Le immagini dell’occultazione di Saturno riprese dall’Italia: così la Luna ha oscurato il pianeta
Circa un'ora prima dell'alba di mercoledì 21 agosto 2024 è andata in scena l'occultazione di Saturno, uno dei fenomeni astronomici più attesi e spettacolari dell'anno. Il sesto pianeta del Sistema solare è stato infatti “cancellato” dal firmamento dalla Luna, riapparendo 60 minuti dopo dal lato opposto del satellite naturale. Le immagini che potete osservare in testa all'articolo sono state filmate dai Castelli Romani tra le 05:20 circa e le 06:40. La Luna appare particolarmente sovraesposta a causa del fatto che alle 20:26 del 19 agosto si era verificata la fase di plenilunio, la Superluna blu dello Storione, pertanto stamattina risultava ancora luminosissima.
Saturno, che ha una luce debole, non brillante e di una tonalità tra il giallognolo e il biancastro, non era ben visibile a ridosso della luce lunare (quella riflessa da Sole), dunque per farlo emergere e renderlo ben evidente era necessario aumentarne l'esposizione, facendo così “bruciare” la Luna. Le immagini sono state riprese con una fotocamera superzoom dotata di teleobiettivo e non con un telescopio munito di fotocamera astronomica, che avrebbe sicuramente garantito immagini nettamente più nitide, dettagliate e pulite. Il video risulta anche un po' mosso a causa delle sollecitazioni del vento sul treppiede.
Saturno è stato “divorato” dalla Luna quando il cielo era ancora relativamente buio, ma quando è rispuntato dalla parte bassa del satellite naturale c'era già il forte chiarore dell'alba, dettaglio che lo ha reso praticamente invisibile a occhio nudo. Proprio per questo l'astrofisico Gianluca Masi, che ha trasmetto lo spettacolo in diretta streaming sul sito del Virtual Telescope Project, aveva raccomandato di tentare l'osservazione attraverso un binocolo o un piccolo telescopio. Anche per aggirare la forte luminosità della Luna all'inizio del fenomeno astronomico.
Tecnicamente un'occultazione è un tipo di eclissi che coinvolge due oggetti di dimensioni reali sensibilmente diverse, nella quale il più piccolo – in questo caso la Luna – ne oscura uno più grande. Saturno, del resto, è decisamente un gigante rispetto alla compagna della Terra, tenendo presente che il suo diametro equatoriale supera i 116.000 chilometri, mentre quello della Luna si ferma a meno di 3.500 chilometri (quello della Terra è di circa 13.000 chilometri).
Nonostante la significativa differenza nelle dimensioni, ai nostri occhi il “Signore degli Anelli” appare come un debole puntino luminoso, a causa della notevole distanza media dalla Terra, circa 1,4 miliardi di chilometri. La Luna, d'altro canto, orbita mediamente a 384.000 chilometri da noi, dunque il suo disco appare decisamente grande sulla volta celeste, con dimensioni apparenti simili a quelle del Sole, che a sua volta dista circa 150 milioni di chilometri (un'Unità Astronomica o UA). L'occultazione di Saturno è dunque un gioco di prospettive di cui possiamo godere grazie alla posizione privilegiata che abbiamo sulla superficie terrestre. Si tratta di un fenomeno relativamente raro; prima di quello di odierno si era verificato nel 2019, mentre la prossima volta accadrà nel 2025, col gigante gassoso quasi “privo” dei suoi iconici anelli. La Terra infatti si sta allineando con queste strutture che appaiono sempre più di taglio, come si evince già dalle immagini del fenomeno odierno. Nel 2025 sembreranno quasi assenti ai nostri occhi.