La Terra sta per superare anche il settimo limite planetario: cosa significa e quali sono i rischi
La Terra è vicina al superamento di un nuovo limite planetario, il settimo dopo le sei soglie di sicurezza già oltrepassate, aumentando il rischio di danneggiare in modo permanente l’equilibrio del nostro pianeta e innescare cambiamenti irreversibili: è quanto emerge dall’ultimo rapporto sullo stato di salute della Terra, redatto dal Potsdam Institute for Climate Impact Research (PIK), l’istituto di ricerca tedesco che affronta le questioni scientifiche legate al cambiamento ambientale globale.
Secondo gli studiosi, il livello di acidificazione degli oceani è ormai prossimo alla soglia critica, in particolare alle alte latitudini. Ciò comporta, spiegano gli scienziati, che le attuali condizioni possano già essere problematiche per diverse specie marine. “L’acidificazione degli oceani sta peggiorando a livello globale, con effetti più marcati nell’Oceano Antartico e nell’Artico” ha affermato Levke Caesar, fisico del clima presso il PIK e coautore del rapporto nel corso di una conferenza in cui sono stati illustrati i nuovi risultati.
“Il fenomeno dell’aumento dell’acidità (diminuzione del pH, ndr) nell’acqua oceanica è dovuto alla quantità di CO2 presente nell’atmosfera, il che mette in evidenza la correlazione tra l’acidificazione e l’integrità della biosfera – ha aggiunto l’esperto – . In effetti, uno dei messaggi principali del nostro rapporto è che tutti i nove confini planetari sono altamente interconnessi”.
Cosa sono i limiti planetari e quali sono i rischi del superamento
I limiti planetari sono le soglie ambientali di sicurezza per clima, biodiversità, disponibilità di acqua dolce e i diversi tipi di inquinamento dell’aria, del suolo e del mare, il cui superamento rappresenta una seria minaccia per gli ecosistemi e la vivibilità globale della Terra.
“Una volta che un confine viene violato, il rischio di danneggiare in modo permanente le funzioni di supporto vitale del nostro pianeta aumenta, così come la probabilità di superare punti critici che causano cambiamenti irreversibili” spiegano gli esperti del PIK, che hanno contribuito a definire e quantificare i limiti della Terra e le loro interazioni.
I limiti planetari sono complessivamente nove, di cui sei sono già stati oltrepassati: il più noto è legato al cambiamento climatico (espresso in termini di concentrazione di CO2 nell’atmosfera, per il quale siamo già oltre la soglia di sicurezza, così come per l’integrità della biosfera, del sistema terrestre, la disponibilità di acqua dolce e i cambiamenti legati ai flussi biogeochimici e all’introduzione di nuove entità nell’ambiente, come le sostanze chimiche sintetiche.
Ormai prossimo al superamento, come detto, è anche il livello di acidificazione degli oceani, ovvero il settimo limite vicino alla soglia critica. Diversa la situazione per gli altri due restanti limiti planetari, ovvero l’esaurimento dello strato di ozono, rimasto stabile rispetto all’ultimo rapporto, mentre si è registrato un leggero miglioramento nel carico di aerosol atmosferico.
“Il nostro rapporto aggiornato mostra che sei dei nove confini planetari sono stati violati e sette mostrano una tendenza all’aumento – ha aggiunto Levke Caesar – . Ciò significa che la Terra si sta indebolendo, portando a una perdita di resilienza e un aumento dei rischi di superamento dei punti critici. Sappiamo anche le azioni locali hanno un impatto sul pianeta e un pianeta sotto pressione può avere un impatto su tutti, ovunque. Pertanto, garantire il benessere umano, lo sviluppo economico e società stabili richiede un approccio in cui la protezione del pianeta sia al centro dell’attenzione di tutti”.