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Le straordinarie immagini della Nebulosa Anello catturate dal telescopio spaziale James Webb

Mostrano l’intricata ed eterea bellezza di uno dei più affascinanti oggetti celesti.
A cura di Valeria Aiello
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La Nebulosa Anello o Messier 57 come mai vista prima nelle immagini scattate dal telescopio spaziale James Webb. Credit: NASA/ESA/CSA/Institute for Earth and Space Exploration/JWST Ring Nebula Imaging Project
La Nebulosa Anello o Messier 57 come mai vista prima nelle immagini scattate dal telescopio spaziale James Webb. Credit: NASA/ESA/CSA/Institute for Earth and Space Exploration/JWST Ring Nebula Imaging Project

Per molti appassionati del cielo, la Nebulosa Anello è uno degli oggetti celesti più iconici e affascinanti. Si trova a circa 2.200 anni luce dalla Terra, nella costellazione boreale della Lira, ed è nota anche come Messier 57 (M57), dal nome del suo (ri)scopritore, l’astronomo francese Charles Messier, che la inserì nel suo celebre catalogo come 57° oggetto. A scoprirla, per primo, fu un altro francese, Antoine Darquier de Pellepoix, che la descrisse come “larga come Giove e dall’aspetto simile ad un pianeta sbiadito”.

Da quella prima descrizione, datata 1779, l’astronomia ha fatto enormi passi in avanti, che hanno portato alla comprensione della sua vera natura di nebulosa planetaria e a caratterizzarne la struttura. Ma le nuove straordinarie immagini del telescopio spaziale James Webb hanno dell’incredibile, per i dettagli senza precedenti che l’osservatorio più potente al mondo ha restituito, mostrando non solo la struttura del suo guscio in espansione, ma anche la regione interna attorno alla sua nana bianca centrale, una stella molto densa che ha all’incirca le dimensioni di un pianeta.

Rilasciate da un team internazionale di astronomi, guidato dal professor Mike Barlow (UCL, Regno Unito) e dal dottor Nick Cox (ACRI-ST, Francia), con il professor Albert Zijlstra dell’Università di Manchester, le nuove immagini mozzafiato mostrano la bellezza intricata ed eterea della Nebulosa Anello. “Siamo stupiti dai dettagli nelle immagini, migliori di quanto abbiamo mai visto prima – ha affermato Zijlstra – . Abbiamo sempre saputo che le nebulose planetarie erano belle. Ma quello che vediamo ora è spettacolare”.

Osservare la Nebulosa Anello significa assistere agli ultimi capitoli della vita di una stella, un’anteprima del lontano futuro del nostro Sole. In questi termini, le osservazioni del telescopio spaziale James Webb aprono “una nuova finestra per comprendere questi maestosi eventi cosmici – ha aggiunto Barlow, scienziato capo del JWST Ring Nebula Project – . Possiamo usare la Nebulosa Anello come nostro laboratorio per studiare come si formano ed evolvono le nebulose planetarie. Le sue affascinanti caratteristiche sono una testimonianza del ciclo di vita stellare”.

Nata da una stella morente che ha espulso i suoi strati esterni nello spazio, la Nebulosa Anello vista attraverso la fotocamera nel vicino infrarosso (Nircam) del telescopio James Webb risplende in una varietà di colori del tutto nuova. “Proprio come i fuochi d’artificio, i diversi elementi chimici nella nebulosa emettono luce di colori specifici – ha precisato il team – . Ciò si traduce in un oggetti squisito e colorato, che ci consente di studiare nel dettaglio la sua evoluzione chimica”.

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