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La tua borraccia non è pulita come pensi: c’è un modo per igienizzarla davvero

Sempre più persone utilizzano le borracce riutilizzabili, ma c’è ancora tanta confusione su quale sia il modo corretto per lavarle e igienizzarle: questi contenitori possono infatti diventare un serbatoio di batteri, che a volte possono diventare patogeni per l’uomo.
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Ci sono oggetti che si insinuano nella nostra vita pian piano e alla fine diventano insostituibili. È quello che è successo negli ultimi anni con le borracce per l'acqua. Fino a qualche tempo fa erano un'eccezione, oggi invece rappresentano (quasi sempre) la regola: basti pensare che nel 2024 il mercato mondiale delle borracce valeva circa otto miliardi di euro. Una buona notizia per l'ambiente, non c'è dubbio, e per la nostra idratazione, dato che portandole sempre con noi siamo in genere portati a bere di più durante il giorno.

Ma come spesso succede con le novità, bisogna imparare a conoscerle bene. Ad esempio, c'è ancora tanta confusione su quale sia il modo migliore per pulire la propria borraccia. Carl Behnke, un esperto di sicurezza alimentare della Purdue University in Indiana, negli Stati Uniti, si è posto a lungo questo quesito, fino a quando un giorno non ha deciso di provare a pulire con un canovaccio l'interno della sua borraccia, scoprendo che era completamente coperto da uno strato viscido e scivoloso. Il risultato – spiega alla Bbc – di un accumulo di batteri. Così ha deciso di avviare un'indagine all'interno della sua università per misurare i livelli di contaminazione delle borracce e indagare sulle abitudini di pulizia dei possessori

Da dove arrivano i batteri nella nostra borraccia

Il punto è che la borraccia, anche quando viene usata per contenere soltanto acqua, può diventare un serbatoio di batteri, se non viene pulita opportunamente. Ora, non è nemmeno il caso di allarmarsi: i batteri popolano naturalmente la nostra bocca. Tuttavia, quando si condivide la borraccia con un'altra persona, c'è il rischio che un batterio non nocivo per una persona lo possa diventare per un altro, in base a diversi fattori, tra cui, soprattutto, lo stato immunitario.

Primrose Freestone, professore associato di microbiologia clinica all'Università di Leicester, nel Regno Unito, ha spiegato alla Bbc che anche se l'acqua del rubinetto è in genere sicura da bere, non è comunque priva di batteri. Quindi, quando l'acqua rimane ferma all'interno di un contenitore, i batteri possono proliferare e moltiplicarsi, anche nell'arco di poche ore. In genere, quelli potenzialmente nocivi per l'uomo proliferano attorno ai 37 gradi, ma possono moltiplicarsi anche a temperatura ambiente. Quindi un primo consiglio potrebbe essere tenere la borraccia in frigo – quando possibile – tra una bevuta e l'altra.

Ma i rischi di contaminazione batterica non riguardano solo l'origine del liquido contenuto, la principale fonte di batteri infatti siamo noi stessi. Bevendo infatti passiamo i batteri naturalmente presenti nella nostra bocca – o sulle nostre mani – all'interno della borraccia. Ad esempio, se le nostre mani presentano il batterio Escherichia coli, questo può accidentalmente finire sulla bocca e poi nella borraccia dove può proliferare. Per questo è fondamentale una corretta igiene delle mani dopo aver usato il bagno. Infatti, i batteri, che si trovano normalmente nell'ambiente, compresi quelli del ceppo E.Coli, possono in certe condizioni creare problemi di salute, come diarrea, vomito e altri sintomi gastrointestinali, se incontrano un sistema immunitario compromesso.

Un altro comportamento a rischio, che può far crescere esponenzialmente la presenza di batteri nella nostra borraccia, è usarla per contenere liquidi diversi dall'acqua, come caffè, latte o tè. "Qualsiasi cosa diversa dall'acqua è il paradiso per batteri e funghi, soprattutto se si tratta di frullati proteici", spiega Freestone.

Come lavare la borraccia

Per ridurre al minimo la presenza di batteri all'interno della borraccia è importante sapere come lavarla. L'igiene è fondamentale, infatti, a prescindere dal materiale della borraccia, anche se quelle in plastica, rispetto alle alternative in acciaio, possono ad esempio avere qualche controindicazione in più, se non usate correttamente: ad esempio se le usiamo da molto tempo, la plastica può iniziare a usurarsi, aumentando il rischio che rilasci microplastiche. Sui rischi di queste minuscole particelle di plastica praticamente onnipresenti ne abbiamo parlato già in più approfondimenti.

Secondo Freestone l'unico modo per ridurre la presenza di batteri nelle borracce è usare modelli facili da lavare e pulirle a ogni utilizzo o almeno più volte nella settimana. Ma come farlo? Sicuramente non è sufficiente sciacquarle con acqua fredda: gli esperti consigliano di lavarle in lavastoviglie con un ciclo di santificazione, o in alternativa, lavarle con acqua calda, minimo a 60 gradi, perché questa temperatura consente di uccidere in genere la maggior parte dei batteri patogeni, utilizzando il sapone per i piatti e lasciandolo in posa per circa dieci minuti, prima di risciacquare sempre con acqua molto calda, alla stessa temperatura. Ultimo step: lasciare ad asciugare la borraccia all'aria molto bene e non richiuderla finché non sarà perfettamente asciutta, dato che i microbi proliferano più facilmente negli ambienti umidi.

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