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Le orche assassine stanno insegnando ai loro piccoli ad attaccare le barche

Lo affermano alcuni esperti dopo aver osservato che il comportamento si sta diffondendo nella popolazione attraverso l’apprendimento sociale.
A cura di Valeria Aiello
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Nel corso del mese di maggio, sono stati segnalati almeno tre attacchi da parte di branchi di orche (Orcinus orca) a imbarcazioni che navigavano in diverse zone lungo le coste della Spagna. L’ultimo episodio, in ordine di tempo, è avvenuto nello Stretto di Gibilterra dove tre orche hanno colpito uno yacht fino a costringere la guardia costiera spagnola a salvare l’equipaggio mentre la barca, rimorchiata in porto, è successivamente affondata.

C’erano due orche più piccole e una più grande – ha raccontato lo skipper Werner Schaufelberger al magazine tedesco Yacht  – . I piccoli hanno scosso il timone sul retro mentre l’orca più grande ha ripetutamente indietreggiato, speronando l’imbarcazione di lato”. Schaufelberger ha anche detto di aver visto le orche più piccole imitare quella più grande. “Le due più piccole hanno osservato la tecnica della più grande e, con una leggera rincorsa, sono andate a sbattere anche loro contro la barca”.

Due giorni prima, un branco di sei orche ha attaccato un’altra barca che navigava nello Stretto. Anche Greg Blackburn, che era a bordo dell’imbarcazione, ha notato un’orca più grande che sembrava insegnare al suo piccolo come colpire il timone. “Era sicuramente una qualche forma di educazione, insegnamento in corso” ha riportato Blackburn a 9news.

Perché le orche assassine attaccano le barche dell'Atlantico

Le segnalazioni di episodi di questo tipo al largo della costa atlantica, sia nel Mar Cantabrico, nel nord della Spagna, sia vicino allo stretto di Gibilterra, sono iniziate nel maggio 2020 e stanno diventando sempre più frequenti, secondo uno studio pubblicato nel giugno 2022 sulla rivista Marine Mammal Science.Le segnalazioni di interazioni sono continue dal 2020 nei luoghi in cui si trovano le orche, sia in Galizia sia nello Stretto di Gibilterra” ha affermato a WordsSideKick.com il coautore dello studio, il biologo Alfredo López Fernandez dell’Università di Aveiro, in Portogallo.

La maggior parte degli incidenti è comunque stata innocua. “In oltre 500 eventi di interazione registrati dal 2020 ci sono tre navi affondate. Stimiamo che le orche assassine colpiscano solo una nave su cento”. Il picco di aggressività nei confronti delle barche è tuttavia un fenomeno recente. I ricercatori ritengono che un evento traumatico possa aver innescato un cambiamento nel comportamento di un’orca, che il resto della popolazione ha iniziato ad imitare. “Le orche lo fanno apposta, ovviamente, non conosciamo l’origine o la motivazione, ma l’ipotesi di un comportamento difensivo basato sul trauma, come origine di tutto questo, acquista ogni giorno più forza per noi” ha indicato López Fernandez.

Gli esperti sospettano che un’orca femmina che chiamano White Gladis abbia subito un “momento critico di agonia – una collisione con una barca o intrappolamento durante la pesca illegale – che avrebbe attivato un interruttore comportamentale. “Quell’orca traumatizzata è quella che ha dato inizio a questo comportamento contro le imbarcazioni” ritiene López Fernandez.

Le orche sono creature sociali che possono facilmente apprendere e riprodurre comportamenti eseguiti da altri. Nella maggior parte degli incidenti segnalati, le orche si sono dirette verso il timone, colpendolo, piegandolo o rompendolo. “Il comportamento si è diffuso ai giovani verticalmente, semplicemente per imitazione, e successivamente orizzontalmente tra di loro, perché lo considerano qualcosa di importante nella loro vita”. In altre parole, secondo López Fernandez, le orche potrebbero percepire il comportamento come vantaggioso, nonostante il rischio che corrono sbattendo contro le strutture delle imbarcazioni in movimento.

Secondo la ricercatrice Deborah Giles dell’Università di Washington, non si tratterebbe di attacchi volti ad affondare le imbarcazioni ma di un comportamento che potrebbe essere anche giocoso, quello che gli esperti chiamano una “moda passeggera” avviata da uno o due individui e ripresa temporaneamente dagli altri. “Le orche sono animali incredibilmente curiosi e giocherelloni, quindi questo potrebbe essere più un gioco piuttosto che un comportamento aggressivo” osserva l’esperta.

Tuttavia, l’aumentare del numero di incidenti, cresce la preoccupazione sia per i naviganti sia per la sottopopolazione di orche iberiche, che è elencata come in pericolo critico dalla Lista Rossa IUCN. L’ultimo censimento, condotto nel 2011, ha registrato appena 39 orche iberiche. “Se questa situazione continua o si intensifica, potrebbe diventare una vera preoccupazione per la sicurezza dei naviganti e un problema di conservazione per questa sottopopolazione in via di estinzione” concludono gli esperti.

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