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Le stelle cadenti illuminano il cielo a novembre: a che ora e come vedere le Leonidi

Le Leonidi, tra le meteore più veloci, infiammano il cielo di novembre. Il picco massimo dello sciame meteorico è atteso nella notte tra il 17 e il 18. Come vedere le stelle cadenti e quante ne potremo ammirare.
A cura di Andrea Centini
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Credit: NASA/MSFC Meteoroid Environment Office
Credit: NASA/MSFC Meteoroid Environment Office

Nella notte tra venerdì 17 e sabato 18 novembre 2023 potremo ammirare nel cielo il picco massimo delle Leonidi, uno degli sciami meteorici più rapidi e spettacolari del firmamento autunnale. Le meteore, comunemente conosciute come “stelle cadenti”, possono raggiungere l'impressionante velocità di 72 chilometri al secondo, pari a circa 260.000 chilometri orari. Non c'è da stupirsi che con una simile velocità diano spesso vita a scie luminose lunghissime, brillanti e talvolta esplosive, gli spettacolari bolidi che accendono il cielo notturno accompagnati da un fragoroso boato. Quest'anno, tuttavia, a meno di sorprese gli esperti non si attendono particolari exploit. Ecco tutto quello che c'è da sapere per non perdersi il fenomeno celeste.

A che ora vedere le Leonidi

Le Leonidi sono uno sciame meteorico attivo tra l'inizio di novembre e quello di dicembre ogni anno, raggiungendo il massimo dell'intensità tra il 17 e il 19 di novembre. Come indicato, nel 2023 il picco massimo sarà raggiunto nella seconda parte della notte tra il 17 e il 18. Bisognerà attendere il sorgere della costellazione del Leone, che si ergerà a partire dalle 23 circa di venerdì. Esattamente come accade con gli altri sciami meteorici, anche le Leonidi prendono il nome dal radiante, ovvero l'area del cielo da cui sembrano originare le scie luminose, inquadrato in questo caso dalla spettacolare costellazione del Leone. Per cercarle dovremo puntare lo sguardo a Est, poco al di sotto della costellazione del Cancro. Il cielo orientale è un valido riferimento, ma con gli occhi si può tenere sotto controllo una porzione di cielo più ampia, anche perché le “stelle cadenti” possono attraversare un largo tratto del firmamento. Soprattutto le velocissime Leonidi.

Simulazione del cielo nella notte il 17 e il 18 novembre 2023, con posizione delle Leonidi dopo la mezzanotte. Credit: Stellarium
Simulazione del cielo nella notte il 17 e il 18 novembre 2023, con posizione delle Leonidi dopo la mezzanotte. Credit: Stellarium

Come vedere le stelle cadenti di novembre

Per ammirare le stelle cadenti non sono necessari strumenti ottici; è sufficiente osservare la volta celeste (magari da sdraiati) in un luogo buio e stellato per godersi lo spettacolo celeste. Le posizioni migliori sono spiagge remote, barche e pratoni in collina e montagna lontani dalle luci artificiali. Più il cielo è inquinato dalla luce, infatti, minore è il numero e la spettacolarità delle stelle cadenti che si possono vedere. Durante la stagione fredda naturalmente è necessario coprirsi molto bene per stare all'aperto nel cuore della notte.

Da dove arrivano le Leonidi

Lo sciame meteorico delle Leonidi è prodotto da detriti e polveri lasciate dalla cometa periodica 55P/Tempel-Tuttle. Quando la Terra intercetta la nube, tipicamente alla metà di novembre, i piccoli frammenti entrano nell'atmosfera terrestre bruciando per ablazione, dando vita alle spettacolari fiammate nel cielo. Il colore, la velocità e la brillantezza sono determinati da diversi parametri chimici e fisici, come l'angolo di entrata, la composizione e la massa dei frammenti. Quelli più grandi, tipici delle Leonidi, possono dar vita a veri e propri bolidi accompagnati da un boato. Nonostante vengano comunemente chiamate “stelle cadenti”, le meteore non hanno nulla a che fare con gli astri che costellano il firmamento.

Come indicato, lo sciame meteorico origina dai detriti della cometa 55P/Tempel-Tuttle, che torna a farci visita ogni 33 anni. L'ultima volta è accaduto nel 1998, per questo motivo gli scienziati non si attendono particolari exploit, solitamente legati all'immissione di detriti freschi nella nube dopo un nuovo passaggio ravvicinato al Sole e alla Terra. L'Unione Astrofili Italiani (UAI) spiega nella rubrica Il Cielo del Mese che “quest'anno non possiamo che aspettarci un'apparizione blanda comunque senza sorprese”. “Ciò che osserveremo (max diurno del 18 novembre) sarà la componente annuale, formata da meteore per lo più di bassa luminosità, che in genere si mostra con un aumento di frequenza per circa una giornata”. Fortunatamente la Luna non arrecherà disturbo nella seconda parte della notte tra il 17 e il 18.

La tempesta di meteore delle Leonidi del 1833, rappresentata da Adolf Vollmy. Credit: wikipedia
La tempesta di meteore delle Leonidi del 1833, rappresentata da Adolf Vollmy. Credit: wikipedia

Quante stelle cadenti vedremo nel cielo

Secondo Passione Astronomia in un cielo buio e stellato, cioè privo di inquinamento luminoso, dovremmo aspettarci 10 – 15 meteore all'ora. Ciò significa che il picco massimo avrà uno ZHR (tasso orario zenitale) di 15, che è appunto il numero massimo di scie luminose osservabili nell'arco di un'ora. Nulla di particolarmente straordinario, ma comunque un fenomeno spettacolare che merita di essere ammirato (meteo permettendo). Nei momenti più propizi, le Leonidi possono dar vita a vere e proprie tempeste di meteore in grado di inondare il cielo con mille stelle cadenti in un'ora, come mostrano alcune opere dedicate ai fenomeni del 1833 e del 1866.

Rappresentazione di due tempeste meteoriche delle Leonidi
Rappresentazione di due tempeste meteoriche delle Leonidi
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