taizhou, dove sono stati esposti due "panda-cane"
Sono stati presentati al pubblico nel primo giorno di maggio. Piccoli e morbidi come batuffoli. Bianchi ma con zampe, orecchie e occhi neri. Forse da lontano potevano davvero essere scambiati per dei cuccioli di panda. Ma non ci vuole molto per capire che in realtà si tratta di cani, in particolare di chow chow, una razza canina originaria proprio della Cine del nord, che sono stati dipinti per sembrare due giovani esemplari della famiglia degli ursidi.
La reazione dei visitatori dello zoo di Taizhou non è stata entusiasta, specialmente dopo avere pagato un biglietto di poco più di due euro per vedere la nuova attrazione tanto pubblicizzata. Si aspettavano dei panda, si sono ritrovati con dei cani. Ma anche sui social sono stati sollevati dubbi e polemiche. "Maltrattamento di animali", dice un'utente su X.
I proprietari dello zoo hanno cercato di difendersi. E in effetti, la pubblicità parlava proprio di "Xiong Mao Quan", che si può tradurre come cani-panda. Insomma, sembra essersi trattato di una tecnica di marketing volutamente ambigua, così da trarre in inganno i potenziali visitatori. "Si tratta solo di una nuova esibizione che offriamo ai visitatori, non stiamo facendo pagare un extra. La dicitura è corretta e descrive esattamente la loro natura, quindi non stiamo imbrogliando i nostri visitatori", ha dichiarato un'addetta alla vendita dei biglietti al sito cinese Global Times. Aggiungendo, però, che il numero dei biglietti venduti è aumentato.
I precedenti dell'orso malese e del leone africano negli zoo cinesi
L'inganno è stato presto svelato. Era difficile credere anche solo per un secondo che si trattassero di veri panda. In altri casi, però, non è stato altrettanto semplice dimostrare che l'animale non era reale. L'ultimo celebre caso in Cina è del 2023 e ha coinvolto un altro urside. Quella volta, però, non si è trattato del panda maggiore, ma di un esemplare di orso malese. La postura, le movenze e persino le pieghe della pelle hanno fatto insospettire i visitatori dello zoo di Hanghzou (e i quelli virtuali). Il sospetto era diventato presto virale: non si trattava di un animale, bensì di un uomo vestito da orso.
Un'ipotesi mai dimostrata. Dieci anni prima era esploso il caso dello zoo di Louhe, dove sarebbe stato esposto un "leone africano". Ormai sappiamo che nulla è come sembra. Il famoso leone, anche in quel caso, si è rivelato essere un cane. Un mastino tibetano, che come i più piccoli chow chow è stato costretto a fingersi qualcosa che non è.