L’eccesso di peso collegato a un rischio maggiore per 12 tumori: i dati in Italia
In Italia un adulto su dieci è obeso, parliamo di più di quattro milioni di persone, eppure l'obesità è ancora un problema troppo spesso trascurato, nonostante i rischi per la salute associati a questa condizione siano ormai un dato certo. Non solo l'obesità aumenta il rischio di sviluppare malattie cardiovascolari e diverse malattie metaboliche, tra cui il diabete di tipo 2, l'eccesso di peso è anche collegato al rischio di sviluppare ben 12 diversi tipi di cancro.
È quanto emerge dai dati diffusi in occasione della Giornata mondiale contro il cancro durante il convegno "World Cancer Day: United by Unique" dall'Associazione italiana di oncologia medica (Aiom) e Fondazione Aiom.
Il ruolo dell'obesità nel rischio di tumore
Non è una novità: l'obesità è uno dei fattori di rischio modificabili da cui dipende quasi la metà di tutte le nuove diagnosi di cancro. Quando si parla di "fattori modificabili" ci si riferisce a tutte quelle cause o concause che dipendono dagli stili di vita, come appunto l'eccesso di peso, una dieta poco sana, la sedentarietà, il fumo o il consumo di alcol, e che possono quindi essere modificati attraverso scelte di vita diverse. Tra questi l'obesità svolge un ruolo chiave, eppure – avverte Aiom – troppi pazienti non vengono adeguatamente informati dei rischi di questa condizione, così come degli altri stili di vita che aumentano il rischio di malattie oncologiche.
Secondo il report pubblicato in occasione della Giornata mondiale del cancro, in Italia meno della metà (solo il 43%) delle persone con obesità riceve dagli operatori sanitari adeguate informazioni su come perdere peso. Eppure – spiega il presidente della Fondazione Aiom Saverio Cinieri – il 33% degli adulti in Italia è in sovrappeso e il 10% è obeso, mentre il 28% conduce uno stile di vita sedentario. Ma l'attenzione degli esperti non di limita all'eccesso di peso. Preoccupano infatti anche i dati relativi alla diffusione di altri fattori di rischio modificabili notoriamente associati al rischio di cancro: quasi il 60% degli adulti consuma alcol e il 24% fuma.
Fattori modificabili e contesto sociale
Anche il contesto sociale e culturale dei pazienti ha un suo peso: dagli studi condotti finora è infatti emerso chiaramente – prosegue Cinieri – quanto alcuni dei più impattanti fattori di rischio modificabili, come la vita sedentaria, il fumo e lo stesso eccesso di peso siano più frequenti tra le persone che arrivano da un contesto economico più in difficoltà o con un basso livello di istruzione.
Sul tema del legame tra il rischio di malattie oncologiche e disuguaglianze sociale ha fatto il punto anche l'AIRC: secondo uno studio condotto dalla fondazione e pubblicato nel 2023, in Italia un quarto delle morti per tumore – circa 30.000 decessi – sono stati associati a un basso livello di istruzione. Questo fattore, insieme ad altre diseguaglianze sociali ed economiche, oltre a rendere più probabile l'adozione di stili di vita a rischio, sono associate a un minore accesso ai percorsi di diagnosi e cura.