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Le zecche possono volare e aggrapparsi alle vittime sfruttando la carica elettrostatica: il video

Ricercatori dell’Università di Bristol hanno dimostrato che le zecche sono in grado di volare sfruttando la carica elettrostatica accumulata dagli animali (uomo compreso) mentre camminano nell’erba. In questo modo posso aggrapparsi alle vittime senza essere toccate.
A cura di Andrea Centini
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Un nuovo studio ha dimostrato che le zecche sono in grado di sfruttare la carica elettrostatica accumulata dagli animali (uomo compreso) che camminano nell'erba per spiccare il volo e aggrapparsi alla vittima di turno. In altri termini, per ritrovarsi una zecca addosso non serve passarci sopra o toccare la vegetazione “infestata” (molte zecche attendono pazienti in cima a fili d'erba, foglie e fiori): basta avvicinarsi a sufficienza per attrarre il piccolo aracnide sul proprio corpo. Si tratta di una scoperta estremamente significativa, tenendo presente che il morso delle zecche può provocare diverse patologie, alcune delle quali potenzialmente letali.

La zecca Ixodes ricinus, una specie che può trasmettere il virus responsabile dell'encefalite. Credit: James Lindsey / wikipedia
La zecca Ixodes ricinus, una specie che può trasmettere il virus responsabile dell'encefalite. Credit: James Lindsey / wikipedia

A scoprire che le zecche sono in grado di volare sfruttando la carica elettrostatica delle vittime sono stati i tre scienziati Sam J. England, Katie Lihou e Daniel Robert della Facoltà di Scienze della Vita dell'Università di Bristol (Regno Unito). È doveroso sottolineare che il team guidato dal professor England, docente presso la Scuola di Scienze Biologiche dell'ateneo inglese, ha osservato questo comportamento solo in specifici esperimenti di laboratorio, pertanto non vi è la certezza assoluta che l'“attacco volante” degli aracnidi si verifichi anche nell'ambiente naturale. Tuttavia, data la natura di questi test, in grado di replicare con precisione la carica elettrostatica che si sviluppa attorno alla pelliccia e al corpo degli animali che camminano nell'erba, è quasi certo che le zecche possano sfruttare questa affascinante (quanto inquietante) capacità.

Come mostrano i brevi video pubblicati dagli scienziati, le zecche coinvolte negli esperimenti compiono balzi rapidissimi di diversi centimetri per agganciarsi al materiale carico elettricamente. In un caso è stata utilizzata pelliccia di coniglio per dimostrarne la capacità attrattiva. In un filmato si vede invece la zecca sollevare le zampine anteriori e poi compiere il balzo repentino sull'obiettivo. Per un piccolo parassita che non è in grado di saltare, la capacità di sfruttare la carica elettrostatica delle vittime – che genera campi elettrici nell'ambiente circostante – è indubbiamente un adattamento vincente.

Negli esperimenti è stata sfruttata la comune zecca dei boschi (Ixodes ricinus), una specie presente praticamente in tutta Italia (in Sardegna è più rara). Le femmine, più grandi dei maschi, possono arrivare a una decina di millimetri di lunghezza. Quando mordono secernono sostanze anticoagulanti per favorire l'assunzione del sangue, prelevato attraverso un apposito rostro. Il morso di queste zecche infettate da agenti patogeni – come virus a RNA del genere Flavivirus – può trasmettere patologie alla stregua della malattia di Lyme e della pericolosissima encefalite / meningoencefalite.

Il professor England e colleghi hanno scoperto che la capacità di balzare sulle vittime è indipendente dalla polarità del campo elettrico prodotto dall'ospite. “Troviamo anche che questa interazione elettrostatica non è significativamente influenzata dalla polarità del campo elettrico, rivelando che il meccanismo di attrazione si basa sull'induzione di una polarizzazione elettrica all'interno della zecca, al contrario di una carica statica sulla sua superficie”, specificano i ricercatori nell'abastract dello studio. Non si esclude che anche pulci e altri organismi parassiti possano sfruttare le cariche elettrostatiche per attaccare gli ospiti. Un recente studio ha dimostrato che anche i ragni possono volare, sfruttando i campi elettrici dell'atmosfera.

“Queste scoperte aumentano la nostra comprensione di come le zecche, e forse molti altri organismi terrestri, trovano e si attaccano ai loro ospiti o vettori. Inoltre, questa scoperta potrebbe ispirare nuove soluzioni per mitigare i notevoli e spesso devastanti impatti economici, sociali e sulla salute pubblica delle zecche sugli esseri umani e sul bestiame”, hanno chiosato England e colleghi. Ricordiamo che il cambiamento climatico potrebbe diffondere in Italia e in altri Paesi europei la febbre emorragica della Crimea-Congo (CCHF), una grave zoonosi trasmessa da zecche del genere Hyalomma. I dettagli della ricerca “Static electricity passively attracts ticks onto hosts ” sono stati pubblicati sulla rivista scientifica Current Biology.

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