L’acqua frizzante smacchia davvero di più? Cosa dice la scienza
Su diversi siti web e piattaforme social sono riportati molteplici suggerimenti su come eliminare le macchie di sporco attraverso rimedi naturali o "al volo", quando non si ha tempo e modo di trattare l'indumento – o magari la tovaglia o il tappeto – con un prodotto ad hoc, oppure di portarlo in lavanderia. Sebbene per molte di queste indicazioni vi sono solide basi scientifiche, in altri casi si tratta dei cosiddetti “rimedi della nonna”, non esattamente efficaci (o perlomeno non in tutte le condizioni). Uno dei casi più emblematici è quello relativo all'efficacia smacchiante dell'acqua frizzante, che risulterebbe migliore dell'acqua normale. Ma è davvero così? Vediamo cosa dice la scienza.
Sul sito siptrend.com viene sottolineato che per rimuovere una macchia con l'acqua frizzante è necessario seguire un procedimento basato su quattro fasi: versare l'acqua frizzante sulla macchia; strofinare la macchia (con vigore su un tappeto, più delicatamente sui vestiti); sciacquare l'area macchiata con acqua pulita; e tamponare l'area con un panno asciutto (ripetendo l'operazione fino alla risoluzione del problema). Tra le macchie che potrebbero essere eliminate dalla procedura – i cui risultati non sono garantiti, spiega il sito – vi sono quelle di vino rosso, bevande zuccherate e provocate da animali domestici. Più rapido è l'intervento dopo il “danno”, maggiori sono le probabilità di successo. In pratica, bisognerebbe agire subito, prima dell'asciugamento della macchia. “Tuttavia, l'acqua frizzante non è uno smacchiatore miracoloso. È possibile che rimanga un piccolo residuo della macchia, che potrebbe richiedere metodi di pulizia aggiuntivi o persino l'aiuto di una tintoria professionista o di un'azienda di pulizia dei tappeti. Ma l'acqua frizzante è un ottimo punto di partenza quando ti trovi in ‘modalità panico' dopo aver versato un drink o un animale domestico ha urinato in casa. Se la hai a portata di mano, vale sicuramente la pena provare”, chiosa il portale.
Ma le cose stanno davvero così? Non esattamente, come spiegato dal professor Pete Wishnok, un chimico del Massachusetts Institute of Technology (meglio conosciuto con l'acronimo di MIT). Lo scienziato in un articolo pubblicato su Scientifica American ha sottolineato che “non c'è una ragione chimica particolarmente valida per cui la bevanda gassata dovrebbe rimuovere le macchie: è essenzialmente solo acqua con anidride carbonica disciolta, insieme ad alcuni sali”. L'esperto aggiunge che l'acqua frizzante – conosciuta anche come club soda, acqua gassata, o acqua di seltz (fortemente gassata) – è debolmente acida, “quindi potrebbe decolorare le macchie che possono agire come indicatori acido-base”. L'anidride carbonica viene aggiunta per creare le classiche bollicine, un processo di carbonatazione che genera una piccola quantità di acido carbonico nell'acqua. Sarebbe proprio questo composto in combinazione con i sali eventualmente presenti ad agevolare l'eliminazione delle macchie. Del resto altri acidi deboli – come l'aceto bianco – vengono utilizzati come smacchiatori in virtù del pH più basso.
Il professor Wishnok sottolinea che l'acqua frizzante ha funzionato diverse volte per togliere le macchie di vino sul tappeto di casa ma mai sulla tovaglia; secondo l'esperto il successo dell'operazione starebbe tutto nella rapidità dell'intervento (come anche specificato dal portale) e dal tipo di tessuto coinvolto. Il suddetto tappeto è infatti di materiale sintetico, che impiega più tempo ad assorbire i liquidi. Ma secondo l'esperto anche l'acqua normale avrebbe dato il medesimo contributo con i fazzoletti di carta. Nel caso della tovaglia, l'acqua frizzante avrebbe semplicemente diluito in giro il vino e rallentato il “fissaggio” dei composti, dando modo alla lavatrice di far il resto del lavoro. “La mia conclusione è che se l'acqua frizzante funziona, probabilmente funziona anche l'acqua naturale”, ha chiosato il professor Wishnok.