Le foto del satellite ERS-2 in caduta sulla Terra: l’ultimo aggiornamento su quando precipiterà
Il satellite ERS-2 (European Remote Sensing 2) dell’Agenzia spaziale europea (ESA) è ormai prossimo alla caduta incontrollata sulla Terra. Secondo le ultime previsioni, il rientro avrà presumibilmente luogo nel pomeriggio di mercoledì 21 febbraio, quando in Italia saranno le 13:10.
Ad aggiornare data ed orario dell’ingresso di ERS-2 nell’atmosfera terrestre è lo Space Debris Office dell’ESA, l’ufficio di sorveglianza dei detriti spaziali dell’Agenzia europea che sta monitorando da vicino la caduta del satellite sul pianeta. Al momento, l’incertezza della previsione è di poco più di un giorno (+/- 26,62 ore) ed è “dovuta principalmente all’imprevedibilità dell’attività solare, che influisce sulla densità dell’atmosfera terrestre e quindi sulla resistenza subita dal satellite” ha precisato lo Space Debris Office in una nota.
Dove si trova oggi il satellite ERS-2
Lanciato nel 1995 nell’orbita terrestre e dismesso più di dieci anni fa, il satellite ERS-2 “fluttua” sulle nostre teste mentre perde progressivamente altitudine orbitale. Al momento, secondo gli ultimi calcoli dell’ESA, si trova a un’altezza di poco più di 250 km e, poiché la sua orbita non è un cerchio perfetto, la sua altitudine varia da un massimo (apogeo, il punto della sua orbita in cui è più lontano dalla Terra) a un minimo (perigeo, il punto in cui è più vicino alla Terra ).
Mentre l’orbita del satellite decade verso lo strato più denso dell’atmosfera (l’unica forza che causa il decadimento è la resistenza atmosferica che, come detto, è influenzata dall’imprevedibile attività solare), ERS-2 è stato fotografato da altri satelliti nello spazio: le immagini, rilasciate dall’Agenzia spaziale britannica sono state condivise con l’Agenzia spaziale europea.
L’ESA prevede che il satellite, che ha una massa stimata di 2.294 kg senza carburante, “si ridurrà in frammenti a circa 80 km sopra la superficie terrestre” e che “la stragrande maggioranza di questi frammenti brucerà nell’atmosfera”. Alcuni frammenti potrebbero però raggiungere la superficie terrestre, dove “molto probabilmente cadranno nell’oceano” ha aggiunto l’Agenzia, ricordando che circa il 70% della superficie del nostro pianeta è coperta dall’acqua ed evidenziando che il rischio di essere colpiti da un detrito spaziale è inferiore a 1 su 100 miliardi.
Quando e dove precipiterà il satellite europeo ERS-2 sulla Terra
Il rientro di ERS-2 è incontrollato – il satellite, dismesso nel 2011 dopo 16 anni di attività, ha esaurito il suo carburante, per cui non è possibile accendere i suoi motori per controllarne la discesa. Pertanto, anche se è possibile prevedere il suo ingresso nell’atmosfera terrestre entro pochi giorni, non è possibile dire esattamente quando e dove il satellite precipiterà prima che abbia completato le sue ultime orbite. Le previsioni più aggiornate indicano che il rientro avverrà presumibilmente il 23 febbraio 2024 alle 13:10 ora italiana, con un margine di incertezza di +/- 26,62 ore.
“Man mano che ci avviciniamo al giorno del rientro, saremo in grado di prevedere un orario e un luogo con crescente certezza” ha aggiunto l’ESA che, nell’ottica di smaltire i suoi satelliti più vecchi (come ERS-2 , Aeolus , Cluster e Integral) in modi più sostenibili di quanto originariamente previsto, ha aggiornato più volte la sua politica di mitigazione dei detriti spaziali, fino al novembre 2023. “Le nostre missioni nell’orbita terrestre sono ora sempre più progettate per condurre rientri controllati alla fine della loro vita che consentano agli operatori di individuare con precisione la regione della Terra in cui rientrano” ha concluso l’Agenzia.