video suggerito
video suggerito

Le zanzare sono attratte da CO2 e certi odori, ma usano anche gli infrarossi: come fanno a trovarci

Le zanzare che ci pungono sono solo le femmine, attratte da più fattori, tra cui la CO2 e gli odori che emettiamo: ci sono però anche altri segnali che le attirano a noi, inclusi gli infrarossi prodotti dal nostro calore corporeo. Ecco cosa hanno appena scoperto gli scienziati.
A cura di Valeria Aiello
247 CONDIVISIONI
Le zanzare sono attratte dalla CO2 e dall'odore della pelle, ma usano anche gli infrarossi per trovarci. Gli abiti più larghi lasciano passare meno infrarossi / Credit: DeBeaubien e Chandel et al.
Le zanzare sono attratte dalla CO2 e dall'odore della pelle, ma usano anche gli infrarossi per trovarci. Gli abiti più larghi lasciano passare meno infrarossi / Credit: DeBeaubien e Chandel et al.

Le zanzare sono attratte dall’anidride carbonica (CO2) che emettiamo con il respiro, dall’odore della nostra pelle (ma anche di alcuni saponi), dal colore degli abiti che indossiamo, ma anche da diversi altri fattori, come il calore e l’umidità del nostro corpo: con la crescente diffusione di questi insetti, in forte aumento in Europa e in Italia, le zanzare sono sempre più frequentemente oggetto di studio da parte dei ricercatori.

Le zanzare che ci pungono sono solo le femmine, che hanno bisogno di nutrirsi di sangue per sviluppare le uova, ma che con le sostanze che iniettano con la loro saliva, causano fastidiosi gonfiori (pomfi), che danno prurito per diversi minuti. La saliva di alcune specie di zanzara può però trasmettere anche agenti patogeni di pericolose malattie infettive, come i virus di West Nile, Dengue, febbre gialla, e il parassita della malaria, per cui conoscere esattamente cosa attira le zanzare femmina agli esseri umani è di grande importanza nello sviluppo di strategie di prevenzione e trappole più efficaci.

Tra i fattori che possono attirare le zanzare, uno dei più dibattuti risiede nelle radiazioni infrarosse prodotte dal calore del nostro corpo, fino ad oggi considerate un segnale non in grado di attrarre le zanzare: una nuova ricerca, appena pubblicata su Nature, ha però dimostrato che gli infrarossi attirano efficacemente le zanzare, ma solo quando combinati ad altri segnali.

Da cosa sono attratte le zanzare

Le femmine di zanzara (le sole che ci pungono) sono attratte da una combinazione di fattori, che includono segnali chimici, come l’anidride carbonica che emettiamo con il respiro e l’odore della nostra pelle, e segnali visivi, come alcune lunghezze d’onda della luce, che vengono rilevati a media e lunga distanza. Altri segnali sono invece rilevati solo a distanze molto ravvicinate, come il calore della pelle che le zanzare percepiscono durante il contatto e che non rientra nei segnali che questi insetti sfruttano per cercare le proprie prede durante il volo.

L’energia termica, come noto, si trasferisce però anche per convenzione (il calore che viene trasportato attraverso un mezzo, come l’aria: in questo caso, queste correnti convettive si muovono verso l’alto e vengono rilevate dalle zanzare solo a distanze inferiori a 10 cm) e per radiazione, cioè mediante le radiazioni elettromagnetiche emesse dal calore del nostro corpo, generalmente nella gamma degli infrarossi. “Hanno una lunghezza d’onda di circa 9.300 nm, con il 90% della loro energia tra 3.000 e 30.000 nm” spiegano i ricercatori che hanno scoperto in che modo questi infrarossi attirano le zanzare.

Diversi studi hanno escluso che questa radiazione elettromagnetica potesse di per sé attirare le zanzare, perché ha una lunghezza d’onda così lunga, o meglio, un’energia nettamente inferiore alle lunghezze d’onda di circa 300-700 nm che invece attivano le rodopsine, alcune particolari proteine espresse nei fotorecettori presenti negli occhi delle zanzare e che rilevano la luce visibile. Ciò che però non era ancora noto è che, in combinazione con altri segnali, le zanzare rilevano questi infrarossi, sfruttandoli per trovarci.

Quando combinata con l’anidride carbonica (CO2) e l’odore umano, la radiazione infrarossa da una fonte con una temperatura simile a quella della pelle umana ha raddoppiato il comportamento complessivo di ricerca dell’ospite da parte delle zanzarehanno spiegato i ricercatori in una nota che accompagna lo studio su Nature – . Le zanzare si sono orientate in modo schiacciante verso questa fonte a infrarossi durante la ricerca dell’ospite”.

La radiazione infrarossa prodotta dalla pelle: gli abiti più larghi (e sintetici) lasciano passare meno infrarossi / Credit: DeBeaubien e Chandel et al.
La radiazione infrarossa prodotta dalla pelle: gli abiti più larghi (e sintetici) lasciano passare meno infrarossi / Credit: DeBeaubien e Chandel et al.

I ricercatori hanno anche scoperto che la radiazione infrarossa percepita dalle zanzare è efficacie fino a una distanza di circa 70 centimetri e osservato che gli abiti più larghi la lasciano passare meno efficacemente, individuando inoltre qual è la proteina che sfruttano per rilevare questi infrarossi, focalizzando la loro ricerca sulle zanzare Aedes aegypti, che sono uno dei principali vettori di virus che causano dengue, febbre gialla e Zika.

In particolare, la proteina in questione è la TRPA1, espressa nei neuroni sensibili al calore presenti sulle punte delle antenne delle zanzare. Il ruolo di queste proteine è stato confermato in esperimenti in cui le zanzare sono state private del gene che codifica per tali proteine e che, anche in presenza della combinazione di stimoli, non riuscivano a più rilevare la radiazione infrarossa.

Perché le zanzare ci pungono (e pungono alcune persone più di altre)

Le zanzare che ci pungono sono solo le femmine, che hanno bisogno di nutrirsi di sangue per sviluppare le loro uova: è infatti dal cosiddetto “pasto di sangue” che le zanzare ricavano le proteine con cui portare a maturazione le uova, che poi deporranno in piccoli ristagni di acqua ferma, inclusi i sottovasi delle piante, i pozzetti di scolo di cortili e piazzali. I maschi di zanzara si nutrono invece solo di sostanze zuccherine, come il nettare dei fiori o la polpa della frutta.

Una singola zanzara femmina, come la già citata Aedes aegipty che è particolarmente attratta dagli umani, può pungere più volte durante la sua vita, che generalmente dura dalle 3 alle 6 settimane, così da ottenere proteine sufficienti a produrre una nuova serie di uova anche ogni quattro giorni.

Come noto, alcune persone sono però maggiormente soggette alle punture, in quanto le zanzare possono essere particolarmente attratte da alcune caratteristiche individuali. Cosa renda le più attraenti per le zanzare non è tuttavia ancora stato completamente chiarito, ma una spiegazione potrebbe essere legata al microbioma cutaneo, che può ad esempio modificare in certa misura l’odore della pelle, facendola risultare "una calamita" per le zanzare.

Spiegazioni che invece non hanno alcuna base scientifica sono quelle legate alla cosiddetta teoria del “sangue dolce”, mentre le ragioni legate al gruppo sanguigno 0 (che si ipotizza sia il prediletto dalle zanzare) hanno prodotto risultati contraddittori. Ad avere, come detto, un ruolo sostanziale, sarebbe invece l’odore della pelle, che può risultare più o meno attraente: ad esempio, una particolare attrazione sembra essere esercitata dall’abbondanza di alcuni acidi carbossilici (pentadecanoico, eptadecanoico e nonadecanoico). Sono però stati individuati anche diversi altri composti (almeno una decina) che sembrano poter attirare le zanzare e che combinati con gli altri segnali, possono contribuire a rendere una persona più o meno attraente per le zanzare.

247 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views