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La Terra perderà oggi la sua seconda luna: a che ora “saluterà” il pianeta

Da quasi due mesi la Terra ha acquisito una sorta di seconda luna. Proprio oggi, lunedì 25 novembre 2024, dopo aver orbitato attorno al pianeta il corpo celeste inizierà ad allontanarsi. Ecco a che ora ci saluterà e quando tornerà a farci visita.
A cura di Andrea Centini
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Oggi, lunedì 25 novembre 2024, la Terra perderà la sua “seconda luna” che aveva acquisito dallo scorso 27 settembre. Il corpo celeste, un piccolo asteroide chiamato 2024 PT5, secondo i calcoli della NASA inizierà ad allontanarsi dall'orbita attorno al nostro pianeta esattamente alle 17:43 ora italiana. La sua fuga sarà comunque breve, dato che già il 9 gennaio 2025 compirà un nuovo passaggio ravvicinato alla Terra, questa volta senza iniziare a orbitarci attorno.

2024 PT5 è un “sasso spaziale” con una dimensione stimata di 11 metri scoperto recentemente; a intercettarlo per la prima volta lo scorso 7 agosto un telescopio dell'Osservatorio Astronomico di Sutherland (Sudafrica), facente parte del progetto ATLAS (Asteroid Terrestrial-impact Last Alert System) finanziato dall'agenzia aerospaziale statunitense. Si tratta di un programma di sorveglianza volto a identificare, classificare e monitorare i corpi celesti che orbitano nei pressi della Terra, i cosiddetti NEO (Near Earth Objects). L'obiettivo principale è identificare potenziali minacce per il pianeta. Fortunatamente 2024 PT5 non rappresenta alcun pericolo e, viste le dimensioni modeste, in caso di impatto verosimilmente potrebbe creare problemi simili a quelli della famigerata "meteora di Čeljabinsk" che esplose nei cieli della Russia a febbraio del 2013. Non siamo sicuramente innanzi a un "killer di pianeti" come chicxulub – di almeno 10 chilometri – che fece estinguere i dinosauri non aviani 66 milioni di anni fa, alla fine del Cretaceo.

Sin da quando è stato rilevato, gli scienziati si sono accorti che il piccolo 2024 PT5 presentava un'orbita molto peculiare. Si tratta infatti di un asteroide Apollo della sottoclasse Arjuna, caratterizzata da orbite molto simili a quella terrestre e circolari. Come sottolineato dalla NASA, il piccolo asteroide non è mai stato catturato dalla forza di gravità della Terra, ma si è semplicemente posizionato nei suoi pressi – a poco meno di 3,8 milioni di chilometri – e ha iniziato a ruotarle attorno, a partire dalla fine di settembre. Da allora ha percorso un'orbita a ferro di cavallo e ora sta per essere “espulso” verso lo spazio profondo. Se fosse stato legato dal punto di vista gravitazionale e avesse compiuto almeno un'orbita completa attorno al pianeta si sarebbe trattato a tutti gli effetti di una “mini luna”, come il piccolo asteroide di appena 3 metri chiamato 2006 RH120 che orbitò attorno alla Terra tra il 2006 e il 2007.

Come indicato, dopo lo “sgancio” atteso per le 17:43 ora italiana di oggi, lunedì 25 novembre 2024, l'asteroide 2024 PT5 comincerà ad allontanarsi dalla Terra, fino a quando la sua traiettoria non invertirà la rotta e passerà nuovamente a salutarci. Come evidenziato dal Near-earth objects coordination centre dell'Agenzia Spaziale Europea (ESA), il passaggio ravvicinato si verificherà esattamente alle 03:10 ora italiana di giovedì 9 gennaio 2025. Alla minima distanza si troverà a circa 1,8 milioni di chilometri, dimezzata rispetto a quella attuale e oltre 4,5 volte la distanza media che ci separa dalla Luna (384.000 chilometri). Il sasso spaziale sfreccerà a una velocità di 3.600 chilometri orari (1 chilometro al secondo), relativamente lenta per un oggetto astronomico.

Tra gli aspetti più interessanti dell'asteroide 2024 PT5 vi è la sua origine; secondo gli scienziati si tratterebbe infatti di un frammento della Luna staccatosi a seguito dell'impatto di un asteroide. Poiché anche la Luna è composta da materiale terrestre, in base alla teoria dell'“impatto gigante” avvenuto circa 4 miliardi di anni fa, il piccolo sasso spaziale sarebbe praticamente un nipote della Terra. “Ci sono molteplici linee di evidenza che suggeriscono che questo asteroide potrebbe avere un'origine lunare”, ha affermato a Space.com il professor Carlos de la Fuente Marcos dell'Università Complutense di Madrid, il ricercatore che per primo ha identificato l'oggetto. “La ricerca attuale indica che la sua rapida rotazione ha un periodo inferiore a un'ora, prevedibile se 2024 PT5 fosse una grande roccia della superficie della luna o un frammento di un oggetto più grande”, ha chiosato l'esperto.

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