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L’asteroide potenzialmente pericoloso 2024 MK in avvicinamento alla Terra: passaggio il 29 giugno

Sabato 29 giugno l’asteroide potenzialmente pericoloso 2024 MK farà un passaggio estremamente ravvicinato sulla Terra. Si troverà infatti più vicino della Luna al perigeo. Le dimensioni massime stimate sono di 270 metri, quanto due basiliche di San Pietro.
A cura di Andrea Centini
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Alle 13:44 del Tempo Coordinato Universale (UTC) – le 15:44 ora italiana – di sabato 29 giugno 2024 un grande asteroide potenzialmente pericoloso compirà un passaggio particolarmente ravvicinato alla Terra. Si tratta di 2024 MK, un “sasso spaziale” scoperto il 16 giugno di quest'anno dai telescopi dell'Osservatorio ATLAS in Sudafrica. L'oggetto ha un diametro stimato compreso tra i 120 e i 270 metri; ciò significa che ha dimensioni massime paragonabili a quelle di due basiliche di San Pietro, tra i più grandi edifici al mondo. L'impatto con la superficie terrestre avrebbe un effetto devastante, considerando che un asteroide di 100 metri sarebbe in grado di radere al suolo New York City (in un istante) uccidendo 8 milioni di persone. Fortunatamente, anche se classificato come “potenzialmente pericoloso” dalla NASA, per il passaggio di fine giugno non c'è alcun rischio di collisione con il nostro pianeta.

Secondo i calcoli del Center for Near Earth Object Studies (CNEOS) del Jet Propulsion Laboratory della NASA, l'asteroide 2024 MK avrà un avvicinamento massimo alla Terra di 0.00196 unità astronomiche (AU). Poiché un'unità astronomica corrisponde a circa 150 milioni di chilometri, che è la distanza che separa la Terra dal Sole, ciò significa che il sasso spaziale “sfiorerà” la Terra passando sulle nostre teste ad appena 293.000 chilometri. Si tratta di un'inezia dal punto di vista squisitamente astronomico. Basti sapere che la Luna dista in media dalla Terra 384.000 chilometri, mentre il perigeo – cioè la distanza minima – si verifica tra 356.000 e 370.000 chilometri. In pratica, l'asteroide 2024 MK passerà all'interno dell'orbita più piccola che il satellite naturale può compiere attorno al nostro pianeta. Come indicato, sebbene vicinissimo, non pone alcun rischio di collisione.

Per asteroide potenzialmente pericoloso si intende un sasso spaziale con un diametro di almeno 150 metri che si avvicina all'orbita terrestre a meno di 0,05 unità astronomiche, ovvero 7,5 milioni di chilometri. Con le sue dimensioni e un avvicinamento inferiore ai 300.000 chilometri, 2024 MK ha dunque tutte le carte in regola per essere inserito in questo elenco della NASA. In caso di impatto con la Terra l'oggetto provocherebbe un vero disastro a livello locale o regionale, ma non presenterebbe caratteristiche tali da innescare un fenomeno di estinzione di massa. Basti ricordare che l'asteroide chicxulub, quello che fece estinguere i dinosauri non aviani 66 milioni di anni fa, alla fine del Cretaceo, aveva dimensioni stimate superiori ai 10 chilometri.

Impatti di questi colossi, oltre a provocare tsunami con onde alte centinaia di metri in grado di viaggiare a velocità mostruose e innescare incendi globali, solleverebbe nel cielo una quantità tale di detriti da oscurare il Sole per anni. Ciò, oltre al crollo delle temperature, determinerebbe il collasso della flora (impossibilitata e eseguire la fotosintesi) e successivamente quello della fauna; prima morirebbero gli erbivori, poi i carnivori che si nutrono di questi ultimi.

Fortunatamente il passaggio di 2024 MK del 29 giugno 2024 sarà solo un'ottima occasione per studiare nel dettaglio il corpo celeste, che sarà attentamente monitorato per i transiti futuri. Come spiegato dall'astrofisico Gianluca Masi del Virtual Telescope Project, sarà possibile osservare l'oggetto con un telescopio di modeste dimensioni, alla luce del passaggio estremamente ravvicinato. Il VTP trasmetterà il "sorvolo" in diretta streaming sul proprio portale a partire dalle 23:00 ora italiana, alcune ore dopo aver sfiorato il nostro pianeta.

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