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L’asteroide 2024 YR4 ha una probabilità su 83 di colpire la Terra nel 2032: dimensioni e possibili danni

Gli scienziati hanno determinato che l’asteroide 2024 YR4, scoperto alla fine del 2024, ha una probabilità su 83 di colpire la Terra il 22 dicembre del 2032. È stato classificato con un punteggio di 3 sulla Scala di Torino; ad oggi è considerato il “sasso spaziale” più pericoloso. Quali sono le sue dimensioni e quali danni provocherebbe in caso di impatto contro il nostro pianeta.
A cura di Andrea Centini
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Secondo i calcoli preliminari degli scienziati – e sottolineiamo preliminari – un asteroide recentemente scoperto ha al momento una probabilità su 83 di colpire la Terra il 22 dicembre del 2032. Si tratta di 2024 YR4, un sasso spaziale con un diametro compreso tra 40 e 100 metri identificato il 27 dicembre dello scorso anno da un telescopio del sistema ATLAS (Asteroid Terrestrial-impact Last Alert System) sito presso l'osservatorio di “El Sauce” di Río Hurtado, in Cile. L'ATLAS fa parte di un programma di sorveglianza robotizzato volto proprio a dare la caccia agli oggetti che possono minacciare il nostro pianeta, i cosiddetti NEO (Near Earth Objects, come asteroidi e comete) che transitano non distanti dalla Terra. Se il nome ATLAS non vi è nuovo, di recente lo avete già sentito per la cometa C/2024 G3 ATLAS – distrutta dal Sole alcuni giorni fa (qui le immagini) – e la “cometa del secolo” C/2023 A3 (Tsuchinshan-ATLAS), che ha dato spettacolo lo scorso autunno. Entrambe sono state scoperte proprio da questo sistema, specializzato nell'individuare asteroidi con dimensioni inferiori al chilometro, proprio come 2024 YR4.

L'asteroide 2024 YR4 è attualmente considerato il più pericoloso

Sebbene l'1,2 percento di probabilità di impatto (1 su 83) possa sembrare tutto sommato accettabile, in realtà siamo innanzi a un rischio enorme rispetto a quello rappresentato dalla moltitudine di corpi celesti che viaggia nei pressi del nostro pianeta. Non a caso, ad oggi, è l'asteroide che ha il rischio più elevato di colpire la Terra sulla base della scala di Torino, uno strumento usato dall'Unione Astronomica Internazionale (UAI) per classificare potenziali eventi di collisione contro il nostro pianeta. Si basa su un punteggio da 0 a 10. L'asteroide 2024 YR4 ha attualmente un rischio pari a 3, che significa quanto segue: “Un incontro ravvicinato, che merita l'attenzione degli astronomi. I calcoli attuali danno una probabilità dell'1% o superiore di collisione in grado di distruzione localizzata. Molto probabilmente, nuove osservazioni telescopiche porteranno alla riassegnazione al Livello 0. L'attenzione del pubblico e dei funzionari pubblici è meritata se l'incontro è a meno di un decennio di distanza”.

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Il caso dell'asteroide Apophis 99942

Come evidenziato dal Center For Near Earth Object Studies (CNEOS) della NASA, un dettaglio significativo risiede proprio nel fatto che le probabilità di impatto possono cambiare radicalmente col tempo, man mano che gli scienziati continuano a osservare gli oggetti e a studiarne meglio l'orbita. Ce lo ricorda bene il caso dell'asteroide Apophis 99942, un sasso spaziale potenzialmente pericoloso con un diametro di 340 metri che secondo i calcoli preliminari avrebbe avuto alcune probabilità di colpirci nel 2029, nel 2036 e nel 2068.

Inizialmente Apophis era stato classificato con un punteggio di 4 sulla scala di Torino, fatto che lo ha reso l'oggetto più pericoloso in assoluto ad aver mai minacciato la Terra. Fortunatamente i calcoli successivi hanno scongiurato del tutto tale rischio di collisione, al netto di improbabili deviazioni da parte di altri corpi celesti, come evidenziato da uno studio. Oggi il nuovo primato di oggetto potenzialmente più pericoloso spetta proprio a 2024 YR4 con il suo punteggio di 3, ma future osservazioni potrebbero declassarlo rapidamente esattamente come accaduto con Apophis 99942. Chiaramente non si può nemmeno escludere il contrario, ovvero che la minaccia si accresca, ma è decisamente più difficile che ciò possa accadere. Al momento sappiamo che ha 1 probabilità su 83 di colpirci il 22 dicembre del 2032, pari appunto all'1,2 percento, tanto basta per richiedere un costante e certosino monitoraggio. Tale percentuale verrà continuamente rielaborata attraverso le future osservazioni.

Dimensioni e possibili danni dell'asteroide 2024 YR4 in caso di impatto contro la Terra

Il centro CNEOS della NASA indica che 2024 YR4 ha un diametro stimato compreso tra i 40 e i 100 metri. Per rendersi conto del pericolo di cui stiamo parlando, è stato stimato che un oggetto di un centinaio di metri sarebbe in grado di radere al suolo l'intera città di New York in pochi istanti, uccidendo milioni di persone. L'energia sprigionata sarebbe equivalente alla detonazione simultanea di centinaia di bombe atomiche. I danni sarebbero localizzati, dunque non apocalittici, ma sicuramente spaventosi in termini di danni e perdite di vite umane, nel caso in cui fossero coinvolti centri abitati. Ricordiamo che l'asteroide di 15 metri responsabile dell'evento noto come "meteora di Chelyabinsk", esploso nei cieli della Russia nel 2013, si disintegrò fortunatamente in cielo, ma l'onda d'urto provocò un migliaio di feriti in una zona scarsamente popolata.

L'asteroide 2024 YR4 non è certamente un cosiddetto “killer di pianeti”, come il sasso spaziale di oltre 10 chilometri responsabile dell'evento di Chicxulub, quello che 66 milioni di anni fa, alla fine del Cretaceo, ha determinato la scomparsa dei dinosauri non aviani. Non rischieremmo un'estinzione di massa in caso di impatto, ma una catastrofe a livello locale. Fortunatamente, come indicato, il rischio di collisione probabilmente si attenuerà con le prossime osservazioni.

Come potremmo difenderci dall'asteroide 2024 YR4

Se 2024 YR4 dovesse effettivamente puntare la Terra, avremmo la carta della deviazione cinetica da poter giocare. Ciò significa colpirlo con una sonda per deviarlo quel tanto che basta per allontanarlo dal binario che lo porterebbe dritto contro la Terra. La NASA ha dimostrato con la missione DART che è possibile. Speriamo di non dover mai mettere in pratica questa tecnica di difesa planetaria, ma gli scienziati sono piuttosto chiari su questo: non è questione di se la Terra verrà mai colpita da un grande asteroide, ma solo di quando.

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