L’emorragia interna di Fedez per due ulcere: cos’è e quali sono le cause del problema

È notizia delle ultime ore quella del ricovero d’urgenza del cantante Fedez all’ospedale Fatebenefratelli di Milano, dove il 33enne rapper, all’anagrafe Federico Leonardo Lucia, è stato sottoposto a due trasfusioni in seguito a un’emorragia interna dovuta a due ulcere. Una situazione delicata che ha portato al rientro anticipato da Parigi della moglie Chiara Ferragni e che, per quanto ancora poche le informazioni circa la natura del problema, riguarda lesioni a carico del sistema gastrointestinale, dunque la presenza di ulcerazioni che, nel caso di Fedez, sono state individuate a livello della mucosa dell’intestino, in prossimità dell’anastomosi (ulcera anastomotica o marginale), il punto dove i chirurghi hanno suturato i vari segmenti dell’apparato digerente dopo l’intervento di rimozione del tumore al pancreas di poco più di un anno fa.

Cos’è un’ulcera e quando è associata a un’emorragia gastrointestinale

Un’ulcera gastrointestinale è una lesione, più o meno profonda, che può essere a carico dell’esofago, dello stomaco o dell’intestino. Generalmente, si manifesta quando le normali difese e i meccanismi di riparazione della mucosa gastrica o del duodeno sono indeboliti, con conseguente aumento della probabilità di danno a carico della mucosa per azione dell’acido gastrico. Il sanguinamento e, come nel caso di Fedez, l’emorragia interna, è segnale di un problema molto grave, che solitamente è associato all’ulcera peptica (ulcera gastrica/ulcera duodenale) ma che, nello specifico, per il cantante è legato all’operazione dovuta al tumore al pancreas, in quanto le ulcerazioni sono state riscontrate in prossimità dell’anastomosi, ovvero nel punto dove i chirurghi hanno suturato le mucose dopo l’intervento.

Quanto accaduto a Fedez non è però una ricaduta del cancro. Nell’intervento del marzo 2022, i chirurghi hanno asportato buona parte del duodeno, la cistifellea e parte del pancreas e intestino prima di procedere con la cosiddetta anastomosi chirurgica, un tipo particolare di sutura che unisce i vari segmenti dell’apparato digerente in modo da renderli comunicanti. Le anastomosi sono frequenti nelle chirurgia gastro-intestinale ma, in eventualità relativamente rare, possono dare origine a ulcere marginali (ulcere anastomotiche).

Questa rara complicanza può essere associata a sanguinamento (emorragia), costituendo un’emergenza sanitaria che richiede il ricorso urgente a cure mediche. Si tratta quindi di una condizione che, se non riconosciuta e trattata in tempo, può rivelarsi pericolosa per la vita, i cui sintomi possono essere “vomito di sangue o coaguli di colore marrone-rossastro, di sangue parzialmente digerito simile ai fondi di caffè (ematemesi) oppure l’emissione di feci nere (melena) o visibilmente sanguinolente” come precisato dai manuali MSD. Il dolore addominale, che generalmente si riscontra nei soggetti con ulcerazioni gastrointestinali, non è necessariamente un sintomo in presenza di emorragia.

La causa delle ulcere di Fedez

A chiarire con esattezza cosa è successo a Fedez è stato il chirurgo Massimo Falconi, direttore della Chirurgia del pancreas e dei trapianti al San Raffaele di Milano che nel marzo del 2022 ha operato il cantante, asportando il tumore. “Come aveva raccontato Federico stesso l’operazione è stata importante con l’asportazione della maggior parte del duodeno, cistifellea, testa del pancreas e un pezzo di intestino. Pur avendo eliminato diversi organi e visceri, viene ricostruita la continuità fra i vari segmenti dell’apparato digerente” ha premesso Falconi in un’intervista al Corriere della Sera.

L’ulcera anastomotica è una complicanza della suturazione. “Può capitare, è un evento relativamente raro. Si tratta di un’ulcerazione (una lesione della mucosa intestinale) che si forma in prossimità dell’anastomosi, ovvero dove noi chirurghi abbiamo “cucito”, suturato” ha precisato lo specialista.

Come si cura un’ulcera sanguinante

Generalmente, nel caso si riscontri un’ulcera sanguinante, si ricorre alla cauterizzazione (una pratica medica che consiste nella distruzione terapeutica di alcuni tessuti mediante l’uso di calore o sostanze che provocano la coagulazione) attraverso un endoscopio. Il trattamento delle ulcerazioni prevedere inoltre l’uso di farmaci che che riducono le secrezioni acide normalmente rilasciate dallo stomaco, come i bloccanti dei recettori dell’istamina-2 (H2) o gli inibitori della pompa protonica, e in caso di emorragia grave, il ricorso a trasfusioni di sangue.“Spesso al paziente si somministrano anche liquidi per via endovenosa facendogli osservare il digiuno, così da mettere a riposo il tratto digerente – indicano gli specialisti – . Se queste misure non sono efficaci può essere necessario il trattamento chirurgico”.

Il trattamento delle ulcere

Più in generale, il trattamento delle ulcere può variare a seconda della causa della lesione. Nel caso, ad esempio di infezione da Helicobacter pylori dello stomaco, una delle cause principali di ulcera unitamente all’uso di farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS), come l’aspirina, l’ibuprofene o il naproxene – il trattamento prevede la somministrazione di una terapia antibiotica oltre ai farmaci che neutralizzano o riducono l’acidità gastrica.

Questi ultimi, noti anche come protettori gastrici, facilitano la guarigione delle ulcere, che generalmente avviene nell’arco di uno o due mesi. Raramente si ricorre al trattamento chirurgico delle ulcere, data l’alta efficacia dei farmaci per la cicatrizzazione e dell’endoscopia nell’arrestare il sanguinamento attivo.