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Le femmine di rana si fingono morte per evitare le avance indesiderate dei maschi

Gli zoologi hanno osservato che le femmine di una rana europea possono fingersi morte per dissuadere i maschi da approcci sessuali indesiderati. Il curioso comportamento, chiamato immobilità tonica, è stato osservato solo in poche altre specie in relazione all’attività riproduttiva.
A cura di Andrea Centini
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Le femmine di una diffusa specie di rana europea si fingono morte per evitare gli indesiderati approcci sessuali dei maschi, che in alcuni casi possono mettere a repentaglio la loro stessa vita. In diverse specie di anfibi, infatti, durante la stagione riproduttiva i maschi "assaltano" le femmine a gruppi spinti dalla frenesia ormonale, formando su di esse delle vere e proprie palle. In alcuni casi le femmine muoiono a causa dell'irruenza e del numero eccessivo di esemplari che cerca di accoppiarsi. Per prevenire rischi fatali ed evitare le avance non volute, le femmine di rana alpina o montana (Rana temporaria) – conosciuta come “rana comune europea” nei Paesi di lingua inglese – sembra che si fingano morte, attuando una strategia conosciuta come immobilità tonica.

Rane in accoppiamento
Rane in accoppiamento

A descrivere questo comportamento sono stati i due zoologi Carolin Dittrich e Mark-Oliver Rödel dell'Istituto Leibniz per le scienze dell'evoluzione e della biodiversità presso il Museo di Storia Naturale di Berlino (Museum für Naturkunde) e del Dipartimento di Biologia e Scienze Ambientali dell'Università di Jyväskylä (Finlandia). In passato, come affermato dalla dottoressa Dittrich al Guardian, si pensava che le femmine non fossero in grado di scegliere o difendersi dalla coercizione maschile, tuttavia la ricerca suggerisce che in queste “dense aggregazioni riproduttive” non sono affatto passive. Per dimostrarlo hanno condotto alcuni esperimenti in laboratorio, impiegando decine esemplari di rana alpina.

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Per ogni osservazione gli studiosi hanno piazzato due femmine (una grande e una piccola) in una scatola con un maschio e ne hanno analizzato il comportamento. Delle oltre 50 femmine afferrate dai maschi, circa l'80 percento ha provato a ruotare il corpo. Circa la metà delle femmine abbrancate hanno emesso dei peculiari richiami e tutte quelle che lo hanno fatto hanno provato a ruotare il corpo. Uno degli aspetti più interessanti risiede nel fatto che un terzo delle femmine (33 percento) afferrate ha dimostrato un comportamento di immobilità tonica, tenendo gli arti superiori e inferiori in tensione. In altri termini, hanno finto di essere morte. I due ricercatori hanno osservato che le femmine più piccole si impegnavano in questi comportamenti più spesso delle femmine grandi, inoltre queste azioni hanno permesso a 25 femmine di sfuggire ai maschi.

L'interpretazione di questi comportamenti non è semplice per diverse ragioni. Innanzitutto in un ambiente controllato e confinato le chance di fuga sono molto più limitate rispetto a un contesto naturale, dove sono disponibili molti più anfratti e luoghi dove nascondersi dai maschi indesiderati. In secondo luogo la rotazione del corpo delle femmine potrebbe non essere un gesto per scacciare il maschio, ma semplicemente per saggiarne la forza e la resistenza. Maschi forti e robusti non solo dimostrano di essere in salute e quindi genitori di prole altrettanto sana, ma anche capaci di allontanare altri maschi ed evitare i famigerati agglomerati riproduttivi che mettono a repentaglio la vita delle femmine. Capire se si ha a che fare con un maschio forte, di fatto, aumenterebbe le chance di sopravvivenza delle femmine all'accoppiamento.

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L'immobilità tonica, d'altro canto, secondo gli autori dello studio potrebbe essere una risposta allo stress per l'approccio irruento dei maschi, soprattutto per le femmine più piccole che non hanno esperienza riproduttiva. Curiosamente questo comportamento nelle rane era stato analizzato e descritto dallo studioso Rösel von Rosenhoff già attorno alla metà del XVIII secolo, ma da allora non è stato più riportato in letteratura scientifica. L'immobilità tonica è nota solo in pochissime specie e in un solo altro anfibio. Recentemente è stato scoperto che anche le femmine di libellula possono fingersi morte innanzi ad approcci maschili indesiderati. I dettagli della ricerca “Drop dead! Female mate avoidance in an explosively breeding frog” sono stati pubblicati sulla rivista scientifica Royal Society Open Science.

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