Licia Colò a Fanpage.it: “Potrò anche perdere la mia battaglia ma io voglio stare dalla parte giusta”
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"Quando stiamo bene, la nostra temperatura è di 36, 36 gradi e mezzo. Immaginiamo di avere sempre la febbre a 38 e mezzo, ecco è esattamente quello che sta succedendo alla Terra. Io, Licia, ho sempre minimo 38 di febbre, starei bene? Non mi sembra un concetto così difficile da far arrivare".
Da "Alle Falde del Kilimangiaro" a "Geo & Geo" fino a "Eden – Un Pianeta da salvare", attualmente in onda su LA7, da anni Licia Colò racconta i luoghi più affascinanti e nascosti del Pianeta, ma anche – soprattutto negli ultimi anni – i suoi aspetti più vulnerabili e minacciati. D'altronde, la crisi climatica si è imposta come un tema centrale nel lavoro di chi fa divulgazione scientifica. Lo vediamo dalle sempre più numerose e drammatiche catastrofi ambientali, dal costante aumento della temperatura – nel 2024, l'anno più caldo di sempre, abbiamo superato la soglia critica di 1,5°C – e dall'inesorabile scioglimento dei ghiacciai. Eppure, non lo vediamo – o non lo vogliamo vedere – abbastanza da prendere la cosa sul serio.
A Fanpage.it Licia Colò ha spiegato cosa significa per lei "stare dalla parte giusta" e qual è la sua opinione sul modo in cui oggi viene affrontata la crisi climatica. Dalle recenti dichiarazioni di Trump sull'intenzione di comprare la Groenlandia per accaparrarsi le risorse rare che lo scioglimento dei ghiacciai sta rendendo accessibili, al dibattito generato dalle azioni di disobbedienza civile dei gruppi di furbi di attivisti per il cambiamento climatico come Ultima Generazione.
"La crisi climatica non può essere usata per fare profitti"
"Di fronte a certe prese di posizione, come le recenti di Trump in merito alla Groenlandia, mi sembra che tutte le piccole o grandi battaglie fatte in 30 anni non siano servite a niente. Certo, spero che sia una provocazione, senza un fondamento di verità, ma se anche fosse così, ci dice molto su come nella società tutto venga sacrificato sull'altare del dio denaro, ma continuare a ragionare così ci porterà solo ad altre catastrofi".
Da quando è diventato di nuovo presidente degli Stati Uniti (ma anche prima), Donald Trump non ha nascosto il suo disinteresse per le questioni climatiche, anzi ha avanzato proposte che vanno in una direzione completamente opposta. Tra queste quella che ha fatto più scalpore è stata la sua intenzione di comprare la Groenlandia, proposta che ha incontrato la ferma opposizione della Danimarca, di cui fa politicamente parte. "La Groenlandia oggi è interessante – spiega Colò – non perché è uno dei pochi paradisi terrestri non ancora devastato, ma perché con il riscaldamento globale si sta sciogliendo il ghiaccio, rendendo disponibili risorse preziose per guadagni importanti".
Eppure, la crisi climatica è evidente. "Questo è il termometro della Terra – ha detto la divulgatrice, commentando alcune foto che mostrano gli effetti del cambiamento climatico – Come possiamo continuamente negare l'evidenza? Queste sono immagini che non hanno bisogno di essere commentate. Dicono chiaramente una cosa: il pianeta è malato".
Una battaglia lenta, ma costante
Licia Colò ha iniziato a fare divulgazione in tv alla fine degli anni '80 e già allora – ci racconta – emergevano gli stessi problemi di cui si parla ancora oggi, come inquinamento e scioglimento dei ghiacciai. Eppure, da allora non è cambiato molto: "Quando vado agli incontri sulla crisi climatica incontro sempre le stesse persone di venti, trenta anni fa, ma mancano i giovani".
"Comunque non importa – prosegue la divulgatrice – nella vita si possono fare delle battaglie perché si è convinti di vincerle ed altre perché ci si crede e basta. Potrò anche perdere la mia battaglia: ma io voglio stare dalla parte giusta e rimarrò sempre dalla parte giusta. La parte giusta è tutelare questa che è la casa di tutti, voglio un'aria pulita, un ambiente sano e sono convinta che continuare a sfruttare le risorse naturali non sia la strada giusta da seguire, per quanto ricchezza economica possano produrre".
Anche in merito a un altro tema, strettamente collegato alla crisi climatica, quello degli allevamenti intensivi, Colò, che nella sua carriera a dedicato agli animali diversi suoi lavori, tra cui alcuni libri, ha le idee chiare: "La scienza ci ha dimostrato che possiamo vivere benissimo senza carne o pesce, ma io non sono un'integralista: se vuoi mangiare carne sei libero di farlo, ma devi essere consapevole dei prodotti che compri, da dove arrivano e quale sofferenza hanno dietro. Gli allevamenti intensivi sono una realtà aberrante che non ci fa comodo conoscere, ma dobbiamo avere il coraggio di guardare cosa continuiamo a fare con le nostre scelte"
Come un goccia che scava la pietra
Qualcosa però rispetto agli anni '80-'90 è cambiato: soprattutto tra i ragazzi la crisi climatica è diventato un tema urgente, per alcuni prioritario. La prima a renderlo centrale nel dibattito pubblico è stata Greta Thumberg, poi sono nati i movimenti di attivisti che utilizzano la disobbedienza civile per attirare l'attenzione sul tema e chiedere azioni più decisive da parte dei governi. Le loro azioni di protesta però sono spesso anche criticate, perché molti non ne comprendono il metodo.
"Condivido il loro messaggio, ma non il modo in cui tentano di farlo passare. Le azioni di questi ragazzi, sicuramente eccezionali perché ci credono, purtroppo non producono il risultato desiderato, perché le persone si concentrano più sulle loro azioni (l'atto di vandalismo contro l'opera d'arte o i disagi per i blocchi in strada) che sul messaggio che vogliono dare".
"Io non sono un' attivista, non sono una rivoluzionaria – spiega Colò – sono una persona che si occupa di comunicazione, non sono mai andata con l'ariete per sfondare la porta del castello, ma mi sono presentata travestita da vecchietta che vende i fiori e quando nessuno mi apriva cambiavo travestimento per raggiungere l'obiettivo. Negli anni molti mi hanno descritto come una persona tranquilla e dolce, ma questo non significa che io abbia mai mollato: sono come la goccia, che lenta, ma inesorabile scava la pietra".