Le stelle cadenti illuminano il cielo di gennaio: a che ora e dove vedere le Quadrantidi
Nella notte tra mercoledì 3 e giovedì 4 gennaio potremo ammirare nel cielo il maggior numero di Quadrantidi, tra i più affascinanti sciami meteorici dell'intero anno. Queste meteore o "stelle cadenti", originate dall'asteroide 196256 (2003 EH1) – secondo la NASA una “cometa morta” -, si manifestano nel cielo tra la fine di dicembre e la metà di gennaio, raggiungendo la massima attività (picco massimo) proprio nei primissimi giorni dell'anno nuovo. Nel 2024, tuttavia, l'osservazione non sarà tra le più agevoli, per diverse ragioni. Oltre alla posizione molto bassa del radiante sull'orizzonte, nel cielo sarà presente anche la Luna, la cui luminosità indiretta (la luce riflessa del Sole) è in grado di cancellare dal firmamento la maggior parte delle scie luminose. Inoltre il cielo sarà tendenzialmente nuvoloso in larga parte dell'Italia, situazione che ha spinto il Virtual Telescope Project (VTP) ad annullare la diretta streaming prevista per coprire l'evento. Nonostante i fattori avversi, laddove visibili le Quadrantidi sapranno comunque regalare uno spettacolo da non perdere. Ecco tutto quello che c'è da sapere.
Quando vedere le Quadrantidi
Come specificato, il picco massimo delle Quadrantidi si verifica nei primi giorni di gennaio, tendenzialmente il 3 o il 4 del mese. L'Unione Astrofili Italiani (UAI) indica che nel 2024 la massima attività sarà raggiunta tra le 10 e 11 del mattino (ora italiana) di giovedì 4, pertanto non sarà possibile ammirarla dall'Italia. Il momento migliore per osservare le stelle cadenti dal nostro Paese sarà dunque nella seconda parte della notte (dalla mezzanotte in avanti), soprattutto poco prima dell'alba, quando il numero di scie luminose sarà più concentrato. Purtroppo però in quella fascia oraria ci sarà il significativo disturbo della Luna, che proprio all'alba del 4 gennaio raggiungerà la fase di Ultimo Quarto (metà disco lunare “illuminato” dal Sole). Ciò cancellerà inevitabilmente dal cielo le scie luminose più deboli, lasciandoci ammirare solo quelle più intense e brillanti.
Nonostante ciò potrebbero verificarsi anche alcuni bolidi, vere e proprie “palle di fuoco” accompagnate da boati generate dai frammenti più grandi lasciati dall'asteroide. Le meteore si generano infatti a causa del contatto tra i detriti liberati dai corpi celesti (come comete e asteroidi, appunto) e l'atmosfera terrestre. Quando la Terra “entra” in queste nubi di polveri, i frammenti si incendiano per via dell'intenso attrito che ne determina l'ablazione. Il colore e l'intensità delle stelle cadenti sono legati a composizione chimica, angolo di entrata, velocità e altre caratteristiche delle polveri che le originano.
Dove vedere le Quadrantidi
I nomi comuni degli sciami meteorici sono legati al radiante, cioè alla porzione di cielo dal quale sembrano originare, che a sua volte prende il nome dalla costellazione di riferimento. Per questo motivo le famose Perseidi di agosto (le “Lacrime di San Lorenzo”) sono legate alla costellazione di Perseo, così come le Orionidi ad Orione e le Gemellidi ai Gemelli. Le Quadrantidi hanno una storia più curiosa, dato che il loro nome deriva a quello del Quadrante Murale, una costellazione ormai non più utilizzata. Oggi fa parte di quella del Boote ed è per questo che le Quadrantidi sono note anche come Bootidi. La costellazione del Boote, dove è inquadrato il radiante, come indicato in precedenza nella notte tra il 3 e il 4 gennaio 2024 si troverà basso sull'orizzonte orientale nei momenti più propizi, pertanto dall'Italia ci perderemo larga parte delle scie luminose. Di conseguenza, anche alla luce degli altri fattori limitanti, ne vedremo poche e solo le più brillanti. Ma esattamente quante?
La NASA spiega che lo ZHR (Tasso Orario Zenitale) delle Quadrantidi, cioè il numero massimo di meteore visibili in un'ora, nelle condizioni migliori in assoluto – con inquinamento luminoso pari a zero – può arrivare addirittura a 200, un numero paragonabile a quello delle Perseidi. In linea generale però si ritiene che lo ZHR di questo sciame meteorico sia di circa 120. Questo numero nel 2024 sarà tagliato di netto dalle condizioni sfavorevoli. Se ne nella notte tra il 3 e il 4 gennaio ne riusciremo a vedere poche decine ci potremo ritenere dunque ampiamente fortunati. Il meteo avverso, del resto, potrebbe tagliarle fuori del tutto.